La gola di Gorropu, il Grand Canyon della Sardegna

Nel Supramonte, in Barbagia, si trova la più grande voragine naturale d'Europa

In Sardegna, tra i monti del Gennargentu, sorge la stupenda gola di Gorropu, un vero e proprio spettacolo della natura che nel corso dei secoli è stato scavato nella roccia dall’intensa azione erosiva delle acque del Rio Flumineddu. La gola ha una lunghezza di circa 1.500 metri e nei punti più alti le sue pareti superano i 400 metri di altezza, caratteristiche che hanno valso alla gola di Gorropu l’appellativo di Grand Canyon della Sardegna. I geologi del Vecchio Continente considerano la gola di Gorropu come il canyon più bello ed imponente di tutta l’Europa.

La gola è una profonda ferita che solca il territorio barbaricino e che segna un confine naturale tra il Supramonte di Orgosolo e quello di Urzulei. Il canyon barbaricino è circondato dalla fitta macchina mediterranea dove troneggiano splendidi oleandri. Il fondo della gola di Gorropu è ricoperto da grandi massi bianchi levigati dall’azione dell’acqua. La larghezza del canyon non è costante: in dei punti il passaggio è largo alcune decine di metri, mentre in altri si restringe fino ad arrivare ad una larghezza minima di poco superiore ai 4 metri.

Nel fondo della gola scorre il Rio Flumineddu, le cui acque nel corso di millenni hanno dato origine a questo splendido canyon. Oggi le acque del fiume passano sotto alla gola di Gorropu per poi sgorgare all’improvviso proprio all’imboccatura del canyon, proseguendo il proprio corso verso la vallata di Dorgali, aprendosi di tanto in tanto in piccoli laghetti ed alimentando altre piccole sorgenti.

All’interno della gola di Gorropu si è venuto a creare un habitat naturale molto particolare che ha favorito lo sviluppo di alcune rare specie di flora e fauna. Tra le specie animali che vivono qui quella più particolare è l’Aquilegia nuragica (detta anche Aquilegia di Gorropu) che nidifica e vive all’interno del canyon. Ma si trovano anche altre specie animali come cinghiali, volpi, mufloni, gatti selvatici, lepri sarde e ricci, ed anche anfibi molto rari come l’euprotto sardo che è considerato l’anfibio più raro di tutta Europa.

Il canyon si può raggiungere a piedi dopo circa due ore di cammino. Si consiglia di effettuare l’escursione alla gola di Gorropu nel periodo primaverile ed in quello estivo visto che durante l’inverno e l’autunno infatti le pioggie rendono pericoloso il passaggio all’interno del canyon.

C’è un modo comodo e vantaggioso per raggiungere la Sardegna: 10 rotte, fino a 28 viaggi al giorno, una vasta scelta di orari e porti e in alta stagione la possibilità di viaggiare sia in notturna che in diurna. A garantire tutto questo sono gli specialisti della Sardegna: Moby e Tirrenia, il più grande network di collegamenti per l’isola con ben 5.600 partenze all’anno