Le terme più belle del Veneto

Il Veneto è una regione ricca di stabilimenti termali suggestivi, perfetti sia per rilassarsi che per curarsi: scoprili tutti

Pubblicato: 19 Ottobre 2020 18:09

SiViaggia

Redazione

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Il Veneto è la prima regione italiana per numero di stabilimenti e fonti termali d’Italia. Il territorio compreso tra il grande bacino idrico alpino del lago di Garda e la suggestiva area termale dei colli Euganei è da sempre meta di migliaia di visitatori ogni anno alla ricerca della vacanza termale perfetta. Tante le località tra cui scegliere, numerosissimi gli hotel che offrono trattamenti e storici i centri termali considerati tra i più famosi d’Europa, primi fra tutti Abano e Montegrotto Terme, comprese e oggi tutelate all’interno di un parco regionale, secondo solo a quello che comprende il distretto sviluppatosi intorno al lago di Garda e che comprende Colà di Lazise e Pescantina. Vediamo ora nel dettaglio le più belle località termali del Veneto, per essere così in grado di scegliere la vostra vacanza termale perfetta.

Abano e la vocazione termale dei colli Euganei

La cittadina di Abano Terme rappresenta ancora oggi uno dei centri termali più importanti d’Europa sia per la cura con la quale ogni anno propone i suoi servizi sia per la vasta offerta e la qualità stessa di essi. A differenza di altri celebri centri, grazie al numero elevato di fonti presenti sul territorio dei colli Euganei, tutte le strutture di Abano che propongono servizi termali sono dotate di un proprio e autonomo pozzo di captazione per la rigenerazione dei fanghi termali. In questo modo ad Abano le cure termali sono disponibili tutto l’anno e non si corre di certo il rischio di trovare le strutture al completo o spiacevolmente sovraffollate. Pare che le terme ad Abano fossero già in funzione nell’VIII secolo a.C., quando le popolazioni paleovenete veneravano Aponus, dio delle acque. I Romani in seguito cominciarono a sfruttare l’antica fonte del Montirone, oggi area termale archeologica.

A partire dall’Ottocento la cittadina di Abano si trasforma in raffinata ed elegante località termale frequentata dalla nobiltà di tutta Europa grazie a una fioritura di alberghi e residenze liberty e neoclassiche immerse nella piacevolezza dei colli Euganei. Le acque termali presenti ad Abano, ricche di minerali e con una leggerissima percentuale di radioattività, sono particolarmente adatte per curare malattie della pelle e problemi vascolari, favorendo inoltre lo scioglimento dei grassi praticando attività fisica in acqua. Oltre ai percorsi terapeutici legati all’acqua, particolarmente ampio è il ventaglio di trattamenti effettuabili grazie ai fanghi termali, compresi quelli cosmetici. Quanto ai percorsi wellness e SPA, fermo restando l’alta qualità di ogni singolo servizio, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Le terme preistoriche di Montegrotto

A brevissima distanza (5 km circa) da Abano troviamo l’abitato di Montegrotto, con le sue terme definite addirittura preistoriche, in quanto le sue sorgenti benefiche pare siano state utilizzate per la prima volta durante l’età del Ferro, andando così a confermare l’esistenza di un vero e proprio culto arcaico delle acque diffuso nell’area intorno ai colli Euganei. Il toponimo stesso di Montegrotto sembra derivare direttamente dal latino mons Aegrotorum, cioè Monte degli Ammalati, a perenne ricordo delle migliaia, forse milioni, di pellegrini e di malati che nel corso dei secoli venivano a curarsi alle sue sorgenti. Le acque termali qui presenti, nel loro lungo tragitto scavato al di sotto dei monti Lessini fino ai colli Euganei, raggiungono una profondità di quasi 3000 m., arricchendosi così di minerali e di sali e raggiungendo alla fonte una temperatura di ben 87°C.

