Cosa vedere a Santa Clara: a Cuba sulle tracce del “Che”

Itinerario di visita di Santa Clara, cittadina al centro dell’isola di Cuba, ideale per rivivere gli avvenimenti più importanti della Rivoluzione cubana.

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Redazione

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Se siete a Cuba come amanti della meravigliosa cultura di questo posto e appassionati conoscitori della storia della “Revolucion” e del comandante Ernesto “Che” Guevara, allora non potete assolutamente perdervi una visita a Santa Clara, graziosa città al centro dell’isola, a quasi 300 chilometri da L’Avana. Ripassate un po’ di storia rivoluzionaria dell’isola, quindi, e poi immergetevi tra le strade della città sulle tracce delle gesta del “Che”.

Santa Clara, infatti, ha avuto nella storia recente di Cuba un ruolo fondamentale come teatro dell’ultima battaglia della cosiddetta Rivoluzione Cubana, tra i militari del dittatore Batista e la terza colonna di ribelli, comandata da Ernesto “Che” Guevara. Nel dicembre del 1958, infatti, le azioni di guerriglia condotte dal famoso rivoluzionario argentino “el Che” e da Camilo Cienfuegos portarono alla resa dell’esercito di Batista. E tutta la città ne è testimonianza, con i monumenti che ricordano quei momenti e i suoi eroi.

Se siete già stati a L’Avana e avete già avuto modo di ammirare La Cabaña, ex fortezza un tempo sede operativa del mito rivoluzionario, e il famoso muro in suo onore, in Plaza de la Revolucion, ora non vi resta che continuare il vostro viaggio sulle tracce del “Che” a Santa Clara, nella provincia di Cuba chiamata Villa Clara. Una visita a questa bellissima città e ai suoi quartieri ricchi di storia rivoluzionaria vi lascerà affascinati.

Mausoleo del Comandante Ernesto “Che” Guevara
Se pensate che quella di un itinerario tra le strade della Rivoluzione cubana sia un’idea originale, dovrete però ricredervi. Per avere un’idea del suo valore culturale e turistico, basta pensare che nei primi dodici anni dalla sua inaugurazione, nel 1997, il Mausoleo del comandante Ernesto Che Guevara a Santa Clara è stato visitato da oltre 3 milioni di persone provenienti da oltre 100 Paesi oltre che dai più remoti angoli di Cuba.

Questo è infatti il luogo in cui confluiscono tutti i “pellegrinaggi” ispirati al Che e alla Revolucion. L’intera struttura è costruita su una collina che domina la città di Santa Clara. Si trova a 10 minuti dal centralissimo Parque Vidal, proprio vicino alla stazione degli autobus Víazul. Per raggiungerla dal centro della città è sufficiente una passeggiata di mezz’ora o, per i più pigri, al costo di pochi pesos, un passaggio su un coche de caballo, la caratteristica carrozza in legno trainata da cavalli.

Il sito commemorativo si trova proprio al centro di un vasto piazzale che va da una parte all’altra della carretera. Si tratta di un vero e proprio monumento funebre dedicato a Ernesto “Che” Guevara, per cui è stata accesa una fiamma che brucia di continuo. La fiamma perenne è stata accesa da Fidel Castro, durante la visita a Santa Clara il 17 ottobre 1997. Il monumento, costruito anche grazie al lavoro volontario di abitanti di Santa Clara e altre località di Cuba, è costituito da tre elementi principali. Al centro della piazza una bellissima statua bronzea di oltre 6 metri di altezza, raffigurante “El Che”, eretta nel 1987 per il ventesimo anniversario dell’uccisione di Guevara e dei suoi compagni in Bolivia.

L’intero monumento è orientato a 190 gradi con la figura del comandante che guarda direttamente verso il Sud America, che sognava di vedere unito. Alla base, poi, è scolpito il motto “Hasta la Victoria Siempre”. Il piccolo museo raccoglie informazioni e cimeli legati alla vita e alla morte del Che e dei compagni morti in Bolivia.

Dietro la statua c’è l’ingresso al mausoleo di Santa Clara con le nicchie che ospitano i resti, riesumati da una fossa comune segreta in Bolivia, del rivoluzionario e di 29 dei suoi compagni e combattenti, uccisi nel 1967 durante il tentativo di Guevara di stimolare una rivolta armata in Bolivia, sulla scia di quanto avvenuto a Cuba. Tra questi: Carlos Coello, Alberto Fernández Montes de Oca, detto Pacho, Orlando Pantoja Tamayo, detto Olo, e René Martínez Tamayo, conosciuto tra i compagni come Arturo, tutti cubani; e poi Pablo Navarro-Lévano Chang, El Chino, peruviano, e Simeon Cuba Sarabia, Willy, boliviano.

Monumento al treno blindato
Nei pressi del centro di Santa Clara, a est di Indipendencia, dall’altra parte del fiume, c’è il Monumento al treno blindato. Qui, il 29 dicembre 1958, il Che e un gruppo di 18 giovanissimi rivoluzionari cubani usarono una ruspa e qualche molotov per provocare il deragliamento di un treno blindato. Questo gesto segnò inesorabilmente il destino della dittatura di Batista, aprendo la strada a Fidel e alla Cuba rivoluzionaria. Oggi, in quel punto esatto, c’è un piccolo museo che racconta la storia i quei 90 minuto di battaglia, ospitato in alcuni vagoni ferroviari, con oggetti e foto d’epoca.

Statua del Che con bambino
Ultima tappa di questo piccolo viaggio a Santa Clara nella storia di Cuba e del mitico Ernesto “Che” Guevara, a quattro isolati a est dal treno blindato, è la Statua del Che con bambino. Si tratta questa volta di un monumento molto più personale, che mostra il Che con un bambino sulle spalle, a simboleggiare le nuove generazioni. Sulla superficie dell’uniforme, scolpite in piccolissimi rilievi, le raffigurazioni dei momenti chiave della sua vita e, sulla fibbia della cintura, i volti degli uomini uccisi con Guevara in Bolivia.