Da Polignano a Taranto: il cammino dei due Mari che attraversa la Puglia

La Rotta dei due Mari, il meraviglioso cammino che, da Polignano a Mare, porta a Taranto: un percorso immerso nella natura e in una storia antica tramandata fino ai giorni nostri

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Francesca Pasini

Web Content Writer

Laureata in Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vive tra Italia e Spagna. Curiosa per natura, ama scrivere di storie che la appassionano.

Esistono cammini immersi in paesaggi unici e fermi nel tempo come in un’istantanea, percorsi che permettono di tuffarsi nella natura incontaminata, nella storia secolare dell’uomo e del suo genio creativo.

Una di queste strade, che conducono verso la meraviglia e ci riportano indietro, in un tempo fatto di tradizioni e ritmi lenti, si trova in Italia e in particolare nella magnifica e assolata Puglia.

Si chiama Rotta dei due Mari ed è un cammino che unisce due coste: quella del Mar Adriatico alla costa del Mar Ionio, un percorso slow per godere, a piedi o in bici, di alcune delle più spettacolari località della regione pugliese: il suo splendido mare, un piacere per gli occhi, gli ulivi secolari che ricoprono i terreni di campagna, l’eccellente gastronomia locale e tutte quelle bellezze disseminate lungo i più suggestivi paesi della Puglia.

Alla scoperta della Rotta dei due Mari

Castellana Grotte, Alberobello, Locorotondo, Martina Franca, Crispiano sono alcune delle principali località toccate dal cammino dei due Mari: un susseguirsi di panorami unici, borghi storici dall’inconfondibile architettura, natura selvaggia, campagne coltivate secondo le tradizioni e, infine, la distesa immensa d’acqua che non smette mai di stupire, ossia il mare di Taranto.

L’itinerario della Rotta dei due Mari segue sentieri sterrati e stradine asfaltate, che percorrono la ciclovia dell’acquedotto pugliese costeggiando i muretti di pietra tipici e immergendosi poi nel Parco Naturale delle Pianelle, la più grande riserva naturale della zona. Il tragitto attraversa anche la suggestiva Valle d’Itria (chiamata anche la “Valle dei Trulli”).

In totale sono circa 136 chilometri di cammino, a piedi o in bicicletta, suddivisibili in 6 tappe nei punti più belli lungo il percorso. Vediamo quali sono le soste migliori e anche alcuni consigli utili per affrontare la Rotta dei due Mari.

Strada lungo il cammino dei due Mari, in Puglia
Fonte: iStock
Strada lungo il cammino dei due Mari, in Puglia

Itinerario del cammino dei due mari: le 6 tappe

Il percorso della Rotta dei due Mari parte da Polignano a Mare, terra di Domenico Modugno, a cui è stata dedicata una statua. È questa una delle cittadine più celebri e frequentate dai turisti: inconfondibile l’architettura tipica realizzata su un alto sperone di roccia, che si tuffa a strapiombo sul mare Adriatico, e la suggestiva Lama Monachile, la spiaggia che spicca nel cuore del centro storico, tra i faraglioni bianchi rocciosi e le acque color smeraldo.

Dal punto di partenza del cammino ci si avvia lungo stradine secondarie circondate da orti, masserie e muretti a secco, fino a raggiungere, dopo circa 19 chilometri di cammino, Castellana Grotte, la prima tappa. Qui è dove si possono ammirare le grotte carsiche, la famosa Grotta bianca. ma anche la chiesa della Madonna della grotta e il Santuario della Madonna della Vetrana, all’uscita dalla città.

Si riparte per la seconda tappa del cammino alla volta di Alberobello (dopo circa 19 chilometri), il celebre e caratteristico borgo in cui ammirare i famosi trulli (più di mille) presenti nel centro storico Patrimonio dell’Unesco.

Da qui si riprende il percorso in direzione Locorotondo, la terza tappa della Rotta, un paese magico sviluppato circolarmente, come suggerisce il suggestivo nome, con tante viuzze adornate da numerosi fiori variopinti e circondate da casette bianche con tetti a “cummèrse”, ossia quei tetti molto spioventi tipici delle strutture abitative del luogo. Per raggiungerlo, il cammino è di circa 20 chilometri, attraversando Contrada Correggia e un tratto della ciclovia dell’acquedotto pugliese.

Ma il percorso non finisce qui. La tappa successiva, la quarta, è Martina Franca con le sue deliziose stradine lastricate e gli edifici in stile barocco che la rendono unica. Qui merita una visita la meravigliosa Basilica di San Martino, il simbolo monumentale della cittadina situata sull’altopiano della Murgia Meridionale.

Dopo una sosta rigenerante o di shopping a Martina Franca, si riprende il cammino dei due Mari in direzione Crispiano, la quinta tappa. Sono circa 30 chilometri di percorso con poco dislivello, per giungere in questo territorio definito “Le cento masserie”, tanto speciale da essere riconosciuto dalla Comunità Europea, nel 2015, come “Destinazione Europea di Eccellenza per il turismo e la gastronomia locale“.

Si riparte per l’ultimo tragitto del cammino dei due Mari, percorrendo la riserva naturale regionale orientata del bosco delle Pianelle e scoprendo questa terra incontaminata. La sesta e ultima tappa è Taranto. Il percorso di circa 25 chilometri conduce a questa splendida città chiamata la “Città dei due mari” per la posizione geografica a cavallo tra due diversi specchi d’acqua: il Mar Adriatico e il Mar Ionio.

Veduta su Taranto, la splendida "città dei due Mari", ultima tappa del cammino
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Taranto, la splendida “città dei due Mari”

Informazioni utili

Il Cammino dei due Mari (o Rotta dei due Mari) presenta strade per lo più sterrate che attraversano le campagne pugliesi, con una bassa difficoltà. È quindi adatto a tutte le età e anche alle persone meno esperte di trekking e camminate.

Percorribile durante tutto l’anno, grazie al clima mite anche in inverno, il cammino è meno consigliato nei periodi più caldi, soprattutto nelle ore più torride durante l’estate. Si consiglia un abbigliamento comodo, con scarpe da ginnastica, cappellino da sole e occhiali, per ripararsi nelle ore in cui il sole è più alto nel cielo.

La Rotta dei due Mari è un cammino nato per offrire un’alternativa sostenibile e slow ai turisti che intendono visitare la Puglia in tutta tranquillità, godendo da vicino delle sue meraviglie, della sua ottima cucina, della compagnia della gente e ovviamente della natura incontaminata. Insomma, un percorso che richiede un certo impegno fisico (seppur semplice) ripagato però da un’esperienza indimenticabile.