Romantico paese lacustre adagiato sulla sponda occidentale del Lago di Bolsena, Marta si trova in provincia di Viterbo, dal quale dista circa una ventina di chilometri. Contraddistinto dalla caratteristica quiete che pervade i borghi abbracciati dai bacini d’acqua, Marta è uno dei gioielli del territorio della Tuscia viterbese.
Ciò che attrae i visitatori a Marta non sono le sue architetture o monumenti di fama nazionale, bensì la sua tipica atmosfera di antico borgo di pescatori e la possibilità di trascorrere qualche ora di relax totale passeggiando per le sue vie ed il suo lungolago o, perché no, esplorando i dintorni del paese, ricchi verde e natura rigogliosa.
Appartenuta a importanti famiglie nobili tra cui i Bisenzio, i Di Vico, gli Orsini ed i Farnese, oggi Marta è il luogo perfetto dove rifugiarsi per sfuggire alla frenesia ed al caos delle grandi metropoli e godersi una vita che qui scorre ancora con ritmi piacevolmente lenti.
Marta: cosa vedere nel borgo viterbese
Il piccolo nucleo di Marta appare ai visitatori come un pittoresco agglomerato di abitazioni dai meravigliosi colori tenui, che specchiandosi sul lago creano un effetto sorprendente. Il borgo risulta piacevolmente accogliente in ogni periodo dell’anno, grazie al clima mite ed ai panorami sempre diversi creati dai colli che circondano il paese.
Tra le case in tufo, le botteghe artigiane, le piazzette e le piccole vie che caratterizzano Marta non è difficile restare incantati dai suoi scorci suggestivi. L’intero abitato di stampo medievale sorge attorno all’antica Rocca, voluta da Papa Urbano IV verso la fine del XIII secolo: della fortificazione restano oggi pochi resti, ma è fortunatamente sopravvissuta la celebre Torre dell’Orologio, alta 21 metri e ancora oggi tra i simboli di Marta.
Più volte rimaneggiata e restaurata nel corso dei secoli, è oggi possibile salire sulla torre per ammirare dalla sua posizione strategica uno scenario a dir poco indimenticabile: da lassù infatti lo sguardo può spaziare sull’intero Lago di Bolsena, scorgendo sia l’Isola Martana che l’Isola Bisentina, ma anche il poco distante Capodimonte e la dirimpettaia Bolsena.
Sulla piazza principale del paese, Piazza Umberto I, si affacciano sia il palazzo comunale, che il palazzo Ciotti ed il Palazzo Tarquini-Savelli. Per chi apprezza invece gli edifici religiosi sono da segnalare qui il Santuario della Madonna del Monte, situato sulla cima di un colle non lontano dal centro e particolarmente caro agli abitanti di Marta.
Tra le zone imperdibili di Marta c’è poi sicuramente il cosiddetto Borgo dei Pescatori, ossia il quartiere storicamente popolato dai pescatori che hanno tramandato l’arte della pesca di generazione in generazione: sulla sua piccola spiaggia è ancora possibile osservare le barche di rientro dalle acque del lago ed incontrare i pescatori locali all’opera, in un quadro che sembra sbucato direttamente dal passato più autentico.
Sempre muovendosi sulle sponde del lago, da Marta si può seguire il lungolago passando per lunghi ed ombreggiati viali alberati: è d’obbligo qui lasciarsi conquistare dai ritmi sereni del luogo e passeggiare lentamente respirando a pieni polmoni l’aria fresca che arriva dal Lago di Bolsena. A solleticare le narici lungo il percorso saranno anche i profumi provenienti dai molti ristoranti presenti sulle coste di Marta, nei quali è ovviamente consigliatissimo sedersi per una sosta rigenerante.
Non mancano inoltre aree attrezzate per i più piccoli, panchine dove riposare e spiaggette riparate dove stendersi al sole durante la bella stagione, dopo aver magari fatto un tuffo nelle acque del Lago di Bolsena, che è uno dei bacini lacustri italiani balneabili.
L’isola Martana, che sorge proprio al centro del lago, è inoltre legata a doppio filo a sfortunate vicende storiche a metà strada tra leggenda e realtà, che non mancheranno di affascinare gli amanti del genere. A fare da protagonista è Amalasunta, Regina dei Goti e figlia di Teodorico, che fu tenuta prigioniera dai suoi stessi familiari proprio nel castello dell’isola e poi assassinata dal cugino Teodato: si narra che ancora oggi durante le notti martane si possano udire le urla della regina provenire dall’isolotto e sono molti i pescatori che affermano di averle sentite durante le loro battute di pesca.
Marta tra enogastronomia ed eventi
L’ottima cucina e l’eccellente vino di questi territori non potranno che conquistare i buongustai. I piatti tradizionali di Marta sono ovviamente in gran parte derivati dai prodotti ittici del lago, come anguille, lucci o lavarelli, che finiscono tutti tra gli ingredienti di deliziose ricette della tradizione.
Da accompagnare ovviamente con un buon bicchiere del migliore nettare degli dei: tra le etichette da assaggiare ci sono certamente il Cannaiola DOC, in grado di accompagnare sia piatti di carne e formaggi, ma anche l’anguilla alla cacciatora, e l’EST! EST! EST!, un bianco proveniente della vicina località di Montefiascone. Da non perdere qui anche i dolci locali e l’olio extravergine DOP della Tuscia.
Tra le più famose manifestazioni che si tengono a Marta c’è sicuramente la Barabbata, una delle più importanti feste del Lazio che si svolge ogni anno il 14 maggio: è storicamente organizzata per rendere grazie alla Santissima Madonna del Monte, il cui santuario è il fulcro della celebrazione. Tra musica, sfilate e carri, tutti gli abitanti di Marta partecipano ancora oggi con sentito entusiasmo alla Barabbata e invitano i turisti in visita a fare altrettanto.
Un evento decisamente imperdibile per chi ama assaporare appieno l’autenticità dei luoghi che esplora.