Febbre dell’oro: la mappa delle riserve in Italia. Ecco dove trovarle

Il boom del metallo giallo scatena i cercatori d'oro in Italia

Anche in Italia è febbre dell’oro. Il boom del metallo giallo ottiene l’effetto di scatenare i cercatori d’oro.

Il filone dei cacciatori di pepite, dai tempi del Far West, non si è mai estinto. E in Italia la passione per scovare le preziose pagliuzze nel greto dei torrenti raccoglie un crescente numero di proseliti. Gli appassionati sarebbero infatti circa 500, che armati di setaccio, batea (la padella da immergere nell’acqua) e canaletta (o scaletta, l’attrezzo di legno scanalato lungo 80 – 90 centimetri che si usa per passare il materiale), si ritrovano per trascorrere una giornata all’aperto, inseguendo un sogno che evoca imprese e personaggi appartenenti all’immaginario collettivo (da Paperon de’ Paperoni a Charlie Chaplin, da Jack London a Felice Pedroni, meglio conosciuto come Felix Pedro).

Un hobby
E’ solo un hobby, tengono a precisare i novelli cercatori, anche perché il vantaggio economico che può derivare dai ritrovamenti per il momento si è rivelato secondario. L’Associazione Biellese dei Cercatori d’oro (che rappresenta il più importante centro per i cercatori del Nord Italia) fa sapere che “dopo otto ore di duro lavoro, quello che ci si porta a casa è la schiena rotta, circa un grammo d’oro, pari a circa 38 euro di valore e una bella avventura da raccontare ai colleghi”.

La mappa dell’oro in Italia
Le zone dove maggiormente viene praticata questa attività sono nel Nord Italia, ai piedi delle valli dell’arco alpino, principalmente lungo il versante occidentale fino all’Appennino Ligure. Qui i geologi collocano i giacimenti primari, dove ancora oggi è possibile trovare tracce di oro nativo. Trasportato nelle pianure piemontesi e lombarde in epoca glaciale, è possibile individuare tracce di oro di origine alluvionale, che si presenta sotto forma di scaglie sottili, nei fiumi e nei terreni circostanti. I cercatori più accaniti setacciano le acque dei corsi d’acqua del Biellese e l’Orba, nella Riserva naturale speciale della Bessa, dove si è appena concluso il 32° Campionato mondiale dei Cercatori d’oro, nel fiume Elvo, nei dintorni di Borriana, e nel Ticino. Sono queste le schegge che i numerosi amatori sperano di intrappolare nei propri setacci.