Da Vieste al Pizzomunno, le spiagge del Gargano che fanno impallidire i tropici

Il Gargano è un paradiso naturale tra mare cristallino, falesie imponenti e calette nascoste: ecco quali sono le spiagge più belle

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Pubblicato: 28 Maggio 2025 13:50

Soprannominato lo “Sperone d’Italia”, il Gargano è un angolo del nostro Paese che sembra un mondo a parte. Una montagna che si tuffa nel mare, una penisola imponente che spezza la “monotonia” della costa pugliese settentrionale e si allunga nell’Adriatico con il suo mix di natura aspra, foreste fitte, scogliere bianche e spiagge che sembrano provenire da un altro continente.

Qui si trova di tutto: calette nascoste tra le falesie, distese di sabbia dorata lambite da acque trasparenti, grotte marine da esplorare in barca e un entroterra che profuma di pini, ulivi e tradizione. Il Parco Nazionale del Gargano protegge questa varietà incredibile di paesaggi, che in pochi chilometri passano dal verde profondo della Foresta Umbra al blu acceso del mare di Vieste, Peschici e Mattinata. Scopriamo insieme quali sono le spiagge più belle del Gargano.

Baia delle Zagare, Mattinata

Lungo la litoranea tra Mattinata e Vieste, immersa nel tratto più scenografico del promontorio del Gargano, sorge la suggestiva Baia delle Zagare. Un posto che, probabilmente, più di altri racchiude l’essenza selvaggia e spettacolare di questa zona d’Italia. Si presenta con i suoi due faraglioni bianchi che emergono dall’acqua, come giganti addormentati, falesie calcaree che cadono a picco nel mare e un silenzio interrotto solo dalle cicale e dal rumore delle onde.

La sabbia è chiara e di ghiaia fine, il mare trasparente con mille sfumature di azzurro e vi è persino dell’ombra naturale grazie alle pareti alte che proteggono dal sole nelle ore più calde. I faraglioni, poi, non sono solo da ammirare: ci si può nuotare intorno e fotografarli da ogni angolazione.

Arrivarci non è “comodo”, in quanto non è possibile giungere al suo cospetto in auto. L’accesso “ufficiale”, infatti, passa da due hotel di fascia alta (Baia delle Zagare e Baia dei Faraglioni), che hanno ascensori privati o sentieri interni per portare gli ospiti giù.

Ci sono però anche altre due opzioni disponibili:

  • Escursione in barca: partono da Mattinata, Vieste o Manfredonia e spesso includono anche il giro delle grotte marine (se il mare è mosso le escursioni vengono annullate);
  • Sentiero da terra: accesso pedonale secondario (non ben segnalato), piuttosto ripido, tra la vegetazione. Non sempre è aperto, e non è una passeggiata

Il consiglio è quello di andare la mattina presto e di portarsi acqua e provviste.

Cala della Sanguinara, Vieste

Dimenticate gli stabilimenti e i cocktail, perché a Cala della Sanguinara è selvaggia, silenziosa e fuori rotta. È una piccola baia stretta che si fa spazio tra alte pareti di roccia calcarea e pini marittimi, piena di ghiaia e piccoli ciottoli chiari (sono necessarie le scarpe da scoglio). L’acqua è di una trasparenza irreale, con sfumature che vanno dal verde al blu scuro, mentre le falesie bianche che la circondano, alte e maestose, la proteggono dal vento e regalano ombra naturale nelle ore più calde.

Cala della Sanguinara si trova a pochi chilometri da Vieste, ma la sua posizione nascosta e il fatto che non sia segnalata bene la rendono poco frequentata. Esistono due modi per arrivarci:

  • A piedi: partendo da località Sfinalicchio tramite un sentiero sterrato, in discesa, che attraversa una pineta ombrosa e profumata. È una camminata di circa 20-30 minuti (al ritorno in salita), non difficile ma da evitare con ciabatte;
  • Via mare: con escursione in barca o kayak da Vieste.

Per la visita è importante avere con sé acqua, qualcosa da mangiare, e tutto l’occorrente per stare qualche ora. Molto meglio andare al mattino presto o nel tardo pomeriggio, con meno caldo, meno gente e più magia. Il consiglio è anche quello di evitare agosto perché, pur essendo poco frequentata, anche qui si fanno vive un po’ di persone.

Una piccola ma interessante curiosità: anche se potrebbe sembrare il contrario, il nome “Sanguinara” non ha niente di macabro, perché pare derivi da un tipo di pianta (Cornus sanguinea) che cresce nella zona.