Per questo sono estremamente efficaci per curare tutte le affezioni dell’apparato respiratorio, possedendo inoltre capacità anti-infiammatorie trasmesse di conseguenza anche ai fanghi termali, anche qui protagonisti come ad Abano di numerosi trattamenti. Fangoterapia, dunque, ma anche idrokinesiterapia, balneoterapia e talassoterapia. I moderni percorsi SPA offerti dalle numerose strutture presenti in zona non sono di certo da meno e permettono di rilassarsi completamente e al tempo stesso godere appieno delle capacità curative insite in queste antichissime fonti termali.

Le altre terme Euganee: Galzignano e Battaglia Terme

A circa 15 km dalle località di Abano e Montegrotto, compresa all’interno del vasto bacino idrotermale dei colli Euganei, si trova invece Galzignano Terme le cui sorgenti, note anch’esse già in epoca pre-romana, possiedono capacità rilassanti e calmanti, quasi sedative, diventando così particolarmente efficaci per alleviare patologie reumatiche, nervose e cutanee. Anche a Galzignano fanghi, piscine termali e moderni centri benessere con percorsi SPA in grado di sfruttare le capacità curative di queste acque di certo non mancano. Ad appena 5 km da Galzignano troviamo infine Battaglia Terme, la cui antica vocazione salus per acquam è testimoniata dal suggestivo complesso termale di monte Sant’Elena compreso all’interno del lussureggiante parco di villa Selvatico-Capodilista.

Riparata da una grotta i visitatori possono scoprire una scenografica fonte corredata di quattro laghetti, frequentati già dai Romani, dove anche qui l’acqua sgorga a circa 87°C. Non è dunque un caso se alcuni dei trattamenti più noti di Battaglia Terme, contro affezioni vascolari, respiratorie, reumatiche e cutanee (compresa la sordità rinogena), sono quello antroterapico e fangobalneoterapico. Lo stabilimento termale di Battaglia Terme, accanto ai benefici termali, offrono però anche tanto relax, grazie alle vasche idromassaggio e le piscine termali.

Bibione Thermae: una vacanza termale al mare

Unico stabilimento termale sito in provincia di Venezia (100 km circa), le terme della località balneare di Bibione, compresa nel comune di San Michele al Tagliamento al confine con il Friuli, sono tra le più frequentate d’Italia grazie alla loro straordinaria vicinanza al mare Adriatico e alle belle spiagge sabbiose della cittadina. Su questa isoletta tra le tante semi-collegate alla terraferma che compongono il suggestivo mosaico lagunare di Venezia, le fonti termali del moderno stabilimento di Bibione Thermae sgorgano a una temperatura di 52°C e sono ideali per curare disturbi neurologici, ortopedici, vascolari e respiratori.

Le terme di Bibione danno la possibilità di unire a una classica vacanza al mare tutto il piacere del relax termale, grazie a una struttura articolata su ben 4 livelli di totale benessere: piscine, area SPA e wellness, area trattamenti e area diagnostica. La meraviglia e il relax proseguono all’interno del parco termale che circonda infine lo stabilimento, comprensivo di una piscina esterna collegata a quella interna e dotata di geyser, cascate, idromassaggi e persoci idroterapici.

Le antiche terme di Giunone a Caldiero

Situate a circa 20 km dalla città di Verona nella cittadina di Caldiero, le terme di Giunone sono universalmente note per essere le “acque della Bellezza” e sfruttate sin dai tempi dei Romani. Durante il Medioevo, causa la posizione sfavorevole della Chiesa nei confronti dei bagni termali, le acque termali vengono utilizzate dalla popolazione per macerare il lino. Da questa pratica, il nome della fonte: Masera. Le terme di Giunone ritornano al loro antico splendore intorno alla seconda metà del Quattrocento, con il divieto di utilizzare le acque termali per la lavorazione del lino e con il restauro dell’antica vasca della Brentella, ancora oggi simbolo delle terme di Caldiero.

