Cosa vedere nella capitale del Bangladesh: multicolore Dacca

Alla scoperta della capitale del Bangladesh tra storia, monumenti e tradizioni: viaggio nella Venezia d’Oriente, meglio nota come la città dei rickshaw

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Redazione

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Pubblicato: 21 Settembre 2017 16:30

La capitale del Bangladesh si trova nella regione centrale del Paese, lungo il fiume Buriganga, un affluente del grande corso d’acqua Dhaleshwari. Per la ricchezza di corsi d’acqua è chiamata la Venezia d’Oriente e ancora oggi il trasporto fluviale è molto utilizzato per evitare il congestionato traffico cittadino e per raggiungere le vicine città.

Conosciuta come Dacca o Dhâkâ, la capitale del Bangladesh ha molti altri nomi: è infatti chiamata città delle moschee per l’alta presenza di edifici religiosi islamici ed è conosciuta anche come la rickshaw capital per l’incredibile numero di rickshaw che affollano le sue strade. Anche se oggi Dacca è una moderna e trafficata città conserva la sua antica anima storica e i suoi preziosi spazi verdi.

Dacca è caratterizzata da quattro settori che dividono idealmente la città. La Città Vecchia posta sul lungofiume, la zona centrale, la Dacca settentrionale e la periferia esterna che circonda la capitale da nord a est con le aree industriali e il Shahjalal International Airport, porta d’ingresso in Bangladesh per molti turisti.

La scoperta della capitale del Bangladesh parte dalla città vecchia, situata nella parte meridionale della moderna Dacca. La città divenne ricca e potente sotto la dinastia Moghul e ancora oggi nella città vecchia lungo il corso del fiume sono conservati più di 2000 edifici costruiti tra il XVI e il XIX secolo. Nella zona centrale si trovano il grande complesso parlamentare e il cuore finanziario del Paese.

Questa zona centrale è diventata inoltre un centro culturale che ospita le università, i musei, le gallerie d’arte e numerosi monumenti. Oltre agli edifici moghul si possono ammirare i palazzi coloniali: la città infatti è stata sotto il controllo della Gran Bretagna, il cui dominio era iniziato in epoca coloniale, nel 1765. Dacca divenne la capitale del Bangladesh nel 1971, quando il nuovo Stato si rese finalmente indipendente dal Pakistan, che controllava la regione dal 1947.

North Dhaka, il distretto settentrionale della capitale del Bangladesh, ruota intorno all’elegante quartiere Gulshan-Banani, che ospita la zona diplomatica, oltre a numerosi hotel e ristoranti a cinque stelle. Nella zona di Mirpur si trova invece la zona industriale; di interesse turistico troviamo lo zoo cittadino, lo stadio di cricket e il giardino botanico. Gli sport più popolari di Dhaka e in tutta la nazione sono il cricket, il calcio e il volano; sport nazionale è anche lo Hadudu, una particolare attività sportiva di contatto a squadre.

Dacca è cresciuta nel corso nel XXI secolo sia a livello demografico sia dal punto di vista economico. Attualmente la capitale del Bangladesh ci sono oltre 200 grattacieli che hanno modificato lo skyline della storica città. Molti altri verranno costruiti nei prossimi anni, cercando di raggiungere altezze sempre maggiori. Oggi il City Centre, con i suoi 170 metri, è l’edificio più alto della capitale.

La lingua più usata è il Bengali, lingua nazionale, ma l’inglese è compreso e parlato da gran parte della popolazione nella capitale e nel resto del Bangladesh quindi non preoccupatevi: i locali faranno di tutto per venirvi incontro e farsi capire. La religione più diffusa è l’islam, ma sono presenti anche l’induismo, il cristianesimo e il buddismo.

Il clima a Dacca è di tipo subtropicale: la stagione monsonica nella capitale va da aprile a settembre ed è caratterizzata da un clima caldo e umido. Molti turisti scelgono di visitare il Bangladesh durante l’inverno, quando le temperature e l’umidità sono più basse.

La città ha una vivace vita culturale. Le celebrazioni per la Giornata dell’indipendenza, il 26 marzo, per la Giornata Internazionale della Lingua Madre, il 21 febbraio, e per la Giornata della Vittoria, il 26 marzo, sono molto sentite e ogni anno migliaia di persone celebrano questi eventi in piazza e vicino ai monumenti simbolo. Il 14 aprile ricorre il Pohela Boishakh, il capodanno bengalese. Ogni anno centinaia di migliaia di persone si riversano nelle strade della capitale del Bangladesh per festeggiare insieme l’inizio del nuovo anno.

Nonostante la diffusione dello stile di vita occidentale, molti bengalesi continuano ad indossare tutti i giorni gli abiti tradizionali. Le donne indossano i tradizionali salwar kameez o il sari, uno degli abiti più antichi del mondo ampiamente diffuso ancora oggi nel sud-est asiatico. L’abito sari è considerato nelle culture del subcontinente indiano un simbolo di grazia; oggi molti turisti li acquistano come souvenir.

La capitale del Bangladesh è nota per la produzione di Jamdani saree tessuti a mano. L’arte risale all’era mogol ma durante il colonialismo britannico la tradizione della tessitura a mano ha rischiato di perdersi a favore della tessitura industriale. Oggi l’arte tradizionale della tessitura jamdani è stata dichiarata dall’Unesco come patrimonio culturale intangibile dell’umanità.

Un excursus sulla cucina del Bangladesh meriterebbe un articolo a sé. Vi consigliamo di provare i piatti tradizionali di Dacca e di lasciarvi tentare dalle specialità della capitale: la lunga storia del Bangladesh ha regalato ai suoi abitanti una cucina versatile e ricca, influenzata da diversi popoli. Da tenere presente che la Città Vecchia di Dacca ha conservato una propria specifica tradizione culinaria, alcuni piatti speciali li potrete gustare solo qui. Da provare!