Indonesia: viaggio lungo la linea dei vulcani

Spostandosi facilmente tra le isole meridionali del ring of fire

Foto di Francesca Di Pietro

Francesca Di Pietro

Travel Psychologist & Blogger

Travel Pyschologist & Coach, 80 paesi visitati, ama i viaggi lenti, la natura, i cani ed insegna yoga. Crede che i viaggi ci trasformino in persone migliori.

L’Indonesia è uno dei paesi più grandi, popolati e diversi tra loro, conoscerlo tutto è quasi un’utopia, anche se in effetti io conosco amici che hanno girato praticamente ogni isola. È un contrasto continuo, basti pensare alla modernità di Jakarta vs gli indios di Papua, al grande fervore islamico di Sumatra vs i tempi Bali-Indu di Bali. Tanti contrasti così come tantissimo fascino.

Ci sono zone dell’Indonesia in cui è ancora molto difficile viaggiare, infinite ore di nave, per poi spostarsi via terra con piccoli bus affollati, ma ce ne sono altre in cui il turismo è diventato un business talmente strutturato che troveremo tantissimi comfort a prezzi molto contenuti; in questo articolo mi soffermerò su questi ultimi. Parleremo di un viaggio itinerante tra Java, Bali, Lombok e Flores, ovviamente sono insole grandissime delle quali si potrebbe parlare per ore, io mi limiterò a darvi degli highlight e delle indicazioni di massima.

Itinerario “facile” di viaggio in Indonesia: isole meridionali

Giava:

il nostro viaggio indonesiano parte a Giava una delle isole più grandi e densamente popolate, la maggior parte dei voli arriva a Jakarta, la capitale è una città molto caotica, ci sono sicuramente locali pazzeschi, se avete amici che vivono lì vi suggerisco di restare qualche giorno altrimenti no perché da soli è alquanto difficile capire cosa valga la pena fare. Spostiamoci o con un treno notturno o con un volo a Yodjakarta l’antica capitale. È una città che amo moltissimo, la sua parte monumentale con l’antico palazzo reale è stupefacente, ma anche i mercati e l’aria che si respira. Tra le cose alquanto curiose che troverete c’è anche un mercato degli animali, dove si vendono ogni tipo di animale o quasi, si vendono come animali da appartamento, quindi non è cruento anche se non ho amato vedere gli animali in gabbia.

Vi suggerisco di visitare in giornata i templi vicino; solitamente si parte molto presto per visitarlo all’alba, non solo per la luce ma anche per il caldo, Borobdur è il tempio buddista più importante dell’Indonesia, 10 terrazze di stupa per arrivare al Buddha, magnifico. Sempre nella stessa giornata visiterete Parambanam, tempio induista dedicato alle 3 divinità Brahma, Vishnu e Shiva.

Sempre da Jogia potete organizzare, vi consiglio con un’agenzia locale, le visite al Vulcano Bromo e al vulcano Ijen. Saranno due giorni stancanti ma ne vale la pena. Il primo giorno la partenza è a notte fonda, si arriva sul Vulcano Bromo in  modo da essere sulla cima del cratere all’alba. Il cammino è duro, non si vede molto, fa freddo ma la vista tinta di rosa è uno degli spettacoli più belli del mondo. Il giorno dopo potete scegliere se partire la sera e arrivare a Ijen la notte per vedere quelli che vengono comunemente chiamati “fuochi blu” ossia delle esalazioni di gas che di notte danno un effetto visivo blu, oppure partire più tardi per salire il vulcano all’alba. Anche questa salita è piuttosto difficile, secondo me è importante che oltre ad un aspetto paesaggistico si possano incontrare i lavoratori che straggono lo zolfo in condizioni disumane, respirando esalazioni tossiche e trasportando sulle spalle quasi 30kg di zolfo. Viaggiare significa anche entrare in contatto con le ingiustizie e le voragini di questo tempo. Al ritorno da Ijen io vi consiglio di spingervi con un bus o un trasporto privato fino alla costa est dei Giava e prendere una barca per Bali.

Bali:

Bali è l’isola comunemente più amata dall’Indonesia, sicuramente perché è la più facile da visitare e al tempo stesso è unica, ha una religione professata solo lì., tradizioni millenarie, si vive ancora in un modo molto a contatto con la natura e come tutta l’Indonesia ha una natura pazzesca.

Premetto che vado a Bali da quando ho 20 anni e ci sono andata per tanti anni consecutivi restando in media 3 mesi, conosco bene l’Isola e so che molte persone cercano quello che non avranno mai. A parer mio Mangia Prega Ama ha molto rovinato l’esperienza balinese, tutti si aspettano di venire una settimana incontrare un santone che illumina la loro vita e poi scontrarsi in bicicletta (mezzo che non usa nessuno nella realtà) con l’amore della propria vita. Vi do un’anticipazione, non sarà così la vostra settimana, ma se invece sceglierete di restare più tempo, magari mesi, allora si potrebbe essere un’ipotesi. Bali è un’isola che si deve vivere, se si sta poco non si capisce molto, solitamente si fanno scelte sbagliate e vedo spesso gente che torna a casa lamentandosi. Un po’ di consigli generici: il mare bello esiste solo a sud, ma tenete conto le maree sono molto visibili. L’isola è piuttosto caotica, si gira solo in motorino, altri mezzi vi faranno avete un’esperienza decisamente sbagliata. Il centro di Ubud è cambiato molto negli ultimi anni, è molto caotico vi suggerisco di dormire nelle zone limitrofe tra le risaie. Il mio consiglio principale è di spostarvi, di dormire in più posti altrimenti passerete intere giornate nel traffico. Canggu è la zona più hipster piena di coworking, locali di tendenza e surfisti, la zona centrale, quella vicino ad Ubud è quella più spirituale, mentre il Sud, ossia vicino Uluwatu, è la parte con le spiagge più belle e gente che surfa seriamente. Io amo molto le cascate, quindi vi suggerirei dei giri per Gianyar e la parte nord dell’Isola.

