Marocco con i bambini: tre itinerari per tutta la famiglia

Il Marocco è un'ottima destinazione per un viaggio con bambini: vicino, comodo e con servizi al pari di quelli europei

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Alfonsa Sabatino

Giornalista specializzata in Travel & Lifestyle

Sogna fin da bambina di "viaggiare per lavoro", cercando di unire al viaggio la sua passione per la scrittura e la fotografia.

Pubblicato: 6 Marzo 2025 08:57

Il Marocco è una destinazione relativamente comoda e facile per un viaggio in famiglia. Vicino e facilmente raggiungibile anche con volo diretto dall’Italia, il Marocco può essere un’ottima meta anche per chi non ha troppo tempo o un budget limitato a disposizione; o per chi vuole tentare per la prima volta un’avventura con i bambini in un Paese extra europeo. Ecco tre itinerari di massima per scoprire il Marocco con i bambini.

Itinerario 1: Il Nord del Marocco 

Il Nord del Marocco è ancora sottovalutato tra i turisti italiani, che preferiscono volare a Marrakech per visitare il Sud; eppure può essere un’ottima prima esperienza alla scoperta del Paese.

Tangeri, tra Africa e Europa

Il viaggio inizia a Tangeri, aeroporto di arrivo e città portuale che unisce influenze europee e marocchine. Recentemente riqualificata in diverse sue zone, Tangeri è una città che si visita facilmente e senza particolari stress. La prima cosa da fare è perdersi tra i vicoli stretti della Medina e dei suoi mercati, per poi camminare lungo le mura che si aprono in punti panoramici sul mare. La passeggiata lungo l’immensa spiaggia e la Marina sono appena state rifatte e sono uno sfogo perfetto per una pausa con i bambini dopo le visite. A differenza di quanto si possa immaginare, Tangeri è anche molto verde e i suoi parchi sono particolarmente vissuti, specialmente al tramonto.

Cap Spartel e Spiaggia di Achakar

A breve distanza da Tangeri, Cap Spartel segna il punto in cui il Mar Mediterraneo incontra l’Oceano Atlantico. Il faro è visitabile e circondato da un bellissimo giardino a strapiombo sul mare. Per chi ha tempo, la vicina spiaggia di Achakar (si trova proprio tra le grotte di Ercole e Capo Spartel) è ideale per una giornata di relax al mare e per un pranzo di pesce. Sempre sulla costa atlantica, a poca distanza dal faro, la Grotta di Ercole è una grotta oggi piuttosto turistica: si tratta di un vecchio granaio berbero dove, secondo la leggenda, si riposò Ercole dopo le sue dodici fatiche.

cap spartel, cartello
Fonte: AS
A Cap Spartel Mediterraneo e Atlantico si incontrano

Chefchaouen, da non perdere

Tappa imperdibile per chi visita il Nord è Chefchaouen, la celebre “città blu” situata tra le montagne del Rif. Le sue strade pittoresche e ultra fotografate, con le case dipinte in diverse tonalità di blu, sono particolarmente suggestive. L’unico consiglio è quello di perdersi tra le vie della Medina, che si apre nella grande piazza centrale. I bambini si divertiranno a scoprire gli angoli nascosti della città e le botteghe di artigianato locale. Per le famiglie amanti della natura, i dintorni offrono sentieri escursionistici adatti anche ai più piccoli.

Chefchaouen, cosa vedere
Fonte: AS
Scorcio della Medina blu di Chefchaouen

Tétouan, la città bianca del Nord

Situata ai piedi delle montagne del Rif, Tétouan è la città bianca del Nord, meno turistica ma altrettanto affascinante, con una delle medine più autentiche e ben conservate del Marocco, patrimonio dell’UNESCO. Qui, le famiglie possono passeggiare senza l’affollamento di altre città e visitare il Museo Archeologico per scoprire la storia della regione.

Asilah, un museo diffuso all’aria aperta

Sulla costa atlantica, Asilah è una cittadina tranquilla e perfetta per le famiglie. La Medina, tra le mura antiche, è un gioiellino di case e strade dipinte e artistiche, un vero e proprio museo diffuso all’aria aperta, a cui annualmente vengono aggiunti opere d’arte e dipinti. Il centro è quasi completamente pedonale e per questo molto comode in famiglia. Sotto la cittadina, la grande spiaggia consente di correre e rilassarsi senza stress. In estate, il Festival delle Arti di Asilah trasforma la città in una galleria d’arte a cielo aperto, dove si incontrano artisti di fama internazionale per creare nuovi murales e opere d’arte.

marocco bambini
Fonte: AS
La grande spiaggia di Asilah

Consigli pratici

L’itinerario si può costruire in base al tempo a disposizione. Per una fuga di un weekend si può visitare Tangeri e Cap Spartel, organizzando l’escursione con un taxi o un mini bus collettivo. Per le altre tappe meglio avere 5-7 giorni a disposizione e noleggiare una macchina può essere una buona opzione per gli spostamenti. Da Tangeri si può arrivare ad Asilah in treno; mentre Chefchaouen non è collegata con mezzi pubblici.

