Cosa vedere a Tuili, ai piedi dell’altopiano della Giara

Viaggio a Tuili, uno dei borghi più belli della Sardegna, ai piedi dell’Altopiano della Giara. Scopriamo le sue attrazioni e le bellezze naturalistiche

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Il paese di Tuili è un dei borghi rurali più belli della Sardegna, situato nella regione storica della Marmilla, ai piedi dell’altopiano della Giara, stupisce e incanta i visitatori in modo incredibile per la semplicità della sua architettura e del suo centro storico ben conservato. La sua storia, strettamente collegata a quella del territorio della Marmilla, risale all’epoca nuragica, testimonianza di questo sono i numerosi resti ritrovati sull’altopiano e nelle zone circostanti e oggi custoditi nel Museo Archeologico di Cagliari.

Vestigia di insediamenti risalenti all’epoca cartaginese e romana, tra cui la fortezza di Santu Antine nei pressi di Genoni, e le rovine di costruzioni d’epoca romana nella zona Santa Elisabetta, raccontano di una frequentazione assidua del suo territorio. Nel Medioevo, Tuili apparteneva al Giudicato di Arborea e quindi alla curatoria della Marmilla, ricoprendo un ruolo strategico a livello regionale per la sua posizione al confine tra il Giudicato di Cagliari e quello di Arborea.

Dopo varie vicissitudini storiche in cui la concessione del feudo si alterna tra i vari esponenti della Corona d’Aragona e i mercanti nobili genovesi, venne acquistato da Pietro Ripoll, di antica famiglia valenciana che nel 1774 ricevette il titolo di Conte di Tuili. Il feudo venne poi abolito nel 1836 ma Tuili diventa un comune autonomo solo nel 1861. Il borgo è tipicamente rurale, il suo centro storico è caratterizzato da una lunga via principale che attraversa tutto il paese mentre intorno si snodano vie lastricate e fontanelle sparse nelle piazze con ai lati le antiche case in stile Campidanese.

Queste abitazioni, una più bella dell’altra mostrano elementi differenti. Difatti le case padronali appartenenti a proprietari terrieri spesso di antica nobiltà spagnola sono costruite in pietra e caratterizzate dal tipico loggiato coperto, noto come Sa Lolla, sulle cui facciate si ergono i portali d’ingresso rappresentati da un arco in pietra con scolpiti i simboli e gli stemmi delle antiche e numerose casate nobiliari. Mentre le case più semplici, pur mantenendo la stessa tipologia venivano costruite con antichi mattoni di fango.

Nel centro vale la pena vedere anche Villa Pitzalis, un bellissimo palazzo in stile neoclassico, costruito, nella prima metà dell’800 dall’architetto Gaetano Cima così come Villa Asquer. Questa residenza nobiliare affacciata sulla piazza principale del paese era suddivisa in due parti, quella nobiliare che oggi ospita il Museo dell’Olio e il Museo degli Strumenti Musicali, e quella rurale composta da una corte centrale con degli spaziosi loggiati che attualmente viene utilizzata come elegante location per ricevimenti, matrimoni ed eventi.

Bellissime anche le chiese, tra cui quella dedicata a Sant’Antonio costruita nel XVI secolo in stile coloniale spagnolo, e la Chiesa parrocchiale di San Pietro del XV secolo che accoglie al suo interno il retablo del Maestro di Castesardo eseguito nel 1500 su commissione di Giovanni e Violante Santa Cruz, i signori di Tuili. Una delle massime espressioni del Rinascimento in Sardegna, raffigurante i vari aspetti della vita di San Pietro, oltre alla crocefissione e alla resurrezione di Cristo e alla madonna col bambino.

L’economia di Tuili è ancora fortemente legata al mondo delle campagne, alla coltivazione del grano ma soprattutto dell’olivo. Recentemente però ha iniziato a sviluppare il settore turistico e a valorizzare il suo territorio e le sue attrazioni naturalistiche, come gli itinerari escursionistici presso la Giara. L’altopiano che dal paese si raggiunge percorrendo una strada stretta e tutta curve è ricoperta da una rigogliosa macchia mediterranea, le cui pendici sono composte da fitti boschi di leccio e roverella, mentre nella sommità predomina la sughereta, corbezzolo, mirto, lentischio e cisto.

Dalla cima dell’altopiano, in particolare dal Monte Zepparedda, si può godere di una vista meravigliosa sul paesaggio, dal colle de Las Plassas fino al villaggio nuragico di Barumini, Patrimonio Unesco dal 1997. L’intera vallata è inoltre punteggiata dai caratteristici paùlis, ossia delle conche poco profonde che durante l’inverno si riempiono d’acqua abbeverando i numerosi animali che vivono allo stato brado, bovini, suini, ma soprattutto i famosi e selvaggi cavallini della Giara, i più piccoli d’Europa.

Se vi trovate a Tuili, a pochi chilometri si trova Sardegna in Miniatura piacevole parco divertimenti che regala ai numerosi visitatori non solo un momento di svago e relax, ma soprattutto un viaggio che vi permetterà di percorrere tutta la Sardegna con una semplice passeggiata, scoprendo le pregiate miniature delle principali attrazioni della regione come la perfetta riproduzione in scala di un insediamento nuragico.

Il parco è aperto tutti i giorni e al suo interno si può visitare il Planetario, per scoprire i misteri delle galassie, il Museo dell’Astronomia che illustrata l’evoluzione dell’Universo e del sistema solare con un’area dedicata alla gravità. Molto bella la sezione sulla Biosfera, un cupola trasparente che racchiude una vera e propria foresta pluviale con numerose specie vegetali e animali, la Mostra Darwin con annesso percorso Botanico e quella sui dinosauri, con esemplari a grandezza naturale e la sezione dedicata all’era glaciale con i famosi mammuth.

Distante da Cagliari circa 50 chilometri, il borgo è raggiungibile percorrendo la Carlo Felice (SS 131), fino a Sanluri, da qui si segue la strada statale 197 proseguendo per Gesturi, nei pressi di Las Plassas si imbocca il bivio per la provinciale numero 45 che conduce direttamente a Tuili.