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L’Ungheria dei siti Patrimonio dell’Umanità Unesco: un viaggio straordinario

In Ungheria è possibile fare un viaggio straordinario attraverso i suoi preziosi siti Patrimoni Unesco che raccontano la storia, la natura e le tradizioni di una terra più che unica

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SiViaggia

Redazione

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L’Ungheria si presenta agli occhi del visitatore come un Paese incantato, un luogo in cui l’eleganza delle architetture si plasma perfettamente alla maestria di Madre Natura. Ed è per questo che fare un viaggio attraverso i suoi siti Patrimonio dell’Umanità Unesco è un’esperienza entusiasmante, che permette anche di conoscere tradizioni secolari, paesaggi che fanno vibrare il cuore e tante attrazioni che possiedono un eccezionale valore universale per l’intera umanità.

I siti Unesco del Paese sono 8 in totale, alcuni concentrati nelle strade della sua vibrante Capitale, mentre altri sono dislocati nel cuore di questo luogo dell’Europa centrale, angoli così autentici che riescono persino a emozionare.

I siti Unesco di Budapest

Il nostro viaggio in Ungheria non poteva che iniziare dalla sua affascinante Capitale, Budapest, una città dall’atmosfera magica, sofisticata, riservata e pregna di storia e di stili.

È pressoché impossibile non innamorarsi di questa realtà, soprattutto quando si arriva al cospetto dei suoi siti Unesco.

La prima attrazione ad essere stata inclusa in questa prestigiosa lista, nell’ormai lontano 1987, è un qualcosa che riguarda il fiume da cui è lambita, il Danubio, vale a dire le sue incantevoli sponde che offrono un panorama a dir poco eccezionale.

E qui c’è davvero di tutto: i resti della città romana di Aquincum, il gotico castello di Buda, la cittadella, l’eclettico e accattivante parlamento, e molto altro ancora. In sostanza, parliamo di uno dei paesaggi urbani più straordinari del mondo e che è anche in grado di illustrare i grandi periodi della storia della Capitale ungherese.

Una menzione particolare la merita la Collina del Castello, un altopiano calcareo lungo 1 km che ospita i monumenti medievali e i musei più importanti della città.

Più recentemente, ovvero nel 2002, è divenuta patrimonio Unesco anche l’area del monumentale viale Andrássy, dimora di magnifici edifici, come il Teatro dell’Opera, e di monumenti che raccontano la lunga storia della città.

Il bellissimo (e antico) villaggio di Hollókő con i suoi pittoreschi dintorni

La frenesia della Capitale si dimentica velocemente andando verso Hollókő, un antico villaggio che ancora oggi è un esempio vivente di vita rurale prima della rivoluzione agricola del XX secolo.

Hollókő, villaggio Ungheria
Fonte: Visit Hungary
Veduta di Hollókő, Ungheria

È composto di una sola strada che si fa spazio in una vallata tranquilla circondata da maestose vette. Un luogo rimasto fermo nel tempo che ha meritato di essere inserito nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità nel 1987.

Le grotte del Parco nazionale Aggtelek

Andare alla scoperta del Parco nazionale Aggtelek è come fare un viaggio nel ventre dell’Ungheria. Il motivo è molto semplice: in un’area piuttosto ristretta si sviluppano 712 grotte – ma potrebbero essere anche di più – che sono il risultato di un tipico sistema carsico di zona temperata.

Un posto affascinante poiché vi si può studiare la storia geologica di milioni di anni. E proprio qui, ad essere Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1995, sono le grotte dell’Aggtelek e Slovak Karst. In più, da queste parti sorge la più grande grotta di stalattiti d’Europa, la grotta Baradla, che conta ben 26 km di lunghezza di cui 8 sfociano persino in Slovacchia.

Monastero benedettino millenario di Pannonhalma e l’ambiente in cui sorge

Se c’è un luogo in Ungheria dall’estrema importanza e dai profili ipnotici, quello è senza ombra di dubbio il monastero benedettino millenario di Pannonhalma, insieme all’ambiente in cui si trova.

Patrimonio Unesco dal 1996, è stato la dimora dei primi monaci benedettini, che si stabilirono qui nel 996, che hanno promosso la cultura in tutta l’Europa centrale.

Monastero benedettino millenario di Pannonhalma
Fonte: Visit Hungary
Il bellissimo monastero benedettino millenario di Pannonhalma

La struttura appare agli occhi del visitatore come un miraggio commovente: è un insieme di stili architettonici che testimoniano la sua distruzione, ricostruzione e anche restaurazione.

Una piccola chicca per gli amanti del vino: è circondata da un vigneto e una cantina con tradizioni che risalgono all’epoca romana. Inoltre, i circa 40 monaci che ci vivono producono anche diversi estratti, essenze di erbe e un’ottima birra trappista.

Il Parco nazionale di Hortobágy

Nel 1999 è stato dichiarato Patrimonio Unesco anche il paesaggio culturale della Puszta di Hortobágy.

Si tratta della più ampia area produttiva ungherese, nonché della più estesa prateria rimasta in Europa centrale. Un’area protetta straordinaria e probabilmente la culla delle meraviglie naturali più belle dell’Ungheria.

Praterie saline, pascoli, steppe, foreste alluvionali e boschetti nascondono paludi e laghi in cui dimorano antiche specie animali in via di estinzione. Inoltre, è anche il luogo perfetto per conoscere l’anima più autentica dell’Ungheria: la vita dei pastori locali.

La necropoli paleocristiana di Pécs

Visitare la necropoli paleocristiana di Pécs è come fare un salto indietro nei secoli, in tempi ormai antichissimi e in cui le tombe venivano riccamente decorate. Il cimitero appartiene alla città provinciale romana di Sopianae, oggi moderna Pécs.

Ma a colpire il visitatore è anche l’arte poiché queste tombe sono impreziosite da pitture murali di eccezionale qualità raffiguranti temi cristiani. Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2000, è composta di due sezioni: la parte sotterranea dove venivano deposti i defunti e una cappella commemorativa fuori terra.

Paesaggio storico-culturale della regione vinicola di Tokaj

Il paesaggio storico-culturale della regione vinicola di Tokaj è un must in Ungheria, soprattutto per gli amanti del vino, della buona cucina e dei paesaggi bucolici. Patrimonio Unesco dal 2002, è la culla di una lunga tradizione della produzione del vino e anche il posto più indicato per ammirare vigneti, fattorie, villaggi e piccole città.

Tokay, Unesco
Fonte: Visit Hungary
Il bucolico paesaggio storico-culturale della regione vinicola di Tokaj

A impreziosire il tutto ci sono labirinti di profonde cantine in cui scoprire qualsiasi aspetto della produzione dei famosi vini Tokaj, un capolavoro dolce per le papille gustative.

Paesaggio culturale del lago di Fertő/Neusiedl

Infine, ma certamente non per importanza e bellezza, il paesaggio culturale del lago di Fertő/Neusiedl che è Patrimonio Unesco dal 2001. Una zona da inserire assolutamente nel proprio itinerario in Ungheria perché qui si respira la storia, in quanto la presenza umana conta ben otto millenni.

Tra zone umide dove svettano canneti, vigneti e villaggi tradizionali, si possono toccare con mano le pratiche agricole tradizionali e conoscere a fondo la vivace cultura locale. Il tutto sulle sponde di un magnifico lago che questo Paese divide anche con la vicina Austria.

Insomma, il viaggio più intimo che si possa fare in Ungheria è quello alla scoperta dei suoi preziosi siti Patrimoni dell’Umanità Unesco.