Il Colosseo si rinnova: una nuova apertura entro il 2025

Il Colosseo è uno dei monumenti più belli del mondo, ma entro il 2025 lo diventerà ancora di più: scopriamo insieme tutte le novità che ci attendono

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Tutti conosciamo il monumento più famoso di Roma ed anche il primo ed il più grande anfiteatro stabile in muratura del mondo. Parliamo del Colosseo, unico monumento europeo che è stato inserito fra le Nuove Sette Meraviglie del Mondo e che nonostante questo sta per cambiare il look: in tale sito patrimonio Unesco, infatti, è prevista una nuova apertura entro il 2025.

Come cambierà il Colosseo

Entro il 2025, o almeno queste sono le previsioni, sarà aperta al pubblico una straordinaria passeggiata archeologica con un itinerario ideato dal progetto dello Studio Labics, vincitore del concorso al quale hanno aderito architetti e studi italiani e internazionali.

Verrà realizzato un grande anello pedonale che collegherà l’area archeologica centrale alla città moderna e agli splendidi rioni romani che si trovano nelle vicinanze di questo impressionante monumento.

Nel dettaglio: questa nuova passeggiata collegherà i Fori Imperiali al Colosseo, Celio, Palatino, Terme di Caracalla, Circo Massimo e Campidoglio con la città moderna e la vita quotidiana dei rioni circostanti.

In sostanza, non solo il Colosseo continuerà ad essere uno dei monumenti più incredibili del nostro pianeta, ma avrà anche passeggiata unica al mondo che congiungerà via dei Fori Imperiali con gli altri percorsi intorno al Palatino, intercettando l’itinerario ciclo-pedonale di via di S. Gregorio, via dei Cerchi, via di S. Teodoro e delle salite e discese del Colle Capitolino.

Verranno incrementati anche i servizi dell’area, includendo spazi pedonali, aree verdi, balconate, percorsi sopraelevati e percorrenze ciclo-pedonali.

Curiosità sul Colosseo

Fu l’imperatore Vespasiano a richiedere la costruzione di questo mastodontico monumento, intorno al 70 dopo Cristo, mentre a inaugurarlo fu il figlio Tito il 21 aprile dell’80 dopo Cristo, nella giornata che oggi viene celebrata come il Natale di Roma. Come hanno potuto notare tutti coloro che lo hanno già visitato o che lo hanno ammirato in foto, il Colosseo è arrivato a noi purtroppo non integro, in quanto rappresenta solo 1/3 della costruzione originaria.

Tutto ciò ci fa capire che in passato era una struttura ancor più mastodontica di come ci appare oggi: è lungo 189 metri, largo 156 metri ed è costruito su una superficie di 24.000 metri quadrati. L’altezza è di più di 48 metri e possiede circa 80 ingressi da cui potevano entrare più o meno 50mila spettatori.

Molto interessante è il fatto che durante le giornate assolate veniva ricoperto da un grosso telaio composto da 80 vele triangolari e 320 funi di sostegno, poiché si volevano evitare le insolazioni al pubblico.

Al posto del Colosseo, quindi prima della sua costruzione, in quella zona di Roma era presente un lago artificiale, che venne quindi prosciugato per far spazio all’anfiteatro romano più grande del mondo.

Ma Perché si chiama Colosseo? Ci sono diverse ipotesi sull’argomento, ma secondo la teoria più accreditata è questo il suo nome perché fu costruito nei pressi della statua del “colosso” di Nerone, che sorgeva a pochi metri di distanza.

In passato era certamente più luminoso ed elegante di come lo vediamo oggi: era ricoperto di marmo, ma gran parte di esso è stato rimosso nel corso dei secoli e utilizzato per abbellire altri edifici.