La sera di domenica 20 aprile, giorno di Pasqua del 2025, è stato annunciato che Militello in Val di Catania è stato eletto Borgo dei Borghi, vincendo così il concorso annuale tra le piccole cittadine italiane che si sfidano per aggiudicarsi il titolo di borgo più bello della penisola.
Nella nota che l’associazione organizzatrice I borghi più belli d’Italia ha diramato dopo l’annuncio si citano le bellezze barocche di questo angolo di Sicilia, un pezzo di entroterra dal quale si può godere di una vista panoramica verso il mare da un lato e verso l’Etna dall’altro.
Tradizioni religiose, feste popolari, arte e cultura hanno incoronato Militello, ma c’è di più. Vicino al borgo si trova infatti anche un angolo di natura speciale, citato anch’esso nel comunicato come una delle attrazione chiave del territorio: le Cascate dell’Oxena.

Il torrente Oxena è un piccolo corso d’acqua che scende dai monti Iblei e va ad alimentare prima il torrente Trigona e poi il fiume San Leonardo, uno dei più rilevanti del catanese. Scorrendo in un’area di rocce basaltiche qualche chilometro a sud rispetto a Militello in Val di Catania, genera una breve serie di salti e una grande cascata in un territorio aspro e selvaggio, dal grande impatto scenografico.
Rispetto a tanti altri luoghi d’acqua dolce dell’entroterra della Sicilia, inoltre, le Cascate dell’Oxena hanno il merito di mantenere anche in piena estate una buona portata. Per questo sono uno dei luoghi migliori per scoprire uno dei lati meno conosciuti dell’isola, quello delle bellezze naturali e paesaggistiche collegate all’entroterra invece che al mare, per di più avendo a che fare con l’acqua dolce.
Una gita alle Cascate dell’Oxena è l’ideale per passare una giornata o parte di essa in mezzo alla natura, con il vantaggio di avere un borgo splendido come Militello in Val di Catania nei pressi, e perfetto per organizzare un picnic, magari godendosi anche un tuffo rinfrescante nelle basse e fresche acque del torrente nel periodo più caldo dell’anno.
Indice
Come arrivare alle Cascate dell’Oxena
Le Cascate dell’Oxena si trovano a circa cinque chilometri da Militello in Val di Catania, in direzione sud est. Si possono raggiungere con un paio di percorsi escursionistici a piedi direttamente dal paese, pedalando in bicicletta (o, meglio, con una mountain bike per affrontare i tanti percorsi fuori strada) o avvicinandosi con l’automobile e affrontando a piedi solo l’ultimo tratto di sentiero che scende in pochi minuti sulle rive del torrente.

In quest’ultimo caso si dovrà uscire da Militello dirigendosi verso la vicina Francofonte. Dopo circa quattro chilometri in cui la strada attraversa l’assolato altopiano ibleo, con lo sguardo che si perde su una campagna fatta di morbide colline coperte da una vegetazione bassa, dove dominano il fico d’India e l’oleandro, si raggiunge un bivio con una indicazione stradale per il torrente Oxena.
In corrispondenza della cartellonistica si trova un’ampia area parcheggio, dove è consigliabile fermarsi e proseguire a piedi per non percorrere l’ultimo tratto di strada, dove la carreggiata è stretta, l’asfalto in condizioni precarie e non c’è molto posto per lasciare l’auto.
Le Cascate dell’Oxena si raggiungono da qui in circa 15 minuti a piedi. Si percorre Contrada Bognanni fino al termine della strada, da dove si può godere di una prima vista dall’alto dell’alveo del torrente e della cascata, quindi si imbocca sulla sinistra un sentiero che scende con larghi tornanti. Il contesto si fa più verde in prossimità del torrente, con qualche albero e verdi aree di prato dove non è raro incontrare del bestiame al pascolo.
Il tratto finale del sentiero fiancheggia l’ansa del torrente, dove si trovano anche dei tavoli in legno per il picnic, fino ad arrivare ad un guado obbligato, dove bisogna saltellare da una pietra all’altra per attraversare il corso d’acqua. Qui si trovano le prime due cascatelle, impetuose ma basse. L’acqua crea una piccola piscina naturale scavata nella roccia basaltica, che emerge nera dal terreno attorno al torrente, ed è forse il luogo migliore per chi ha voglia di immergersi. Poco più a valle c’è il salto più grande, il cui rombo riempie l’aria.

Per arrivare ai piedi della cascata si deve attraversare un piccolo cancelletto di legno e fil di ferro che chiude un recinto per il bestiame. Quindi si segue la traccia che scende, in maniera impervia, lungo la parete rocciosa e fra le piante di fichi d’India fino al greto del torrente. Gli ultimi passi sono i più affascinanti: una piccola barriera di vegetazione ostruisce la vista della cascata, bisogna passare sotto le fronde e farsi strada fino a quando non si arriva finalmente ad una piccola spiaggetta di sassolini bianchi al cospetto del salto, decorato tutt’attorno dalla vegetazione ripariale aggrappata alle forme cubiste delle rocce.
Il contesto naturale delle Cascate dell’Oxena
La cascata principale delle Cascate dell’Oxena è incastonata in un contesto naturale tipico di questa porzione del territorio siciliano. Tutt’attorno al salto, infatti, si può ammirare la peculiare conformazione rocciosa delle rocce basaltiche: quella pietra nera che affiora e assume le classiche forme simili alle canne di un organo è la testimonianza dell’antichissima attività vulcanica della zona.

Tutta l’area dei monti Iblei, e in particolare l’estremità settentrionale afferente alla provincia di Catania dove si trovano le Cascate e dove si trova Militello in Val di Catania, era infatti originariamente un grande vulcano sottomarino, più antico dell’Etna, la cui attività è ormai totalmente estinta. Vi rimangono però testimonianze come quella delle rocce scure tra le quali scorre il torrente Oxena.
Peraltro le rocce basaltiche favoriscono l’affiorare dell’acqua dolce, ed è per questo motivo che l’altopiano ibleo è ricco di luoghi da esplorare per tutti gli amanti del wild swimming in fiumi e torrente e per tutti gli appassionati delle attività acquatiche.
La maggiore umidità nella zona delle sponde dell’Oxena consente qui il prosperare di una flora particolarmente scenografica, che passa da piante capaci di resistere al grande calore come il fico d’India e l’oleandro, con i suoi tipici fiori rosa, ad altre specie come carrubi e tamerici. Frondosi e bassi ulivi punteggiano la campagna attorno al torrente, in un ambiente naturale davvero unico.