L’antica sorgente Masera, oggi detta Brentella, alimenta le terme di Caldiero con le sue acque ricche di minerali alla temperatura di circa 26°C e perfettamente inodori, incolori e limpide. Esse posseggono svariate proprietà benefiche soprattutto in caso di problemi legati al fegato, all’intestino e allo stomaco. Anche a Caldiero i trattamenti più richiesti sono senza dubbio quelli idroponici, balneoterapici e inalatori. Dal 1993 le acque termali di Caldiero sono anche imbottigliate e commercializzate con il marchio acqua Giunone, tra le migliori in Italia per la nutrizione dei lattanti. Il parco termale comprende, tra altri servizi, 7 piscine termali, di cui 2 di epoca medievale e 5 moderne.

Acquardens: le terme di Verona

Situate in località Pescantina nel cuore della Valpolicella, uno dei territori vitivinicoli più famosi d’Italia e del mondo, il grandioso parco termale di Verona (20 km circa) comprende oltre 5000 mq di piscine termali e rappresenta uno dei centri d’eccellenza italiani per l’idrokinesiterapia e ideale per il recupero di traumi scheletrici e muscolari dovuti all’attività atletico-sportiva. Il complesso termale sfrutta le acque dell’antica fonte di Acquardens, che sgorgano alla temperatura di circa 45°C e sono note per le brillanti proprietà anti-infiammatorie, anti-edemigene e anti-settiche, nonché per l’elevata capacità di stimolare l’intero sistema immunitario. I percorsi più richiesti sono di certo quelli balneoterapici ma anche antroterapici, grazie alla presenza di due grotte termali con acqua a 39°C che in realtà non sono altro che le vasche di raccolta diretta della fonte termale. Il percorso SPA propone inoltre vasche per cromo e musico-terapia, percorso Kneipp, terme romane e saune.

Villa dei Cedri: le terme di Colà di Lazise

Sulle placide sponde del lago di Garda, a circa 25 km da Verona, l’incantevole scenario di alberi secolari ed edifici centenari di villa dei Cedri ospita da poco più di 30 anni un moderno parco termale di grande fascino. Le sorgenti termali sfruttate all’interno dello stabilimento termale di Colà di Lazise sono state scoperte soltanto nel 1989 a circa 160 metri di profondità durante alcuni lavori di manutenzione al parco della tenuta. Si è così pensato di sostituire le acque dei due preesistenti laghetti ornamentali con queste acque termali, trasformando così il monumentale parco di villa dei Cedri in un complesso termale.

Ricche di minerali e con una temperatura alla fonte di 37°C le acque termali di Colà di Lazise sono particolarmente adatte per contrastare affezioni reumatiche, ortopediche e cutanee, ma sono famose anche per agevolare recuperi post-traumatici nonché il decorso di malattia cardio-vascolari, degenerative dell’apparato osseo-muscolare, della pelle e per la prevenzione dell’arterio-sclerosi, data la notevole quantità di silice contenuta in essa. L’enorme parco termale, immerso nel verde, è davvero un angolo di pace, il quale racchiude la villa dei Cedri e le sue due sorgenti sotterranee, il laghetto grande e quello piccolo.

“Passare le acque” a Recoaro Terme

Ai piedi delle scenografiche e suggestive piccole Dolomiti vicentine, posta sul fondo di una valle detta Conca di Smeraldo al confine con il Trentino, la cittadina di Recoaro diventa famosa verso la fine del Seicento grazie alla popolarità delle sue acque minerali che sin da subito attraggono nobili, letterati e personaggi illustri provenienti da tutta Europa, tra cui Radetzky, Lamarmora, la regina Margherita di Savoia, Verdi e Nietzsche. A Recoaro sgorgano ben 5 sorgenti termali: Lora, imbottigliata e commercializzata con lo storico marchio omonimo, e le altre 4 (Lelia, Amara, Lorgna e Nuova), particolarmente adatte per curare patologie legate all’apparato digerente e al fegato, per la riabilitazione post-operatoria, nonché per combattere anemia e problemi muscolari. Le cure idroponiche, che sfruttano cioè il potenziale curativo e depurativo delle acque termali somministrate sotto forma di bevanda, per le quali Recoaro Terme è famosa in tutta Europa la rendono ancora oggi un centro di assoluta eccellenza – usando un tradizionale modo di dire – per “passare le acque”, al pari di Montecatini, Salsomaggiore e Chianciano Terme.

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