Budapest, tour della metropolitana più antica d’Europa

Se andate a Budapest, non dimenticate di prendere la metropolitana

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Se andate a Budapest, dopo aver visitato il catello, il Ponte delle catene e i luoghi più iconici della città ungherese, non dimenticate di prendere la metropolitana.

Fa parte anch’essa delle attrazioni turistiche della città. Sotto il viale Andrássy, patrimonio Unesco, c’è tutto un altro mondo sotterraneo da scoprire.

Lungo la linea 1 della metro – che è più una linea ferroviaria – alla fermata di Oktogon corrono tanti treni gialli. Se la metropolitana di Londra risale al 1863 e vanta il primate di prima linea a vapore in Europa, quella di Budapest è stata la prima metro elettrica del Vecchio Continente, aperta più di cent’anni fa ed è tuttora usata da migliaia di cittadini e di turisti ogni giorno.

Nascosto dietro la biglietteria sotterranea di Deák Ferenc tér, si trova il Millennium Underground Museum, che racconta la storia del periodo d’oro di questa linea, dove sono parcheggiati alcuni vagoni vintage e sono esposte le divise dei conducenti di un tempo.

Il nome di “Millennium Underground” la M1 se lo è guadagnato nel 1896, in occasione delle celebrazioni dell’anniversario della conquista degli ungheresi di questa regione. Costruzioni come il Millennium Monument che si trova nella piazza degli Eroi furono erette proprio in questo periodo.

Questa innovativa ferrovia dovette ben presto fare i conti con le esigenze di una città in forte espansione. Per realizzarla furono impiegate le più moderne tecniche ingegneristiche.

Quando poi fu costruita la linea 2 della metropolitana, negli Anni ’50, venne realizzato un tunnel segreto che collegava le fermate Kossuth tér e Deák Ferenc tér, impiegato anche come bunker, in caso di un attacco nucleare. Il bunker si trova 39 metri sotto terra ed misura 3.500 metri quadrati. Poteva ospitare fino a 2.200 persone e aveva un collegamento diretto con il Parlamento. I membri del governo ungherese sarebbero così potuti usciti dall’edificio di nascosto e avrebbero potuto prendere un treno per fuggire a bordo di un treno blindato. Il bunker non fu mai usato, ma rimase a disposizione fino agli Anni ’70. Oggi può essere visitato.

Quando fu inaugurata anche la M3 negli Anni ’70 si aggiunsero ulteriori 16 km alla linea metropolitana di Budapest, passando anche sotto il fiume a Pest. Non ha la storia della M1, ma tocca alcuni dei punti salienti della città. Alla fermata Deák Ferenc ci sono i testi delle poesie dell’artista unghero-portoghese João Vieira, mentre alla fermata Kálvin si fa notare una scultura intitolata ‘La nascita di una città’ che è lì fin dagli Anni ’80. Sull’angolo destro c’è la scultura di un gatto: secondo una leggenda metropolitana, accarezzare la coda del gatto porta fortuna.

L’ultima linea della metropolitana di Budapest, la M4, impiegò quarant’anni a essere ultimata. Quando iniziarono i lavori nel 2004, gli architetti locali vollero rappresentare lo spirito moderno della città e realizzarono grandi spazi, pareti di cemento armato, colorate e con giochi di luce, specie alla fermata Bikás Park, dove ci sono pannelli di vetro ondulati. Fu ultimata nel 2014 ed p un esempio di architettura moderna. Fare un tour della metropolitana di Budapest è come fare un viaggio nel tempo.

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