Cosa vedere nella capitale del Congo, la città dell’esploratore

Viaggio nella capitale del Congo, esplorando le moderne architetture di Brazzaville, la sua natura selvaggia, laghi, cascate e foreste vergini.

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Redazione

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Adagiata sulle rive del Congo, lì dove il fiume fa da confine tra due Paesi che portano quasi lo stesso nome, si trova Brazzaville, la capitale della Repubblica del Congo, proprio di fronte a Kinshasa, principale città della Repubblica democratica del Congo. Brazzaville è una località dall’affascinante passato coloniale ed è la porta di accesso alle meraviglie naturali del Paese centrafricano abitato da genti che parlano le lingue bantu sebbene l’idioma ufficiale sia il francese.

Il nome di questa città, Brazzaville, richiama quello dell’esploratore Pietro Savorgnan di Brazzà, nobile italiano che viaggiò a lungo nelle regioni intorno al fiume Congo e recitò una parte importante nei destini di questa antica colonia francese, che si chiamava Congo Francese e Medio Congo (più tardi Africa Equatoriale Francese). A lui sono intitolati l’università, la via principale, un liceo, mentre un mausoleo ospita le sue spoglie.

Nella capitale della Repubblica del Congo c’è un aeroporto internazionale dove fanno scalo voli provenienti dall’Europa. Per entrare nel Paese è necessario il passaporto (con validità residua 6 mesi) e il visto di ingresso che si ottiene presso il consolato di Roma, biglietto di andata e ritorno e documenti relativi all’ospitalità alberghiera. Prima di partire per Brazzaville, consultate le autorità diplomatiche italiane e la Farnesina, per accertarvi che le condizioni di sicurezza consentano un viaggio nel Congo.

A Brazzaville potrete ammirare le tante architetture moderne che abbelliscono la capitale e portano con sé le tracce della lotta per l’abolizione della schiavitù nel Congo. Inoltre, poco fuori città, vi aspettano una natura selvaggia fatta di laghi e cascate, e foreste vergini popolate da bellissimi animali.

Visitate il mausoleo dedicato Pietro Savorgnan di Brazzà e poi la basilica di Sant’Anna nota come basilica della libertà, un capolavoro architettonico d’arte moderna africana, tra le costruzioni religiose più belle del continente. L’edificazione di questa chiesa cattolica parte negli anni ’40 del secolo scorso, il progetto dell’architetto Roger Erell mira a celebrare i primi esploratori dell’Africa Equatoriale Francese. Distrutto nel 1997, il grande tempio di Brazzaville venne ricostruito nel 2011.

Bellissima e più antica (la costruzione risale alla fine del XIX secolo) anche la cattedrale del Sacro Cuore, che ha potuto conservare i tratti architettonici originali nonostante i tanti rimaneggiamenti. Tra i più famosi quelli di Roiger Erell negli anni ’50 del secolo scorso. Nel cortile del palazzo dell’arcivescovo c’è la statua di Monseigneur Augouard, il prelato che portò il cattolicesimo in Congo.

Tra le cose da vedere nella capitale del Congo, ci sono anche il palazzo dei Congressi, la biblioteca, il Museo di storia naturale ed etnografia e la Galleria nazionale delle arti. Tra i monumenti, andate alla ricerca del Palazzo del Popolo, in stile coloniale, costruito nei primissimi anni del XX secolo, e poi i mercati di Moungali, Poto-Poto e Bacongo.

I luoghi di interesse di Brazzaville comprendono il monumento intitolato a Victor Schoelcher, celebre per le lotte contro l’abolizione della schiavitù nell’Africa Equatoriale Francese e la scuola di pittura di Poto-Poto, istituita negli anni ’50 del secolo scorso, la prima scuola pittorica del “continente nero”, dove hanno costruito la propria carriera tantissimi artisti congolesi.

La città intera ad avere l’aspetto di un immenso giardino, grazie alle numerose piante da frutto che abbelliscono Brazzaville, tra manghi, palme e alberi corallo. Le meraviglie naturali della capitale sono tutte da ammirare: c’è ad esempio il fiume Congo che si insinua in città formando un enorme specchio d’acqua dove galleggiano magnifici isolotti.

Nel tratto del fiume su cui affacciano le capitali dei due Stati, Brazzaville e Kinshasa, si distinguono l’Ile M’Bamou e lo specchio d’acqua che i primi esploratori chiamarono Stanley Pool: qui venne realizzato negli anni un canale di comunicazione tra i due lati del fiume che convergevano nel mercato di Mpumbu dove avveniva il commercio dei prodotti agricoli.

Oltre al lago ci sono le meravigliose cascate: assolutamente da non perdere le Loufoulakari Falls 80 chilometri a sud della capitale del Congo, con una caduta di 30 metri, una meraviglia della natura. Questo spettacolo naturale venne descritto per la prima volta dall’esploratore inglese Stanley nel 1877. E poi le rapide di Kintamo che si trovano dove il fiume Djoué bacia il Congo.

Fuori dalla capitale è possibile organizzare tante escursioni per scoprire la magia del Congo. Nella parte sud di Brazzaville c’è la riserva di Lèfini (dove potrete ammirare elefanti e bufali) e il Parco nazionale di Odzala, dove tra oltre 4 mila piante vivono più 100 specie diverse di mammiferi, 400 uccelli e tantissime farfalle variopinte, elefanti, gorilla, antilopi, scimpanzé e ippopotami.

Meta turistica gettonatissima a circa 500 chilometri dalla capitale nella zona costiera del Congo, è la città di Pointe Noire, dove si trova il polo turistico di Twinga (albergo, ristorante e piscina), particolarmente amata dai surfisti per la spiaggia. Nei dintorni di Pointe Noire anche le spettacolari gole di Diosso, il Parco nazionale di Conkauti-Douli, anche qui potrete vedere animali come gorilla e scimpanzé.

Il clima nella capitale del Congo è tipico dei tropici con l’umidità ad alti livelli (temperature che variano dai 27 ai 31°C). Il periodo migliore per visitare la città è da giugno a fine settembre, durante la stagione secca, sono i mesi più adatti assieme ai quelli invernali che vanno da dicembre a febbraio. Da evitare assolutamente la stagione delle piogge da novembre ad aprile nella parte settentrionale del Paese, al di sotto tra ottobre e aprile.