Cosa vedere alle isole Hawaii: cascate, arcobaleni e vulcani

Tour delle isole Hawaii, dove c’è un mondo da esplorare fatto di corsi d’acqua che precipitano da foreste vergini e fiumi di lava incandescente

Non solo spiagge e surf a Honolulu. Ma anche vertiginose cascate che spuntano da foreste rigogliose, si tuffano in piscine turchesi e regalano arcobaleni ai visitatori incantati. Alle Isole Hawaii lo spettacolo è la natura incontaminata: la lava incandescente che scorre dai vulcani attivi, gli atolli e i coralli. E i suoi animali rari: le foche, le tartarughe e le gigantesche balene.

Nell’isola di Hilo, a breve distanza dalla città, c’è un vero e proprio spettacolo della natura. Tra le mete da non perdere, le suggestive Rainbow Falls, forse le più belle cascate delle Hawaii, quelle degli arcobaleni, che si creano intorno alle 10 del mattino, nelle giornate di sole, grazie alla nebbiolina prodotta dalla cascata: è il fiume Wailuku che spunta dalla vegetazione lussureggiante e si immerge in una grande piscina turchese. Sempre nell’isola di Hilo (raggiungibili in poco tempo con l’auto dalla città e a 5 minuti di cammino dall’ingresso del parco) ci sono le Akaka Falls nel parco a loro intitolato, spettacolare pioggia d’acqua con canto degli uccelli in sottofondo.

Tra le meraviglie naturali delle isole Hawaii ci sono straordinarie cascate. Spostandovi nell’isola di Maui dedicate una giornata alle Honokohau Falls, fiumi d’acqua che precipitano da 335 metri, e alla vegetazione selvaggia che le circonda, e divertitevi a riconoscere i luoghi scelti da Spielberg per il suo “Jurassic Park”. Informatevi prima di partire per l’escursione perché le cascate sono visibili solo dall’alto, e le agenzie propongono tour dedicati in elicottero.

The Big Island, l’isola più grande dell’arcipelago, nella contea di Hawaii ospita poi alcune delle cascate più alte del territorio: le Hiilawe Falls, nella valle di Waipoo sul fiume Lalakea, che vi lasceranno a bocca aperta con i loro salti d’acqua di oltre 400 metri; e la cascata di Waihilau, nella valle di Waimanu, alta 790 metri.

E dopo l’acqua il fuoco. Le isole Hawaii offrono agli appassionati di natura e attività all’aria aperta anche numerose possibilità di vedere da vicino splendidi complessi vulcanici. L’Hawaii Volcanoes National Park nell’isola di Hawaii (The Big Island), si trova a 45 minuti di auto dalla città di Hilo; è patrimonio Unesco e offre la possibilità di campeggio e escursioni. Ma non portate via le rocce nere: perché secondo una leggenda, se lo farete sarete inseguiti da Pelè, la divinità del vulcano, fino alla restituzione del maltolto.

Il parco abbraccia due vulcani ancora attivi alle Hawaii: Mauna Loa (4.169 metri), che è il più grande del pianeta, e il Kilauea Caldera. È ampiamente visitabile grazie a 240 chilometri di percorsi e sentieri tra animali e specie vegetali rarissime. Il più attivo è il Kilauea Caldera, sotto il cui cratere (tra i 70 e i 150 metri) fluttua un lago di lava che raffreddandosi velocemente al contatto con l’acqua marina forma nuvole di vapori e gas che potenziano il fascino del luogo. Come le tante fontane di lava incandescente e i versamenti magmatici che vengono alla luce ipnotizzando i visitatori.

Il Mauna Kea è invece un vulcano spento, ma merita una visita soprattutto per il sito di osservazione astronomica che vanta alcuni tra i telescopi più grandi del mondo. Prima di raggiungere la sommità, raccogliete tutte le informazioni necessarie al Visitor Information Station (VIS): l’accesso è sconsigliato a persone in particolari condizioni di salute, ai minori di 16 anni e a coloro che nelle 24 ore precedenti hanno effettuato immersioni subacquee (o intendono farle nelle 24 ore successive).

Il parco marino naturale di Papahanaumokuakea, nome impronunciabile, ma patrimonio dell’umanità Unesco, grande due volte il Texas, è la più grande area marina protetta del pianeta, e potrete raggiungerlo tramite l’aeroporto di Camp Henderson a Midway Atoll. Si tratta di un arcipelago di isolette, habitat pelagici e acque profonde, estese barriere coralline, lagune e terre emergenti, con tantissime specie di pesci e uccelli autoctoni, mammiferi di terra e d’acqua. L’area ha un profondo significato cosmologico e tradizionale per la cultura autoctona hawaiiana, «come ambiente naturale ancestrale, come incarnazione del concetto hawaiiano di appartenenza dell’uomo al mondo naturale, e come luogo dove si crede che la vita abbia inizio e vi ritorni dopo la morte», si legge nel sito Unesco.

Da non perdere anche il Kokee State Park (sulla statale 550) nell’isola di Kauai, altro gioiello delle Hawaii. Tanti i sentieri a disposizione per gli escursionisti e per gli amanti del birdwatching. Nella foresta del Kokee si può ammirare il tipico pipistrello cinerino, molto piccolo con il suo caratteristico mantello rosso.

Per gli amanti della flora c’è il giardino tropicale delle Hawaii (17 ettari), una riserva naturale che si trova a Old Mamalahoa Highway, a Papaikou. È aperto tutti i giorni tranne Natale, Capodanno e giorno del Ringraziamento. Contiene oltre 2.000 specie di vegetali, tantissime le palme, alcune delle quali (di mango e cocco) hanno oltre 100 anni.