Il fascino di Miglionico, tra i borghi più belli d’Italia

Tra i Borghi più Belli d'Italia vi presentiamo Miglionico, piccolo borgo lucano dalle origini antiche legato a doppio filo alla storia del suo castello

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SiViaggia

Redazione

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In provincia di Matera affascina Miglionico, piccolo borgo dalle antiche origini che si fregia dell’appartenenza al circuito dei Borghi Più Belli d’Italia.

Roccaforte longobarda, passò poi tra i possedimenti del conte normanno di Matera, Alessandro Loffredo, che diede il via alla costruzione del Castello nel 1100, un fulgido esempio di architettura fortificata pre-sveva che, ancora oggi, cattura subito lo sguardo di chi arriva in paese.

Il maniero, che svetta imponente sullo sperone della collina di Cencree a dominio delle valli dei fiumi Basento e Bradano, è l’attrattiva più spettacolare del borgo e lo lega a un evento storico cruciale, quello della Congiura dei Baroni contro Re Ferdinando I di Napoli.

Miglionico
Fonte: Ph Rimbalzino - iStock
Veduta di Miglionico

Il Castello del Malconsiglio, storia di intrighi, tradimenti e sospetti

Il maestoso castello, con torri circolari e quadrate, è delimitato da un ampio cortile liberamente visitabile dove, al centro, spicca la cisterna che riporta lo stemma nobiliare dei Revertera, i duchi della vicina Salandra, che divennero proprietati del feudo nel 1624.
A loro si deve la trasformazione della fortezza in un elegante palazzo nobiliare con un notevole loggiato che dà accesso al secondo piano.

Ma la storia del Castello di Miglionico è legata a doppio filo alla Congiura dei Baroni delle Terre del Mezzogiorno nel 1485: nella “Sala Stella” si riunirono, infatti, i baroni ribelli capeggiati dai Sanseverino e dai Del Balzo.

La triste fine dei congiurati, uccisi nel 1487 per volere del Re, è valsa al maniero il nome di “Castello del Malconsiglio”.

Oggi tra le sue stanze è possibile seguire un percorso multimediale guidato tramite installazioni e schermi per conoscere meglio la storica vicenda e raggiungere la sala dove si svolse la congiura: qui potrete sedervi tra i manichini alla tavola imbandita di fronte al Re.

L’imperdibile Polittico di Cima da Conegliano

Se meta di sicuro interesse è il Castello, da non perdere a Miglionico è anche il Polittico di Cima Da Conegliano all’interno della Chiesa Madre intitolata a Santa Maria Maggiore, in Piazza del Popolo.

Risalente alla metà del XIV secolo e ampliata nel Cinquecento con l’aggiunta delle cappelle laterali, la chiesa conserva pregevoli opere di elevato valore artistico quali, ad esempio, la seicentesca tela raffigurante la Madonna con Bambino e i SS. Bartolomeo e Martino di Pietro Antonio Ferro, la Madonna del Rosario a opera di Girolamo Todisco, la Madonna col Bambino in gloria tra i Santi Eligio e Carlo Borromeo e la Vergine Assunta a firma di Alessandro Fracanzano, e l’organo settecentesco a 312 canne del maestro Rubino da Castellaneta.

Tra tutte, però, spicca il Polittico di Giambattista Cima da Conegliano, realizzato nel 1499 a 18 pannelli in quattro ordini racchiusi in una cornice di legno con suggestivi dipinti a olio su tavola.

Da notare anche il Crocifisso ligneo del Seicento di Padre Eufemio portato in processione il 3 maggio per le vie del centro storico.

Tutta la bellezza del centro storico

Immancabile è una passeggiata lungo le strette stradine del’incantevole borgo dove lasciare vagare lo sguardo sulle facciate degli eleganti palazzi seicenteschi: Palazzo Petito, Palazzo Corleto e Palazzo Ventura-Aspriello.

Ecco poi il Convento di San Francesco, la Chiesa del Purgatorio con la torre del campanile con orologio e la cappella della Madonna delle Grazie con le pareti interne impreziosite dagli affreschi degli allievi di Giovanni Todisco.

Miglionico centro storico
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Centro storico