Per il pernottamento, meglio optare per riad o guesthouse a conduzione familiare, più accoglienti per i bambini.

Itinerario 2: Marrakech e il deserto, con tappa a Essaouira

L’itinerario più classico per un viaggio in Marocco prevede l’esperienza nel deserto, partendo da Marrakech.

Si parte da Marrakech

La città di Marrakech è un’esperienza sensoriale unica, a tratti travolgente. La piazza Jemaa el-Fnaa si anima dall’alba al tramonto con artisti di strada, musicisti e venditori ambulanti che non possono che lasciare a bocca aperta i più piccoli. Da non perdere, i Giardini Majorelle con piante esotiche e colori vivaci; e l’iconico Palazzo Bahia.

Escursione nel deserto

Da Marrakech è facile organizzare un’escursione nel deserto di Merzouga o Zagora. Si possono vivere l’esperienza di un’escursione in cammello tra le dune, rotolarsi nella sabbia, assistere a tramonti mozzafiato e addirittura trascorrere la notte in campi tendati sotto un cielo stellato. Se organizzato senza cedere alle esperienze più pacchianamente turistiche, cercando guide locali, può essere un momento davvero indimenticabile e unico per tutta la famiglia. Cosa chiedere e cosa evitare? Per evitare i pacchetti troppo turistici, potrebbe essere utile chiedere se si tratta effettivamente di tende beduine, e non campeggi o glamping creati ad hoc per i turisti. Altra informazione determinante è sapere esattamente in che punto del deserto si arriva: alcuni tour prevedono la sosta proprio alle porte del deserto, insieme a centinaia di altri turisti: va tutto bene, ma meglio esserne consapevoli.

deserto marocco con bambini
Fonte: AS
Escursione in cammello tra le dune del deserto

Essaouira, sulla costa

Con un po’ di tempo a disposizione, si può prevedere una tappa nella città costiera di Essaouira. La sua medina, patrimonio dell’UNESCO, è più tranquilla rispetto a quella di Marrakech, e per questo forse meno stressante per le famiglie. Le spiagge ampie consentono di giocare e rilassarsi praticamente tutto l’anno; il porto con le barchette colorate è d’obbligo per una passeggiata.

Consigli pratici

Le escursioni nel deserto possono avere diversa durata, con un minimo di due giorni per vivere l’esperienza della notte in tenda. In linea di massima, una settimana o più potrebbe essere il giusto tempo per questo itinerario. A Marrakech e Essaouira, meglio scegliere riad con cortili interni dove i bambini possono giocare in tranquillità.

Per raggiungere il deserto, l’opzione migliore è quella di un tour organizzato con guide esperte, che garantiscono sicurezza e comfort, anche per la scelta del campo tendato. Le strade possono essere tortuose, quindi è consigliabile viaggiare durante le ore diurne. Must have: protezioni solari, cappelli e abbigliamento leggero ma coprente per proteggere i bambini dal sole intenso del deserto; abbigliamento più pesante per l’importante escursione termica notturna. Specialmente con il caldo, è importante bere molta acqua per rimanere idrati.

Itinerario 3: le città imperiali del Marocco

Un viaggio attraverso le città imperiali del Marocco è un’immersione nella storia, nell’architettura e nelle tradizioni del Paese. Questo itinerario, forse il più impegnativo per i bambini, tocca quattro delle città più affascinanti: Fez, Meknes, Rabat e Marrakech.

Fez e le concerie

Fez è la città medievale per eccellenza, famosa per la sua medina, una delle più grandi e meglio conservate del mondo arabo. Passeggiare per i suoi vicoli è come fare un salto indietro nel tempo, tra artigiani al lavoro, botteghe e moschee storiche. Con i bambini, può essere utile affidarsi a una guida per non perdersi nel labirinto di strade. Da non perdere: la storica Università di Al Quaraouiyine, la Medersa Bou Inania e le celebri concerie di Chouara (meglio portare un fazzoletto per l’odore intenso non troppo gradevole!).

Fez si trova nel nord-est del Marocco ed è servita dall’Aeroporto Internazionale di Fez-Saïss. Dalla stazione ferroviaria, si possono raggiungere le altre città imperiali con treni comodi e frequenti.

Meknes e le rovine romane

Meno caotica di Fez e Rabat, Meknes concede un’atmosfera più rilassata. La città vanta monumenti storici straordinari e si trova a poca distanza dalle rovine romane di Volubilis, una tappa perfetta per i bambini più grandicelli, che possono esplorare e apprezzare antichi siti archeologici. Per la visita, l’itinerario deve toccare la maestosa Porta Bab Mansour, la piazza El Hedim e il Mausoleo di Moulay Ismail.

