Se visitate Monaco di Baviera, non perdetevi una tappa fuori città a Dachau.
Si raggiunge con la metropolitana che parte da Marienplatz, nel pieno centro storico di Monaco. Chi decide di andare in auto direttamente dall’Italia, deve per forza attraversarla. E merita assolutamente una piccola deviazione.
Si può visitare in mezza giornata da soli o con una guida turistica che vi aiuterà a ricordate i tragici fatti avvenuti in uno di campi di concentramento più – tristemente – famosi d’Europa. Dal 1965, questo sito è un luogo dedicato alla memoria degli ex prigionieri.
Durante la visita si può accedere alla stanza in cui venivano registrati i prigionieri appena arrivati al campo e dove veniva loro impresso un numero che sarebbe divenuta la loro nuova identità. Si accede poi alle ex camere a gas e ai forni crematori. Infine, si visitano le caserme e si attraversa il piazzale delle adunate e degli appelli dove, due volte al giorno, si decideva la sorte dei prigionieri.
Si accede al campo di Dachau dallo Jourhaus, l’ingresso principale da cui entravano i prigionieri che oltrepassavano il cancello che porta l’ormai tristemente famosa insegna “Arbeit Macht Frei” (“Il lavoro rende liberi”), che si trova anche all’ingresso di Auschwitz.
Visitare Dachau è come studiare su un libro di storia. Questo campo è stato il modello a cui si sono ispirati per costruire in seguito tutti gli altri campi di concentramento.
Un volta tornati a Monaco, per completare la visita, vale la pena andare nel luogo dove si trovava la Braunes Haus, l’ex quartier generale del Partito Nazionalsocialista, dove nel 2015 – in occasione del 70°anniversario della liberazione della città – è stato inaugurato il Centro di documentazione sul Nazismo. E per finire. A St. Jakobs Platz, dove si trovano il Museo Civico, che ospita una mostra permanente sul “Nazismo a Monaco”, e il Museo Ebraico.