Ras Al Khaimah è, dei sette Emirati Arabi Uniti, il più conosciuto per i paesaggi vari, che comprendono 64 chilometri di spiagge, un vasto deserto e, soprattutto, a differenza degli altri, le montagne, che danno la possibilità di vivere tante emozioni e di provare avventurose attività sportive.
L’emirato di Ras Al Khaimah vanta anche una ricca cultura e una lunga storia che risale a 7.000 anni fa. Vi sono siti archeologici che risalgono al III secolo a.C. e panorami naturali mozzafiato, spiagge di sabbia dorata, suggestive dune e una cintura verde fatta di palme da datteri fino a Jebel Jais, la montagna più alta degli Emirati Arabi Uniti.
Gran parte della sua popolarità è data dalla facilità con cui si può raggiungere l’emirato. Oggi è ancor più vicino all’Italia grazie a un nuovo volo della compagnia aerea low cost Air Arabia, che parte da Bergamo e che arriva all’aeroporto di Sharja, a metà strada tra Ras e Dubai.
Indice
L’emirato delle montagne
La particolarità del piccolo emirato di Ras Al Khaimah sta proprio nella catena montuosa che ne caratterizza il territorio. Montagne formatesi 70 milioni di anni fa, che sfiorano i duemila metri, al confine con l’Oman, che nascondono paesaggi unici, tra picchi altissimi e wadi (il più famoso è Wadi Shawka, che si riempie d’acqua ed è perfetto per un tuffo rigenerante).
Così, oltre alle attività marine e ai safari tra le dune del deserto, a Ras si viene per l’alta montagna e per le tante attività che offre. Prima fra tutte la zipline più lunga e più alta del mondo che è stata da poco inaugurata sul monte di Jebel Jais. Si sfreccia a 160 chilometri orari sospesi a 1.680 metri di altezza. Decisamente per i più coraggiosi.
Per i più fifoni, tra le ultime attrazioni c’è la Jais Sledder, una monorotaia che, curva parabolica dopo curva parabolica, scende dalla montagna rocciosa, il monte Hajar, alla velocità di 40 km orari. In soli otto minuti si percorrono 1.840 metri, ma si ha tutto il tempo di ammirare il paesaggio addirittura fino al mare.
Un’attività di grande attrattiva turistica, visto che nell’emirato sono migliaia gli appassionati di montagna – anche perché quassù fa decisamente meno caldo – è il trekking. Alcuni tratti, facili e segnati, si possono percorrere anche in autonomia, ma la maggior parte dei sentieri devono essere accompagnati da una guida esperta, che organizza eventualmente il pernottamento in un camp in quota.
Ora esiste un solo glamping, il Camp 1770, il più alto degli Emirati Arabi Uniti, ma entro il 2024 saranno aperti due nuovi ecolodge.
Il deserto Al Wadi
Non c’è emirato senza deserto e, naturalmente, anche Ras Al Khaimah ne ha una bella porzione. Si trova racchiuso in una riserva naturale, la Al Wadi Nature Reserve, di cui fa parte anche uno dei resort più belli dell’emirato, il Ritz Carlton, con lussuosissimi lodge immersi tra le dune e circondati da animali allo stato brado, tra cui il famoso orice, simbolo degli Emirati Arabi Uniti.
Il deserto, in parte roccioso e in parte di dune di sabbia dorate, offre diverse attrattive. Lo si può percorrere con le jeep, accompagnati da guide esperte, o con la mountain bike o a dorso di cammello, seguendo i sentieri indicati. Si può assistere a spettacoli di falconeria o fare stargazing per ammirare le costellazioni grazie alla completa assenza di inquinamento luminoso del deserto. Il deserto ha sempre il suo fascino e questo, ancora poco frequentato, è ancora più bello.
Mare e spiagge di Ras Al Khaimah
Gli appassionati dei luoghi caldi e della tintarella non resteranno delusi dal piccolo emirato. La costa offre spiagge dorate lunghissime – la più lunga, 1,5 km, è quella dell’Hilton Ras Al Khaimah Beach Resort – e tanti hotel a cinque stelle in riva al mare, molto meno costosi di quelli che si trovano a Dubai.
Per chi ama le attività acquatiche, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Molti resort si trovano anche sull’isola artificiale di Al Marjan, l’arcipelago a forma di corallo. Dicono che qui ci sia il mare più bello di tutti gli UAE.
Ma il mare qui non regala solo momenti di relax sulla spiaggia. La costa è anche ricoperta di mangrovie tra le quali vive una fauna che ha scelto questo habitat ancora incontaminato. Tante le specie di uccelli migratori che vi fanno tappa e imperdibile è la celebre Flamingo Beach popolata di fenicotteri rosa.
Storia e cultura dell’emirato
Chi sceglie di trascorrere una vacanza a Ras Al Khaimah avrà una vasta scelta di attività tra cui spaziare, dalle più attive alle più rilassanti. Con anche un bel po’ di cultura. Vale la pena, infatti, visitare il Museo nazionale ricavato all’interno di un’antica fortezza che ospita una ricca collezione di manufatti, documenti e manoscritti dei primi abitanti di questa zona.
Da non perdere anche quel che resta del Forte Dhayah, candidato a entrare a fare parte della lista dei patrimoni dell’Unesco, che risale al XVI secolo. Si erge su una collina a una ventina di chilometri dalla città, circondato da un’oasi di palme, domina tutto il golfo. Da quassù si gode di un bellissimo panorama.
Alle porte dell’omonima Capitale, Ras Al Khaimah, si trova la ghost towndi Jazirat al-Hamra, un piccolo villaggio di pescatori abbandonato dopo il boom del petrolio, ma conservato benissimo grazie all’aria asciutta del deserto che ne ha preservato gli edifici così com’erano. Un tempo, infatti, la popolazione viveva di pesca e della raccolta delle perle, attività che viene ancora praticata da un solo produttore, Suwaidi Pearls.
Si può visitare la sua “fabbrica” su una piattaforma in mezzo al mare e farsi raccontare da Abdulla Al Suwaidi in persona la storia millenaria di quest’antica arte, di quando Ras Al Khaimah era il primo produttore di perle al mondo grazie al quale vantava il primato di porto commerciale più importante della regione.
Gli italiani sono stati i primi a scoprire questo emirato vent’anni fa e a venirci in vacanza nell’unico hotel che allora era stato aperto. Oggi non sono ancora tantissimi i turisti che ci vengono, ma va bene così perché lo scopo è proprio quello di contenere il numero di arrivi internazionali prediligendo un tipo di turismo naturalistico e volto alla sostenibilità ambientale.
Se vi abbiamo fatto venire voglia di scoprirlo, sappiate che è un viaggio da fare al più presto, prima che Ras Al Khaimah venga scoperto dalle orde di turisti e perda la sua autenticità.