Arriva El Niño: inverno con neve eccezionale o caldo record?

L'anomalo riscaldamento delle acque oceaniche avrà conseguenze planetarie: eccole

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Redazione

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Il momento è arrivato: El Niño è previsto proprio quest’inverno, e per di più in versione “Strong”.
Quali saranno le conseguenze per l’Europa? Tra i meteorologi, divisi in due fazioni contrapposte, il dibattito è rovente. Da una parte gli scienziati che, sulla base delle serie storiche del Niño, prevedono un inverno gelido e con neve record in Europa, come nel 2001, 1985 e 1956; dall’altra l’Ecmwf (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) che, sulla base di modelli matematici, prevede un inverno estremamente caldo, addirittura di alcuni gradi sopra la media.

Ipotesi caldo record in Europa
L’Ecmwf non aveva previsto l’ondata di gelo in Russia che si è verificata in ottobre, come osserva il sito ilmeteo.it. Secondo l’organismo europeo, in Italia da gennaio a marzo le temperature avranno livelli anomali, sopra la media di circa 1-2 gradi, con precipitazioni nella norma al Nord, molto al di sotto della media al Centro-Sud ed eccezionalmente scarse in Sicilia, dove si prevede una riduzione del 60/80%.
Gli sciatori secondo queste previsioni non dovrebbero preoccuparsi, in quanto sulle Alpi sopra i 1000 metri è prevista neve a livelli record.

El Niño, conseguenze nel resto del mondo
Sarà il Niño più potente degli ultimi 50 anni. I suoi effetti si sono già fatti sentire con l’Uragano Patricia, il peggiore mai registrato nell’emisfero orientale, che si è scatenato sulle coste del Messico lo scorso ottobre. Piogge torrenziali con fenomeni estremi su Ecuador e Perù, forte siccità in Indonesia e in Australia, California più piovosa: ecco le conseguenze previste a livello mondiale del Niño.

El Niño provoca un anomalo riscaldamento delle acque oceaniche nell’Oceano Pacifico centrale. Questo fenomeno climatico si verifica periodicamente ogni cinque anni circa tra dicembre e gennaio e, data la sua importanza, condiziona il clima dell’intero pianeta.