Non serve aspettare di San Valentino per essere romantici, ma è anche vero che il giorno che celebra l’amore è un’ottima occasione per dimostrare i propri sentimenti alle persone a cui vogliamo bene, meglio ancora se durante una fuga alla scoperta delle bellezze dello Stivale. Di posti meravigliosi l’Italia ne offre un’infinità, ma esiste un luogo, affacciato alle splendide coste del Belpaese, che custodisce uno stretto vicolo in cui essere romantici è d’obbligo, in ogni giorno dell’anno.
Si chiama “vicolo dei baci” e sorge in quella che è stata ribattezzata la “città dell’amore“, una meraviglia tutta da scoprire con vista sulle splendide Isole Eolie: Pizzo Calabro, in Calabria. Qui ci si ferma per scambiarsi teneri baci da immortalare in scatti fotografici, mentre si cammina tra le stradine che si snodano nel centro storico di questo borgo, un gioiello che merita di essere esplorato in ogni angolo. Ma non è tutto, perché il vicolo dei baci nasconde anche una storia curiosa.
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Il vicolo dei baci di Pizzo Calabro, la città dell’amore
Una stretta e ripida scalinata tra i palazzi collega corso San Francesco a via Marcello Salomone, nel cuore di Pizzo (chiamato comunemente Pizzo Calabro), in provincia di Vibo Valentia. Ma non è una stradina qualunque: è il vicolo dei baci, ormai un angolo caratteristico di questo borgo calabrese adagiato lungo la Costa degli Dei.
Un luogo che vuol celebrare i baci, ma che rende anche omaggio alle opere culturali che proprio di tale gesto d’amore ne sono il simbolo. Adornato con targhe, scritte ed immagini dei baci più famosi del cinema, della letteratura e delle canzoni, il vicolo dei baci è una romantica tappa da non perdere visitando Pizzo.
Ma come è nato questo curioso vicolo in cui il bacio è d’obbligo? A idearlo è stato Mimmo Pacifico, presidente dell’associazione culturale “Carta canta”, come parte di un progetto che puntava a rilanciare la città a livello turistico. La location, però, non è stata scelta casualmente: proprio qui, su questa scala, nel lontano 1968 Pacifico ha dato il primo bacio alla donna che sarebbe poi diventata sua moglie.
La nascita del vicolo dei baci non è stata l’unica iniziativa dell’associazione: per rendere Pizzo la città dell’amore, è stato inaugurato anche il vicolo degli abbracci. Si trova a due passi dal vicolo dei baci, tra corso Garibaldi e via del Mercato, e come dice il nome, qui ci si ferma per stringersi in un tenero abbraccio.
Cosa non perdersi a Pizzo Calabro per un viaggio romantico
Non solo baci e abbracci, ma anche golose delizie che incantano il palato. Pizzo Calabro è famosa anche per essere la “città del gelato”, o città del “Tartufo”. Il Tartufo di Pizzo è un dessert-gelato realizzato con una ricetta mantenuta ancora oggi segreta: si tratta di una squisita sfera di gelato, alla nocciola o al cioccolato, ricoperta di cacao in polvere, da provare assolutamente in un viaggio alla scoperta di questa perla calabrese, così come le altre ricette sfiziose della tradizione culinaria della regione, che variano tra i prodotti genuini della terra e del mare.
Cos’altro non perdersi in questa splendida meta, tra le più belle d’Italia? Situata su un promontorio di tufo a picco sul mare, sul tratto di costa calabrese che va da Tropea a Capo Vaticano, Pizzo Calabro ha meravigliose spiagge bianche lambite da acque cristalline in cui rilassarsi in estate. Oltre al mare, questa cittadina conserva anche un bellissimo centro storico, con il suo imponente Castello Aragonese, fatto costruire da Ferdinando I d’Aragona e dove, nel 1815, venne fucilato Gioacchino Murat. Camminando tra i vicoli, si giunge poi all’affaccio più bello: quello di piazza della Repubblica, dalla quale si apre la distesa d’acqua turchese che crea uno di quei panorami capaci di entrare dritti nel cuore.
A circa 1 chilometro dal centro storico, merita una visita anche la particolare Chiesetta di Piedigrotta, situata all’interno di una grotta che si apre nel tufo. All’interno, statue e affreschi realizzati da artisti locali, che creano uno straordinario gioco di chiaroscuri grazie alla luce del sole che filtra dall’esterno.