Situato ai piedi del Monte Pollino, Viggianello è un comune della Basilicata di circa 2900 abitanti. Il borgo è considerato uno dei più belli d’Italia, grazie alle bellezze naturalistiche che lo circondano e al suo grazioso centro storico.
Le origini di Viggianello non sono chiarissime: alcune fonti parlano di un Castrum Byanelli, roccaforte romana nelle guerre contro i lucani, già nel II secolo a.C. Altre fonti invece parlano di primi insediamenti di monaci basiliani risalenti al IX secolo. Dopo i Romani, il territorio è stato abitato prima da Longobardi e Bizantini e poi dai Normanni. Sono proprio questi ultimi che creano il primo insediamento vero e proprio, con una roccaforte con torre quadrata e la chiesa del castello dedicata a San Nicola di Bari.
Viggianello rientra poi nei possedimenti di Amabile, figlia di Roberto Il Guiscardo. La città viene poi dominata dagli Angioini e dagli Svevi, per poi diventare feudo della famiglia dei Sanseverino, principi di Bisignano e, in seguito degli Aragonesi. Dopo essere passata sotto il governo della Repubblica Napoletana, nel 1808 Viggianello si organizza in Comune e, una volta tramontata la dinastia dei Borboni, partecipa alle diverse fasi dell’unità d’Italia.
Viggianello: cosa vedere
Pur essendo un piccolo borgo, Viggianello offre molto ai visitatori, sia dal punto di vista delle bellezze paesaggistiche sia per le tante testimonianze storico-artistiche presenti sul territorio. Le dominazioni bizantine e normanne hanno lasciato una forte impronta e nel centro storico è ancora possibile vedere i resti delle laure, gruppi di celle monastiche con chiesa in comune. Tra gli edifici di culto, il più antico è sicuramente la Chiesa dedicata a San Nicola, purtroppo in rovina ma con ancora tracce degli antichi affreschi di epoca normanna.
Da visitare anche la Cappella di San Sebastiano, di origine bizantina ma ristrutturata nel XV secolo, che ospita una statua lignea dedicata al Beato Stefano Seno. La Chiesa Madre di Santa Caterina d’Alessandria è anch’essa di origine bizantina ma è stata ricostruita intorno al 1630. In stile gotico, a tre navate, custodisce al suo interno tele del Seicento e del Settecento, una fonte battesimale in alabastro nero del Cinquecento, un organo a canne dell’Ottocento, la reliquia di Santa Caterina d’Alessandria, un coro in legno intarsiato del Seicento, un altare in marmo policromo realizzato dal Palmieri nel Settecento, un ciclo di affreschi di Alfonso Metallo e tante altre opere di prestigio.
La Chiesa di Santa Maria della Grotta risale al XVI secolo e ha un portale in pietra bianca del Cinquecento. Nel Convento di Sant’Antonio è custodita invece una bellissima scultura in marmo bianco della Madonna con bambino, attribuita al Bernini. Il Castello Normanno-Svevo sorge nel punto più alto dell’abitato di Viggianello. Risalente all’XI secolo, fu fatto costruire da Guglielmo il Guiscardo su una precedente struttura longobarda. Tra il 1224 e il 1227 fu anche residenza dell’Imperatore Federico II di Svevia.
Numerosi anche i palazzi gentilizi presenti: il Palazzo Caporale, costruito nel XVIII secolo e adibito oggi ad albergo, custodisce arredi d’epoca e un museo dedicato al dott. Vincenzo Caporale, vecchio proprietario dell’edificio. Il Palazzo De Filpo, risalente al Settecento, appartenente a una delle famiglie più influenti di Viggianello. Oggi comprende una biblioteca e una cappella palatina.
Il Palazzo Marino-Siniscalchi, appartenuto a una nobile famiglia genovese, è caratterizzato da saloni in stile barocco, sculture in pietra del Settecento e un sontuoso portale in pietra con lo stemma nobiliare della famiglia. Da non perdere anche la Fontana di Gioia, la Fontana di Marcaldo, la Fontana Malita e la Fontana Acquaro, tutte risalenti al XIX secolo.
Siti archeologici a Viggianello
Da non perdere anche una visita alle località Spidarea e Valle Laura, dove è possibile ancora osservare reperti risalenti alla dominazione greca e romana. Cocci di anfore, piatti, vasi con figure rosse e, in passato, sono state rinvenute anche armi e armature. Altre aree dove sono stati ritrovati molti resti delle antiche civiltà sono quelle di Caloie, Agropoli, Serra, Capiale, Campo le Rose.
Viggianello: cosa fare
Oltre a visitare luoghi e monumenti storici, a Viggianello è anche possibile immergersi totalmente nella natura. Prima di esplorare il Parco Nazionale del Pollino, il più grande d’Italia, è d’obbligo una visita alla sorgente del fiume Mercure, un luogo situato proprio a valle del borgo. Da vedere anche la Riserva Faunistica del Cervo e l’Orto Botanico, e fare delle lunghe passeggiate ai pini loricati, dove ritemprare il corpo e la mente. Gli sportivi possono fare acqua-trekking nei torrenti del Parco, equitazione, pesca, canoa, rafting, arrampicata sportiva, ciaspolate nei boschi innevati del Pollino e tante altre attività.
Viggianello è una tappa d’obbligo anche degli itinerari eno-gastronomici della penisola, tra sapori semplici e genuini della terra. I piatti sono infatti quelli della tradizione contadina, come la rappasciona, un misto di cereali e fagioli, o la minestra “mbastata” con patate e verdure di stagione. E poi i rascatièddi (i fusilli), la frittata con peperoni e salsiccia e la frascàtula (la polenta). Dall’allevamento di bovini, suini e ovini provengono formaggi e salumi, da gustare insieme alle marmellate realizzate con i frutti del sottobosco.