Panarea, perla italiana e una delle più belle del Mediterraneo

Tra piscine naturali e acque che ribollono, è l'isola più antica dell'arcipelago

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Redazione

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E’ la più piccola e la meno elevata delle Isole Eolie e, con gli isolotti di Basiluzzo, Spinazzola, Lisca Bianca, Dattilo, Bottaro, Lisca Nera e gli scogli dei Panarelli e delle Formiche, forma un piccolo arcipelago fra l’isola di Lipari e quella di Stromboli. Ed è una delle isole più belle di tutto il Mar Mediterraneo. Il posto è uno dei più esclusivi in Italia: luoghi dai colori bellissimi e dalle acque sempre cristalline, per una clientela che sa scegliere (e spendere) con gusto.

Una scelta, infatti, non dovuta soltanto a mere logiche commerciali, bensì a valutazioni estetiche e a storie che la rendono una delle isole più belle della zona. Innanzitutto dal punto di vista geologico: questa è la più antica isola delle Eolie. Panarea fu abitata già in epoca preistorica, come ben testimonia il villaggio dell’XIV secolo a.C. sul promontorio del milazzese.

Per scoprire tutto il meglio dell’isola occorre concedersi una circumnavigazione, alla scoperta delle coste rocciose, delle colonne di roccia e dei ventagli di lava solidificata. La Baia di Cala Junco è una delle tappe più importanti per chi desideri scoprire l’isola nella sua interezza: si tratta di una bellissima piscina naturale, uno dei posti più belli dell’isola, dall’acqua trasparente e con colori dalle molteplici sfumature che vanno dal verde al turchese.

Sugli isolotti di Panarea è doveroso ricordare Spinazzola e Basiluzzo, dove si possono ammirare antiche vestigia romane. Gli isolotti di Lisca Bianca, Bottaro, Lisca Nera e Dattilo presentano invece una curiosa forma piramidale. L’isolotto di Lisca Bianca racchiude nel suo cuore la Grotta degli Innamorati, la cui leggenda narra che un bacio al suo interno sigilli l’unione per sempre. Qui vicino anche una zona dove l’acqua ancora ribolle, al centro del vulcano originario evidentemente non del tutto inattivo.

Oggi la popolazione si aggira intorno ai 200 abitanti stabili in inverno, ma nei mesi estivi si possono facilmente raggiungere i 2000. La principale fonte di reddito per gli isolani è ovviamente il turismo, esploso alla fine degli Anni Settanta, ma iniziato alla fine degli Anni Cinquanta, per tutti coloro che cercavano un’oasi di vita più semplice e a contatto con la natura. Qui sono stati girati i film “Stromboli terra di Dio” di Rossellini, “L’avventura” di Antonioni e “Panarea” di Pipolo.