Vignanotica, tra Mattinata e Vieste

Incastonata tra le falesie più spettacolari del Gargano c’è Vignanotica, una delle spiagge più scenografiche e al tempo stesso tranquille della zona. Non ci sono resort o caos, ma solo bianche pareti di roccia alte decine di metri, ghiaia chiara che abbaglia al sole, un mare limpido come il vetro e una calma che sa di libertà.

Parliamo di una spiaggia davvero molto speciale, perché la falesia bianca da cui è impreziosita riflette il sole, rendendo il colore dell’acqua più unico che raro: verde, turchese e azzurro intenso, tutto insieme. Dalla forma di una mezzaluna lunga e stretta, è contornata da pareti verticali che le danno un aspetto da fiordo mediterraneo. Anche in alta stagione riesce a mantenere un’aria tranquilla, poiché la distanza dalla strada e la mancanza di grandi strutture la tengono protetta dal turismo di massa.

Vignanotica si trova lungo la litoranea SP53 che collega Mattinata a Vieste, una delle strade panoramiche più belle d’Italia. È segnalata, ma non è visibile dalla strada ed è raggiungibile tramite un sentiero, semplice ma suggestivo, che in 10-15 minuti conduce al suo cospetto. Il ritorno è in salita, ma niente di drammatico. In alternativa, si può arrivare in barca o kayak.

Anche in questo caso c’è una piccola curiosità da raccontarvi: possiede dei ciottoli bianchi che scricchiolano quando ci si cammina sopra.

Vignanotica, Gargano
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La bellissima spiaggia di Vignanotica

Baia di San Felice, Vieste

Nella Baia di San Felice, a pochi chilometri da Vieste, svetta un omonimo arco che è una dei simboli indiscussi di questo tratto di Puglia. Si presenta come una maestosa apertura nella roccia calcarea, scavata dal vento e dal mare, che si affaccia su un’insenatura protetta e di rara bellezza. Il mare è pulitissimo, con fondali bassi e sabbiosi, perfetti per nuotare anche con i bambini, mentre tutt’intorno svettano i pini marittimi.

La baia si trova a circa 8 km a sud di Vieste, lungo la litoranea SP53, tra pinete, falesie e curve mozzafiato. L’arco è visibile anche dalla strada, ma per viverlo davvero occorre scendere verso il mare. Per arrivare ci sono diverse opzioni:

  • Dal campeggio San Felice: accesso diretto alla baia, con parcheggio comodo. Si paga l’ingresso se non si è ospiti, ma il tratto a piedi è breve e ben segnalato;
  • Via mare: in kayak, pedalò o barca (anche piccola), passando sotto l’arco naturale. Parliamo di un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Il passaggio è stretto, ma in condizioni di mare calmo è sicuro e spettacolare.

È bene sapere che la spiaggia non è completamente selvaggia: ci sono un po’ di infrastruttura (bar, noleggi, ombrelloni), ma nulla di invasivo.

Spiaggia della Valle delle Sirene, Mattinata

La Spiaggia della Valle delle Sirene è piccolissima, ma nonostante questo trasmette la sensazione di essere arrivati su un altro mondo: è circondata da falesie bianche e roccia viva, dove la natura detta le regole e il mare cambia colore a seconda della luce. Selvaggia, nascosta, difficile da raggiungere, è una chicca per chi ama il Gargano ruvido e silenzioso, quello che non si concede facilmente.

Sorge lungo il tratto più scenografico della costa garganica, tra Vieste e Mattinata, ed è un’insenatura non segnalata da cartelli e nemmeno visibile dalla strada. Per godersela, quindi, ci vuole un po’ di spirito di avventura:

  • Via mare: partendo da Vieste o Mattinata con un’escursione in barca, oppure in kayak o SUP solo se il mare è calmo;
  • Via terra (per escursionisti esperti): tramite un sentiero che scende da una pineta in quota, non segnalato, impervio, a tratti esposto. Si imbocca dalla SP53, ma è consigliato solo a chi ha esperienza di trekking.

Per soggiornarvi al meglio è opportuno controllare il meteo e il mare: se è mosso non è il posto giusto, perché le onde possono renderla inaccessibile o pericolosa. È importante avere con sé l’indispensabile, e magari anche un telo tecnico da fissare alle rocce o una piccola tenda da spiaggia per avere un po’ di ombra.

