Il borgo italiano in cui si produce “il vino più alto d’Europa”

In Italia esiste un borgo incredibile in cui si produce vino bianco d'alta quota, tanto da essere considerato il "più alto d'Europa": cosa fare e vedere

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

C’è un borgo, situato in un ampio spazio pianeggiante a oltre 900 metri di altitudine, dove si produce “il vino più alto d’Europa”. Un paesino che si sviluppa tra vigneti che lasciano a bocca aperta e castelli nei dintorni che sono uno più affascinante dell’altro, insieme a un paesaggio e un centro storico che da soli valgono il viaggio.

Morgex, un borgo antico dall’anima moderna

Il grazioso borgo in questione si chiama Morgex e si trova al centro della Valdigne, la parte più settentrionale della Valle d’Aosta. Come potete immaginare, la sua è una posizione assolutamente privilegiata: è a pochi passi dalle celebri stazioni sciistiche di Courmayeur e di La Thuile, alla quale è collegata attraverso il panoramico Colle San Carlo.

Ma a dire la verità, ciò che sorprende maggiormente il visitatore è il suo straordinario paesaggio: nonostante l’ambiente tipicamente alpino, qui si coltivano vigneti che sbocciano fino ai 1200 metri di quota. Ciò che si ottiene dalla lavorazione di queste piante è il celebre DOC Blanc de Morgex et de La Salle, conosciuto come “il vino più alto d’Europa”. E poi lì, a dominare indiscusso, il profilo maestoso del Monte Bianco.

Morgex e il suo vino più alto d’Europa

I vigneti si stagliano sulle pendici dei monti attorno a Morgex e si sviluppano sul versante sud del massiccio del Monte Bianco, una cima così affascinante che si è persino guadagnata il soprannome di “Re delle Alpi”.

Se ci si trova da queste parti, senza ombra di dubbio vale la pensa assaggiare questo prelibato vino facendo un salto alla cantina sociale del paese e alla Cave du Vin Blanc, presso la frazione La Ruine, dove si può apprezzare un bianco d’alta quota davvero unico nel suo genere.

Da non perdere, inoltre, è la Sagra della Trota e del Vin Blanc, che si svolge in paese durante il mese di luglio.

Cosa a vedere a Morgex

Morgex, oltre a un vino dalle caratteristiche speciali e un paesaggio che entra nell’anima di tutti i suoi visitatori, vanta anche alcune attrazioni da scoprire.

Non a caso da queste parti sono ancora molto forti e sentite le tradizioni locali che vengono portate avanti con fierezza dai residenti. Quella di Morgex è una forte identità che è possibile osservare anche nell’artigianato del legno, ancora piuttosto sviluppato, e l’enogastronomia caratterizzata da antichi forni in funzione. Come tantissimi sono gli sport e le attività da praticare durante una vacanza, sia in estate che in inverno.

Tour de l’Archet e la Fondazione “Natalino Sapegno”,

La prima cosa da fare se si sceglie di visitare Morgex è visitare la Tour de l’Archet. Si tratta di un’alta torre dalla forma quadrata che risulta essere una delle più antiche di tutta la Valle d’Aosta. Ammirarla vuol dire scoprire una muratura medievale e un bel portale in pietra sul lato nord, sul cui architrave è scolpito il motivo di un doppio arco a chiglia rovesciata.

La costruzione, inoltre, ospita il Biblio-Museo del Fumetto, gli uffici, la Biblioteca e l’Archivio della Fondazione “Natalino Sapegno”, deputata a studi e ricerche nell’ambito della letteratura europea moderna e contemporanea.

Ma secondo noi particolarmente degno di nota è anche il Biblio-Museo che conserva una preziosa collezione di albi e di volumi attraverso cui seguire la nascita e l’evoluzione del fumetto, in particolar modo italiano.

La Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta

Decisamente affascinante è anche la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, anch’essa considerata una delle più antiche di tutta la regione. Diverse indagini archeologiche, infatti, hanno riportato alla luce i resti dell’antica chiesa battesimale paleocristiana (V-VI sec.) su cui è stata edificata.

Le meravigliose decorazioni interne sono frutto del lavoro del pittore savoiardo Girollet e del pittore Lancia, attivo nella prima metà del XX secolo. Delle decorazioni antiche sono invece rimaste un’Ultima Cena sul lato sinistro della navata centrale, datata 1559, e gli interessanti affreschi della cappella quattrocentesca in fondo alla navata sinistra.

Assolutamente rilevante è l’altare maggiore racchiuso tra le sue mura che si distingue per essere ricchissimo di fregi e dorature, risalente all’inizio del Settecento, così come è di particolare valore storico e artistico il crocifisso ligneo databile alla fine del Trecento che sovrasta imponente la navata centrale.

Morgex, tra natura e sport

Oltre alle meraviglie da visitare, Morgex è anche un’ottima destinazione per chi vuole dedicarsi alla natura incontaminata e agli sport.

Da queste parti si estende la Riserva Naturale del Marais, una zona che si caratterizza per una vegetazione tipica degli ambienti ricchi d’acqua: vi scorre un breve tratto del fiume Dora Baltea con la relativa piana alluvionale. È un vero e proprio rifugio per tutte quelle specie faunistiche e floristiche amanti dell’acqua, al giorno d’oggi molto rare, se non addirittura del tutto assenti nel resto della regione.

All’interno del territorio comunale di Morgex si trova anche il Lago d’Arpy, uno splendido bacino d’acqua di origine glaciale che vanta sfumature che vanno dall’azzurro al verde smeraldo e che, come uno specchio, riflette le maestosità del Monte Bianco. Si può raggiungere tramite un’escursione semplice e alla portata di tutti che regala aria frizzante di montagna, splendidi panorami d’alta quota e prati sconfinati.

A Morgex, inoltre, si possono praticare discese adrenaliniche sulle bianche acque della Dora Baltea grazie al rafting, l’hydrospeed, kayak e canoa. Mentre la stessa zona di Arpy, in inverno, è perfetta per dedicarsi allo sci di fondo nei suoi oltre 14 chilometri di piste e alle tante escursioni con scarponcini e racchette da neve che si possono fare.

Infine, a circa 15 chilometri da Morgex sorge Pré-Saint-Didier, un grazioso paesino rinomato per la sua acqua termale, che sgorga decisamente generosa. Le sorgenti termali si trovano a monte della confluenza del torrente Verney nella Dora Baltea e prendono vita nella grotta artificiale che si trova alla base dell’Orrido di Pré-Saint-Didier. Sono famose per le proprietà rilassanti, ricostituenti e antireumatiche.

Non da meno è la sua posizione: si adagia ai piedi del Monte Bianco, un punto che dona al centro termale un fascino unico, sia d’estate che d’inverno: durante la bella stagione il tramonto illumina la bianca cima del Monte, mentre nella fredda la neve ricopre tutto come un delicato tappeto uniforme.

Morgex è una vera perla della Valle d’Aosta, un paesino che regala meraviglie per le papille gustative, ma anche per l’anima e per gli occhi di tutti i suoi visitatori.