Viaggi all’estero, le insolite leggi che non conoscevi

Prima di partire è meglio conoscere a fondo le leggi, a volte insolite per un occhio esterno, del Paese che si vuole visitare

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Redazione

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Ecco alcune tra le leggi più improbabili in vigore in giro per il mondo. Meglio prepararsi a dovere prima di iniziare il proprio viaggio.

Intraprendere un viaggio richiede la raccolta di un certo quantitativo di informazioni. A meno che non si decida di prendere parte a una vacanza interamente organizzata da qualche compagnia specializzata, risulta necessario non solo stilare una lista dei posti da voler visitare, ma approfondire quelle che sono le norme di un Paese, evitando di incappare in situazioni problematiche.

Sono tante le leggi che ai nostri occhi possono sembrare insolite, alle quali è bene prestare attenzione se si decide di partire in autonomia, come un vero viaggiatore. Un tatuaggio di Buddha potrebbe creare non pochi problemi in Sri Lanka. Da multe all’impossibilità di entrare nel Paese, fino all’espulsione forzata. Vietato inoltre scattare dei selfie, sfruttando una statua sacra alle proprie spalle.

Buddha
Fonte: istock
Buddha – Fonte foto: istock

Carcere o deportazione sono i risultati estremi per aver pronunciato parolacce negli Emirati Arabi o fatto gesti ritenuti offensivi (anche sul web). Molto restrittiva in Thailandia la legge sul fumo. Vietato l’ingresso di sigarette elettroniche, mentre in ben 24 spiagge, sparse per 15 province è vietato del tutto fumare. Negli ultimi anni si è diffusa sul web una tendenza particolare, il ‘mooning’, che consiste nel mostrare le proprie natiche in pubblico, diffondendone la foto sul web. In Grecia un atteggiamento del genere potrebbe provocare una multa o un periodo in carcere.

Il Giappone vieta invece l’ingresso nel Paese di alcuni medicinali, come l’inalatore della Vicks o antidolorifici contenenti codeina. In Turchia si corre il rischio di trascorrere da sei mesi a tre anni in prigione qualora si fosse responsabili d’aver offeso la Nazione turca, la bandiera o distrutto dei soldi sul territorio. In svariate località dei Caraibi, come Barbados, Santa Lucia o San Vincent, è vietato indossare abbigliamento camouflage, anche per i bambini.

Camouflage
Fonte: istock
Camouflage – Fonte foto: istock

Se si programma un viaggio divertente in Ucraina, è bene sapere che fumare o bere alcolici in pubblico è vietato. In molte piscine francesi invece sono ammessi unicamente gli ‘Speedos’. Per quanto siano ormai divenuti un’attrazione per turisti, è bene sapere che dar da mangiare ai piccioni in piazza San Marco, a Venezia, è punibile con una multa.

Presa un’auto in affitto in Germania? È bene tener conto del fatto che finire il carburante in autostrada è vietato. Necessario dunque avere un bel rifornimento prima di intraprendere un viaggio. È inoltre vietato spostarsi a piedi in statale, magari per raggiungere la stazione di servizio più vicina. Negli Stati Uniti è vietato dire parolacce se si è a Virginia Beach. Ci si potrebbe ritrovare con una multa, il tutto per tutelare l’ambiente familiare tipico della zona.

Virginia Beach
Fonte: istock
Virginia Beach – Fonte foto: istock

Sarebbe comune decenza non sputare in luoghi pubblici in giro per il mondo. A Barcellona però c’è un regolamento molto preciso in tal senso. Il rispetto dei luoghi sacri con abbigliamento consono è cosa nota. In Grecia si tutelano i celebri scavi con un divieto per i tacchi alti, che potrebbero provocare danni.

Anche una gomma da masticare potrebbe mettervi nei guai, se siete in Singapore. A meno che non sia medica e possiate provarlo, meglio evitare. Infine è meglio procurarsi un bel paio di baffi o una folta barba se ci si reca in Nevada, per la precisione a Eureka. In questa città è vietato infatti (per gli uomini) baciare qualcuno senza avere un po’ di peli facciali.