Silicon Valley, boom di turisti per il paradiso high-tech

I luoghi dove vivono e lavorano i big di Internet sono meta di pellegrinaggio per i turisti

La Silicon Valley, paradiso della new economy e centro del mondo high-tech, da anni è meta di pellegrinaggio per giovani programmatori e fondatori di start-up innovative under 30, molti dei quali a San José, Cupertino, Palo Alto, Los Altos, Mountain View, Menlo Park, Stanford e dintorni fanno fortuna a suon di miliardi.

Oggi anche molti turisti hanno scelto l’Eldorado intorno alla Baia di San Francisco come meta dei loro viaggi, attratti e incuriositi non tanto dal panorama quanto dai luoghi dove lavorano i big di Internet, ormai pervasi da un aura di mito e fama quanto i divi di Hollywood. Anche le loro sedi, visitabili con un tour di un giorno, non sono da meno e appaiono all’altezza delle aspettative, quanto a innovazione e creatività.

Il campus Apple di Cupertino, ad esempio, è una sorta di navicella spaziale di design tutta in legno. Costato 5 milioni di dollari, funziona a energia rinnovabile.
Ci sono poi i luoghi dove nacque il computer “Hewlett-Packard”, alle origini della Silicon Valley, e Googleplex, Mountain View, il quartier generale di Google, arredato con lampade colorate, palloni di gomma e divani rossi e con al suo interno ambulatori medici, bar e sauna per i dipendenti.
La sede di Facebook a Menlo Park è stata progettata nientemeno che dall’archistar Frank Gehry. Immancabile per i turisti il selfie davanti all’enorme cartello con il pollice che fa segno di “Like”.