Baia Zaiana, Peschici

La Baia Zaiana, a circa 5 km dal centro di Peschici, è una di quelle spiagge che restano dentro. Dall’acqua è trasparente come cristallo, con sfumature che vanno dal turchese al blu profondo, possiede un fondale che è un mix di sabbia fine e scogli levigati, perfetto per chi ama lo snorkeling o semplicemente immergersi in un mare pulito e rigenerante.

Il paesaggio intorno è quasi intatto, con alte scogliere, macchia mediterranea profumata e nessun eccesso di infrastrutture turistiche. Per arrivarci, occorre prepararsi a una breve camminata, non ben segnalata e a tratti un po’ impervia (servono scarpe da trekking o almeno da ginnastica). La baia dispone anche di un piccolo stabilimento, praticamente a ridosso della spiaggia e che permette di non ricorrere al trekking per entrarvi.

Necessari sono anche acqua e qualche snack, perché Zaiana è ancora quel posto dove poter fare “pic nic” in riva al mare, senza molti bar o chioschi a portata di mano.

È indicato andare di mattina presto e portare anche la maschera e il boccaglio, perché il mondo sottomarino qui è un piccolo spettacolo da non perdere. Ah, il tramonto da queste parti offre dei colori eccezionali.

Spiaggia di Pizzomunno, Vieste

Quando si arriva a Vieste per la prima si rimane subito affascinati da un enorme monolito bianco che domina la spiaggia cittadina. Si chiama Pizzomunno e spunta dalla sabbia come una sentinella, piantato lì da secoli a guardare il mare. Simbolo della città e protagonista di una delle leggende più struggenti del Gargano, sorge su una spiaggia lunga, ampia, dorata e perfetta per chi cerca comodità senza rinunciare al fascino paesaggistico.

Alto 25 metri, si può osservare da vicino, toccare, fotografare a ogni ora del giorno. Di giorno è bianco abbagliante, al tramonto si colora di rosa e arancio. Di notte, illuminato, sembra un guardiano addormentato. La leggenda narra di Pizzomunno, un giovane pescatore innamorato della bella Cristalda, rapita dalle sirene gelose. Lui, disperato, si pietrificò sulla spiaggia in attesa di rivederla. E ogni cento anni, si dice, lei riemerge per un solo giorno. Una storia d’amore che dà alla roccia un’aura di poesia e malinconia e alla quale è stata dedicata anche una famosa canzone di Max Gazzè, La leggenda di Cristalda e Pizzomunno.

Questa meraviglia si trova proprio a sud del centro storico di Vieste, subito dopo il borgo medievale. È separata dalla città solo da un tratto di passeggiata e qualche scalinata. Comodissima, praticamente ci si arriva in infradito, ma con vista mare da cartolina. Si suggerisce di andare al mattino presto o dopo le 17, perché le ore centrali, specie in agosto, possono essere affollate. Chi desidera un angolo più appartato, può provare a scendere a piedi nudi verso sud.

Una piccola chicca finale: non fatevi intimorire da un’eventuale pioggia, perché con essa la pietra del monolite, bagnata, assume sfumature incredibili.

Spiaggia di Pizzomunno, Gargano
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La bellissima Spiaggia di Pizzomunno

Baia di Campi, Vieste

L’ultima delle spiagge più belle del Gargano che vi consigliamo si trova in un tratto particolarmente selvaggio e si distingue per essere una delle più affascinanti della costa: Baia di Campi. Qui il protagonista è un tappeto di ciottoli bianchi levigati, che amplificano i riflessi del mare e rendono l’acqua di una trasparenza quasi caraibica. Di fronte, a pochi metri dalla riva, un piccolo isolotto spunta come un invito al viaggio, in quanto si può raggiungere a nuoto, in pedalò o in kayak.

Il mare è incredibile, talmente tanto chiaro che si vede il fondale anche a diversi metri di profondità. I ciottoli non trattengono la sabbia, quindi l’acqua resta limpida anche quando c’è movimento. Perfetta per lo snorkeling, è incorniciata da falesie bianche e vegetazione mediterranea, con il profumo di pini e salsedine che riempie l’aria.

Si trova sulla SP53 tra Vieste e Mattinata, all’altezza del Camping Baia di Campi. Si arriva comodamente in auto, con parcheggio a pagamento, e da lì si scende a piedi verso la spiaggia in pochi minuti. Servono scarpette da scoglio e maschera e boccaglio, mentre i momenti migliori per andare sono la mattina presto o nel tardo pomeriggio, soprattutto in alta stagione.

Baia di Campi è facile da raggiungere, scenografica, mai banale, un luogo da godersi con calma, con la maschera in faccia e i piedi nell’acqua fresca.