Se cercate isole con mare splendido e facile allora Nusa Penida e Nusa Lembongan.

Lombok:

Questa è l’isola che troviamo immediatamente ad est di Bali e nel mezzo ci sono le 3 isole più desiderate dagli europei in Indonesia le Isole Gili, sono molto vicine ma hanno una vibe molto diversa. Sono dei posti molto famosi per lo snorkeling e per chi vuole iniziare a fare immersioni, perché il mare è generalemtne calmo, buona visibilità e i fondali sono bellissimi.

Gili Travangan è la più grande, la prima ad essere stata meta di turismo, è molto festaola, ideale per chi è alla ricerca di una vita sociale spinta, per i miei gusti è troppo caotica.

Gili Air, è solitamente quella scelta dai divers, le persone vanno lì per imparare ad immergersi, ci sono molte feste “segrete” diciamo quelle che si vengono a conoscere solo con il passaparola, è molto rilassata, tramonti mozzafiato.

Gili Meno, è quella più dedicata alle coppie ha sviluppato un turismo che porta a valorizzare più il nucleo con cui si è partito che l’incontro con l’altro, non adatta se viaggiate da soli.

L’isola di Lombok è molto diversa da Bali è mussulmana, le città sono molto trafficate, alterna zone molto popolate a zone quasi desertiche. Per anni Sengiggi è stata la spiaggia più scelta dal turismo, io non la amo moltissimo, per me è troppo costruita, se volete viviere una bella esperienza con un mare da sogno andate Kuta, è una meta molto amata dai surfisti ma ci sono anche tantissime spiaggie dove poter nuotare. Mare spettacolare, molto selvaggia, mucche che attraversano la spiaggia, un posto essenziale e meraviglioso.

Se siete alla ricerca di altre isolette vergini e con un turismo di nicchia vi consiglio Gili Asahan e Gili Gede, un ottimo posto per staccade da tutto.

Se amate i vulcani una volta arrivati a Lombok non potete perdervi l’ascesa al vulcano Rinjani, 3726 metri, non facile, ci vogliono circa 3 giorni di cammino, in quota fa un freddo tremendo quindi partite molto attrezzati. Il mio consiglio è di fare molta riceca sull’agenzia che scegliete, molte maltrattano i loro dipendenti non gli danno sufficiente cibo e non danno loro l’attrezzatura per salire a quelle quote, è importante fare turismo con chi rispetta i suoi dipendenti e mi raccomando non fate il trekking durante il ramandan perchè i porters non mangiano.

Procedendo verso est incontriamo Sumabwa, un’isola enorme, molto poco popolata, amatissima dai surfisti, io l’ho vista solo via mare in crociera quindi non so darvi molti consigli.

Parco Nazionale di Komodo

Arriviamo in una delle zone più belle del mondo, con una natura spettacolare. Il Parco Nazionale di Komodo comprende diverse isole, è possibile raggiungerlo con una crociera di più giorni da Bali o Lombok o con un volo fino a Labuan Bajo. Se amate fare immersioni questo è il vostro paradiso, vi suggerisco di scegliere una crociera diving partendo da Labuan Bajo altimenti fare escursioni in giornata ma a parer mio è solo molto stancante. Oltre ai fondali meravigliosi, mante, coralli coloratissimi, squali, vedrete anche i draghi di Komodo o sull’omonima isola o su quella di Rinca; un’esperienza unica.

Flores:

Labuan Bajo si trova nell’isola di Flores, un’isola meravigliosa con una varietà infinita non solo da un punto di vista naturalistico, ma anche antropologico. Io ho girato la sua parte occidentale, non è molto facile spostarsi, prendevo dei minivan pubblici per le destinazioni principali e affittavo motorini in ogni luogo per visitare i villaggi. Non perdete il villaggio di Bena, un esempio tangibile di scincretismo indonesiano. Il villaggio ha un’architettura particolarissima, enorni case di legno intagliato, in ogni casa vive un clan diverso. Io ho avuto la fortuna di capitare durante una comunione e sono stata invitata ad un banchetto locale con tanto di alcolicissimo vino di riso. La zona dei villaggi Ngada vi può regalare ogni giorno una sopresa io l’ho girata in autonomia in motorino. Restando nella zona ovest oltre alla parte etnologica vi suggerisco di arrivare ad Ende per esplorare il Parco Nazionale del Kelimutu dove è possibile vedere nello stesso punto tre crateri di 3 colori diversi. Uno spettacolo della natura.

Ogni isola dell’Indonesia è un’esperienza a se stante per questo è un paese che non mi stancherò mai di visitare, spero di avervi incuriosito a guardare verso est.