La Gola dell’Inferno, una meraviglia a due passi da casa

Non lontano da Lubiana, si apre la meraviglia della suggestiva Gola di Pekel di 1,5 chilometri, un favoloso mondo di boschi, cascate e torrenti

Foto di Flavia Cantini

Flavia Cantini

Content Writer

Content Writer specializzata nel Travel. Per me il successo è fare da grandi ciò che si sognava da bambini e se scrivo ed emoziono l’ho raggiunto.

La Slovenia è il cuore verde d’Europa, una destinazione affascinante che offre innumerevoli occasioni per immergersi nella natura, trascorrere piacevoli giornate all’aria aperta camminando, facendo escursioni o seguendo percorsi da trekking, pedalare e rilassarsi nell’abbraccio di paesaggi a dir poco spettacolari.

La natura è davvero “a portata di mano”: dalle spiagge ai rifugi alpini nello stesso giorno, da verdeggianti pianure a limpidi laghi alpini, da fitte foreste a cascate che sanno emozionare, anche a poca distanza dalla capitale Lubiana.

E’ questo il caso della Gola dell’Inferno, o Gola di Pekel, suggestiva e romantica gola di 1,5 chilometri accanto al piccolo insediamento di Ohonica, nel comune di Borovnica.

Pekel, un luogo magico

A mezz’ora di auto a sud-ovest della capitale, si apre il magico scenario della Gola di Pekel, un favoloso mondo di boschi, cascate e torrenti, molto simile a quello descritto nelle fiabe dell’infanzia.

Si tratta di un paesaggio scolpito dal corso del torrente Borovniščica, che nasce dall’altipiano della Rakitna e si snoda attraverso pittoresche forre e profonde gole per scendere verso la piana di Lubiana: l’acqua precipita dando vita a pozze color smeraldo di rara bellezza e a fragorose cascate di cui le più famose e belle sono cinque, che si tuffano dai 3 ai 20 metri circa.

L’itinerario per ammirarle, della durata di circa un’ora e mezza, inizia presso la trattoria Pekel e percorre la gola in varie direzioni: dapprima è una facile camminata lungo il torrente che passa accanto a una piccola cascata di 5 metri e a un’altra di sedici metri.

Dopo aver ammirato il loro fascino indiscutibile, inizia la salita vera e propria, in alcuni tratti talmente ripida da presentare alcuni cavi d’acciaio cui aggrapparsi: tuttavia, è proprio lungo questo tratto del sentiero che si svelano le altre tre cascate della Gola dell’Inferno, tra cui spicca la quinta, la più alta e spettacolare, con un salto di ben 20 metri.

Basta lasciarsi trasportare dal suono dell’acqua e dall’incanto del momento per dimenticare, in un secondo, qualsiasi fatica!

In ogni caso, l’intero percorso è assoluta meraviglia, un piacere per gli occhi e per il cuore, una meta ideale per gli amanti della natura, un tesoro nascosto che fa bene all’umore e allo spirito.

Per il suo indiscusso valore, la Gola dell’Inferno (che deve il suo nome all’atmosfera buia, umida e fredda che la caratterizza durante l’inverno poiché il sole, almeno nella parte bassa, non arriva mai) è stata proclamata di importanza nazionale.

Già nel 1897, Josip Ciril Oblak, avvocato sloveno, scrittore di viaggi, di montagna e saggista, la definì “un paradiso turistico” e gruppi organizzati di escursionisti iniziavano a scoprirla.

L’apertura ufficiale al pubblico avvenne invece il 29 giugno 1904, mentre il sentiero pedonale comprensivo di ponti e scale fu terminato nel 1925 e, da allora, è soggetto a regolare manutenzione.

Oltre alle incredibili cascate, è possibile scorgere il camoscio e il merlo acquaiolo, che nidifica nella gola, interessanti specie arboree nonché flora alpina ed endemica come la primula carniola.

Inoltre, la Gola di Pekel si estende fino al roccioso e ripido Hudičev zob (Dente del Diavolo).

Come raggiungere la Gola dell’Inferno dall’Italia

Questo luogo incantato a ingresso libero è “a due passi da casa”: da Trieste, infatti, si imbocca la strada verso Postumia, si prosegue per Vrhnika, poi verso Verd, Bistra e infine Borovnica.

Da qui, è sufficiente seguire le indicazioni per Pekel.