Meknes si trova a circa 60 km da Fez ed è facilmente raggiungibile in treno (circa 40 minuti di viaggio) o in taxi, se non si ha un’auto a noleggio.

Rabat, la capitale

La capitale del Marocco è elegante, abbastanza tranquilla e offre un ottimo mix tra storia e modernità. Rispetto ad altre città, è più organizzata, cosmopolita, e ha diversi spazi verdi dove fare una pausa con i bambini. La visita a Rabat deve includere la Kasbah des Oudaias, con i suoi vicoli bianchi e blu e una bellissima vista sull’oceano; la Torre di Hassan e il Mausoleo di Mohammed V. Per i bambini, il Giardino Andaluso è un luogo perfetto per una pausa all’ombra.

Rabat si trova sulla costa atlantica e ha un aeroporto internazionale. I treni la collegano facilmente a Meknes (circa 2 ore) e a Marrakech.

E infine Marrakech

Se non ci si è mai stati, anche questo itinerario deve fare tappa a Marrakech, una delle città più iconiche del Marocco, vivace e affascinante. Può essere caotica per i bambini più piccoli, quindi è bene prevedere qualche sosta e pausa lontano dal delirio continuo della sua piazza Jemaa el-Fna (l clou è nel tardo pomeriggio quando la luce del tramonto la rende ancora più magica). Qualche idea? Il Musée de Marrakech, uno dei migliori esempi di casa tradizionale marocchina, ospita un museo dedicato alla storia e cultura del Marocco, situato nel centro della città. Da non perdere, soprattutto per le famiglie, sono i giardini Majorelle, progettati da Jacques Majorelle e acquistati da Yves Saint Laurent. Questi giardini botanici, ricchi di specie vegetali e tartarughe, includono anche il museo berbero, che esplora le tradizioni delle tribù del deserto. Interessante per gli amanti della musica è anche il Museo della Musica, che ospita concerti di vari generi tradizionali marocchini.

Marrakech si trova nel sud del Marocco ed è raggiungibile in treno da Rabat in circa 4 ore.

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Fonte: 123rf
I giardini Majorelle di Marrakech

Consigli pratici

L’itinerario base (Fes, Meknes e Rabat) richiede circa 5-6 giorni; se si aggiunge Marrakech, meglio prevedere almeno 8-10 giorni. Il treno è il mezzo pubblico più comodo per muoversi tra le città, anche con bambini. Le stazioni sono ben organizzate e i treni sono spaziosi e affidabili. In alternativa si può partecipare a tour organizzati o contattare un driver con cui concordare l’itinerario. Noleggiare un’automobile può agevolare gli spostamenti, garantendo maggiore autonomia e flessibilità, ma guidare potrebbe non essere facilissimo! Per alloggiare nelle città imperiali, i riad sono una scelta perfetta per un’esperienza autentica: meglio optare per strutture con patio interno, ideali per i momenti di svago con i più piccoli. Il periodo migliore per visitare le città imperiali è la primavera e l’autunno, quando il clima è mite e piacevole.

marocco con bambini
Fonte: AS
Il Marocco è una destinazione di viaggio ideale per le famiglie con bambini

Altre info utili

Il Marocco ha fatto un grandissimo salto in avanti rispetto a qualche anno fa e anche in ambito turistico e ricettivo ormai il Paese dispone davvero di qualsiasi servizio, garantendo standard in linea con quelli europei. In generale, è importante comunque prendere alcune precauzioni di base. Innanzitutto, è consigliato evitare l’acqua del rubinetto e optare sempre per acqua in bottiglia per prevenire disturbi intestinali. Per quanto riguarda la cucina, i piatti tipici come il couscous, il tajine e le zuppe sono assolutamente adatti a tutte le età: si può chiedere di evitare i piatti troppo speziati per i più piccoli, se non sono abituati.

Arrivare il Marocco ormai è comodissimo e sono disponibili voli diretti dalle principali città italiane, sia con compagnie low cost che di bandiera, per Marrakech, Tangeri e Casablanca. Come periodo, autunno e primavera sono l’ideale per evitare il caldo. Meglio non viaggiare durante il Ramadan, il periodo di preghiera e digiuno, durante il quale molte attività sono chiuse e sospese e che può influenzare gli orari dei pasti e il ritmo della città, oltre che del viaggio.

Per l’ingresso in Marocco, i turisti italiani non necessitano di visto, ma è necessario il passaporto valido per almeno sei mesi dalla data di arrivo. Non ci sono vaccinazioni obbligatorie, ma è consigliato consultare il medico per una valutazione in base alla durata e alla tipologia del soggiorno.