Alla scoperta del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi

Istituito nel mese di luglio del 1993, si trova nel cuore dell'Appennino tosco-romagnolo

Il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi si estende su di un’area di oltre 36.000 ettari che si sviluppano a cavallo della dorsale appenninica nel territorio della Toscana e dell’Emilia Romagna, più precisamene nelle province di Arezzo, Firenze e Forlì. L’80% di questo territorio è di tipo boschivo ed ha la sua cima più alta nel Monte Falco che raggiunge i 1658 metri di altezza, mentre la quota più bassa è rappresentata dalla Valle del Bidente di Ridracoli che ha un’altitudine di 430 metri. Sul versante romagnolo del Parco si scende ripidamente a valle, mentre sul versante toscano i pendii sono più dolci e scendono in maniera graduale verso il fondovalle dove scorre il fiume Arno.

Nel Piano del Parco è stato deciso di suddividere il territorio in quattro zone che si differenziato per il tipo di tutela ambientale a cui sono sottoposte. La “Zona A” è una riserva integrale all’interno della quale si trovano aree di eccezionale valore naturalistico (tra cui anche la Riserva Naturali Integrali di Sassofratino). Qui è stato conservato integralmente l’ambiente naturale originale con l’obiettivo di mantenere inalterati i delicati equilibri biologici ed ambientali. La “Zona B” invece è quella in cui sono consentite le attività particolari che sono finalizzate al miglioramento degli ecosistemi che le appartengono.

In questa zona si trova lo stupendo complesso monumentale della Verna oltre che le Riserve Naturali Biogenetiche tra cui quella di Camaldoli e quella di Badia Prataglia. Nella “Zona C” sono incluse tutte le risorse naturali, paesaggistiche ed ambientali che hanno bisogno non solo di essere protette, ma anche di essere valorizzate. Infine c’è la “Zona D” rappresentata dalla parte di territorio in cui si trovano tutti i centri urbani e le aree destinate alle tradizionali attività produttive. Fanno parte di questa zona anche dei piccoli centri di valore storico e quelli che hanno una valenza turistica.

Il territorio del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi racchiude al suo interno numerosi centri abitati di piccole dimensioni che sono ricchi di storia e di importanti reperti artistici ed architettonici. Tra questi meritano una menzione il Santuario francescano della Verna (luogo di diversi periodi di ritiro di San Francesco d’Assisi) e l’Eremo di Camaldoli, entrambi in provincia di Arezzo. All’interno della vasta area del Parco si trovanoanche numerosi ruderi e borghi abbandonati.

Grazie all’opera di tutela ambientale svolta nel suo territorio il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi racchiude al suo interno una grande ricchezza faunistica il cui sviluppo è stato favorito dall’ottimo stato di conservazione di ambienti diversificati tra loro. Nel Parco è presente e diffusa una grande quantità di fauna selvatica, sia vertebrata che invertebrata. Qui troviamo divere specie mammifere come il cervo, il daino, il cinghiale, il capriolo ed il muflone. Ma la specie più importante presente nel territorio è quella del lupo dell’Appennino settentrionale di cui si contano almeno 50 esemplari.