Befana: le origini, le bizzarre figure e le folcloristiche tradizioni nel mondo

Viene di notte con le scarpe tutte rotte per riempire di doni i bambini. Ma quali sono le origini di questa figura?

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Redazione

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Per noi è, e sempre sarà, una dolce vecchietta che viene di notte per riempire di dolci le calze dei bambini e di tutti quegli adulti che non vogliono rinunciare a questa tradizione legata all’infanzia. Ma chi è davvero la Befana? Di lei, sappiamo che agisce di notte e che vaga con scarpe tutte rotte, sappiamo anche che è celebrata il 6 gennaio, data che segna la fine di tutte le feste legate al periodo natalizio.

E poi? Nella tradizione cristiana, il giorno in cui si celebra la Befana, si ricorda l’adorazione dei Magi che, venuti da molto lontano, arrivarono fino a Betlemme per dare il benvenuto al Bambino Gesù portando per lui preziosi doni. La storia vuole che i Magi, durante il loro tragitto, incontrarono un’anziana signora alla quale chiesero informazioni per raggiungere la mangiatoia dove nacque Gesù. Dopo quell’incontro, la vecchietta decise di voler raggiungere anche lei Betlemme per dare il benvenuto al figlio di Dio con un cesto pieno di dolci.

Si mise in cammino e bussò a ogni porta di qualsiasi abitazione lungo la strada per cercarlo, regalando caramelle e dolci a tutti i bambini che incontrava. Da quel momento, si dice, i più piccoli presero l’abitudine di lasciare calze e scarpe fuori l’uscio della parte in attesa che la signora passasse a portare i suoi doni.

In realtà, però, la figura della Befana affonda le sue origini in un periodo antecedente alla nascita dell’Epifania, dalla quale poi ha preso il nome. Prima di fondersi con elementi folcloristici e cristiani, infatti, quella che noi conosciamo come Befana, per le popolazioni celtiche era la Regina del freddo, una figura mitologica nota anche con il nome di Beira.

Per le antiche tradizioni pagane, la Befana, altro non era che la personificazione di Madre Natura. Il suo aspetto, invecchiato, avvizzito e malandato, simboleggiava la fine del nuovo anno, nonché di un ciclo di vita, dal quale poi ella stessa, così come la natura, sarebbe rinata con le sembianze di una giovane fanciulla.

I retaggi culturali di queste credenze sono ancora oggi, ben visibili, nelle feste e nelle celebrazioni di tutto il mondo che cadono proprio il 6 gennaio.

Oltre che in Italia, il culto della Befana si è diffuso nel tempo in varie parti del mondo, con varianti e personalizzazioni: dalla Persia alla Normandia, dalla Russia all’Africa del Nord, ma sempre è una figura buona e generosa. Secondo il calendario ortodosso in Russia, nel quale il 6 gennaio è il giorno in cui si celebra il Natale, la Befana, conosciuta come Babushka, arriva insieme a Padre Gelo per distribuire doni e regali ai bambini.