Il trail in Giordania che ti fa sentire dentro il film Dune

Il nuovo percorso escursionistico nel cuore del Wadi Rum, il suggestivo deserto Patrimonio Unesco che sembra un set cinematografico

Foto di Maria Grazia Casella

Maria Grazia Casella

Giornalista specializzata in Travel

Giornalista esperta di viaggi e turismo, ha fatto della passione per il viaggio una professione, che l’ha portata a visitare oltre 80 paesi in tutti i continenti.

Pubblicato: 11 Settembre 2024 14:00

Tra le imponenti pareti di arenaria rossa del Jebel Umm Ishrin e del Jebel Rum si estende una delle meraviglie naturali più affascinanti della Giordania: il Wadi Rum. Questo deserto spettacolare, che sembra uscito direttamente dal set del film Dune, noto per le sue immense distese di sabbia rossa e le montagne di arenaria che si ergono come fortezze, è stato fonte di ispirazione per avventure epiche e racconti leggendari.

Scenari cinematografici

Eppure, fino al 1917 questo luogo straordinario era praticamente sconosciuto al di fuori della regione. Fu il celebre archeologo e scrittore britannico Thomas Edward Lawrence, meglio noto come Lawrence d’Arabia, che lo attraversò durante la Rivolta Araba, a descrivere per la prima volta questo paesaggio surreale come “un enorme bastione rosso”. Decenni dopo, nel 1962, il deserto giordano divenne famoso grazie al film Lawrence d’Arabia, che lo fece scoprire al grande pubblico.

Prima di Lawrence, erano solo i beduini locali a conoscere intimamente queste montagne. Si arrampicavano sulle loro vette per cacciare lo stambecco e conoscevano ogni anfratto dei cayon vertiginosi scolpiti dal vento e dall’acqua, su cui risuona ancora oggi il fischio acuto dello storno, uno dei suoni tipici dell’altopiano di Hisma.

Negli ultimi decenni, il Wadi Rum ha attirato l’attenzione di registi di tutto il mondo, diventando lo scenario perfetto per film come Prometheus, Sopravvissuto – The Martian, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker e, più recentemente, Dune. E così questo magnifico paesaggio, spesso paragonato a un pianeta alieno, ha visto crescere il numero di visitatori attratti dalla sua atmosfera surreale e dalla sua storia antica.

La creazione del Wadi Rum Trail

Nel febbraio 2023, riporta il sito BBC Travel, un nuovo percorso di trekking ha aperto una finestra ancora più intima su questo territorio: il Wadi Rum Trail. Si tratta di un itinerario ad anello di 120 km da percorrere in dieci giorni, attraversando alcuni dei luoghi più remoti e meno battuti del Wadi Rum, spingendosi nel cuore dell’area dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Frutto del lavoro di un team di escursionisti locali e britannici, il trail è un insieme di antichi sentieri beduini, piste per cammelli, rotte di contrabbando, percorsi di pastorizia e persino parte della vecchia via di pellegrinaggio verso La Mecca.

Tra i creatori del percorso c’è Ben Hoffler, un esperto di trekking che ha contribuito a tracciare sentieri simili in Egitto. Hoffler racconta a BBC Travel come Wadi Rum conservi un fascino particolare grazie alla sua maestosità naturale e alla cultura beduina ancora viva e profondamente radicata. A differenza delle aree limitrofe in Arabia Saudita, la comunità beduina di Wadi Rum mantiene molte delle tradizioni che l’hanno legata a queste terre per secoli.

La creazione del Wadi Rum Trail è stata pensata non solo per gli escursionisti, ma anche per la comunità locale. Come sottolinea a BBC Travel Tony Howard, un altro dei co-fondatori del trail, la presenza delle guide beduine arricchisce l’esperienza, permettendo ai viaggiatori di immergersi nelle storie e nelle tradizioni della regione. “Loro conoscono il territorio e le sue peculiarità come nessun altro”, afferma Howard, “e sono sempre di ottima compagnia.”

Gli antichi sentieri beduini

Il percorso, che parte da Jebel Umm Ishrin e ritorna al punto di partenza dopo dieci giorni di cammino, offre uno sguardo profondo su un paesaggio che, sebbene celebre, è ancora in gran parte inesplorato dai turisti. Oltre a scalare montagne come Jebel Birda e Jebel Rum, gli escursionisti attraversano canyon, dune e altipiani desolati, scoprendo antichi siti di sepoltura e incisioni rupestri millenarie.

Wadi Rum, con le sue dune rosse e le imponenti formazioni rocciose, non è solo un paesaggio da film. È un luogo intriso di storia, cultura e spiritualità, dove la natura e l’uomo convivono in un equilibrio fragile, oggi più che mai. Come sottolineato dall’antropologa Tatiana Haddad, il deserto è un ecosistema delicato e il turismo di massa rischia di comprometterne l’integrità.

Ma progetti come il Wadi Rum Trail offrono una speranza per il futuro, promuovendo un tipo di turismo sostenibile che non solo protegge l’ambiente, ma valorizza anche la cultura beduina. Percorrere questi antichi sentieri rappresenta un ritorno alle radici, un’esperienza di connessione profonda con la natura e con la storia millenaria di questo suggestivo angolo di Giordania.