Cinque meravigliosi cammini che passano per Pistoia

Da Pistoia passano ben cinque importantissimi cammini che consentono ai moderni pellegrini di andare alla scoperta di un bellissimo territorio

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Pubblicato: 3 Marzo 2020 17:54Aggiornato: 15 Aprile 2024 17:07

Tutte le strade portano a Pistoia. Specie gli antichi cammini storico-religiosi che oggi si possono percorrere per stare all’aria aperta e fare un po’ di movimento, ma che un tempo erano percorsi fondamentali per spostarsi da Nord a Sud e da Est a Ovest dell’Italia.

A metà del XII secolo, Pistoia costituì, per una serie di fortunate circostanze, l’unico centro di culto jacopeo riconosciuto in Italia e fu, pertanto, meta incessante di un notevole flusso di pellegrini che, attraverso la Via Francigena, percorrevano l’itinerario verso Roma, ma anche quella verso Santiago di Compostela, in Spagna. Proprio in quegli anni due pistoiesi vennero mandati in pellegrinaggio in direzione di Compostela. Tornarono con un frammento della scatola cranica di San Jacopo – oggi conservato nella Cattedrale di San Zeno – il quale fu subito nominato santo patrono della città rappresentando così un potente mezzo di richiamo per i pellegrini.

Oggi da Pistoia passano ben cinque importantissimi cammini che consentono ai moderni pellegrini di andare alla scoperta di un bellissimo territorio: la Via Francesca, il Cammino di San Bartolomeo, la Via Romea Germanica Imperiale, la Romea Strata Nonantolana Longobarda e il Cammino di San Jacopo.

1. La Via Francesca (o Francigena) della Sambuca

Si cammina lungo antichi sentieri per 176 chilometri che collegano Nonantola, in provincia di Modena, a Fucecchio, già in territorio fiorrentino. La Via Francesca della Sambuca, che collegava Pistoia a Bologna, costituiva una variante della Via Francigena, una sorta di scorciatoia, e collegava i principali centri della cristianità. Ripercorrere oggi questo antico cammino significa andare alla scoperta di luoghi di grande rilevanza storica oltre che paesaggistica. L’itinerario consente di fare una piacevole passeggiata tra i boschi dove la natura regna sovrana.

2. Il Cammino di San Bartolomeo

Questo itinerario lungo oltre cento chilometri parte da Fiumalba, in provincia di Modena, e termina anch’esso a Pistoia. Ripercorre le orme di San Bartolomeo unendo i luoghi dedicati al culto del Santo attraverso l’Appennino modenese, lucchese e pistoiese. Lungo il percorso si possono ammirare le tante bellezze naturalistiche, ma anche i luoghi storici delle valli del Reno e dell’Ombrone attraverso i Comuni di Pavullo, Fiumalbo, Abetone Cutigliano, San Marcello Piteglio, Bagni di Lucca e Pistoia. Per citarne qualcuno ricordiamo a Fiumalbo la Chiesa di San Bartolomeo, a Cutigliano la Chiesa di San Bartolomeo e il bellissimo Palazzo Pretorio, a Spedaletto. Il percorso può essere diviso in tappe. Lungo la strada si incontrano diversi alloggi dove trascorrere la notte e punti di ristoro.

3. La Via Romea Germanica Imperiale

È uno dei cammini più lunghi. Parte da Trento per concludersi ad Arezzo. Ben 600 chilometri di percorso che fa parte del sistema delle Vie Romee Germaniche che attraversano diversi Paesi per raggiungere Roma, con collegamenti alle vie verso Santiago e Gerusalemme. Una volta giunti ad Arezzo, la Via Romea Germanica Imperiale prosegue fino a Roma e cambia nome diventando Via Romea Germanica di Stade. Veniva usata da Celti ed Etruschi per raggiungere la Pianura Padana. Nel Medioevo era una delle strade più trafficate per gli scambi commerciali ma anche per scopi militari. È una strada diventata famosa anche per altri motivi in quanto veniva percorsa anche da artisti, poeti e intellettuali durante gli anni del Gran Tour d’Europa.

4. La Romea Strata Nonantolana Longobarda

È l’itinerario più lungo, ben 797 chilometri dal Passo del Tarvisio a Fucecchio San Minato e poi giù fino a Roma (“Romea Strata”, strada per Roma). Unisce luoghi di cultura e religiosi e rappresenta un collegamento anche con le altre grandi vie di pellegrinaggio europee, come la Via dell’ambra dal Mar Baltico, il Cammino di San Giacomo in Slovenia, il Cammino di San Martino in Ungheria e altre ancora. Il tratto toscano della Romea Strata è di origine longobarda e fu tracciato nell’VIII secolo per collegare l’abbazia di Nonantola, che nel Medioevo era considerata al pari della cattedrale di Canterbury, con Pistoia. Tocca luoghi molto suggestivi come il Passo della Croce Arcana, il Passo della Castellina, il bellissimo borgo medievale di Cutigliano e l’antichissima Pieve di Saturnana.

5. Il Cammino di San Jacopo

È l’inizio di un cammino italiano che collega la “piccola Santiago” (Pistoia) alla vera Santiago di Compostela. Questo “piccolo Cammino di Santiago”, lungo poco più di cento chilometri, percorre un tratto della Via Francigena, della Via della Costa in Italia, della Via Tolosana in Francia e del Cammino di Santiago in Spagna. Racchiude un eccezionale concentrato di arte, storia e natura, da conquistare a piedi, e riscopre, oltre a valorizzare, una direttrice viaria antica più di duemila anni, la Via Cassia – Clodia. In Italia collega alcuni dei luoghi più rappresentativi della religiosità ovvero le cattedrali di Firenze, Prato, Pistoia, Pescia e Lucca, nelle quali sono custodite importanti reliquie venerate nei secoli, e diversi luoghi di grande valore artistico disseminati sulle colline toscane.