Le cascate color rosso sangue esistono e si trovano sull’Isola di Hormuz

Le cascate rosso sangue sono uno degli spettacoli naturali più suggestivi di quest'isola, un luogo in cui la geologia e il clima si incontrano per dar vita a paesaggi straordinari

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Priscilla Piazza

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Laureata in cinema, teatro e spettacolo multimediale, oggi lavora come redattrice e social media manager freelance

Pubblicato: 14 Marzo 2025 09:43

L’Isola di Hormuz, adagiata proprio nel cuore del Golfo Persico, in Iran, è un luogo di straordinaria bellezza naturale, caratterizzato da spiagge e formazioni rocciose dai colori surreali, ma non solo: tra i fenomeni più affascinanti che si possono osservare in questa destinazione, infatti, vi sono le cascate rosso sangue, un evento naturale che ha recentemente catturato l’attenzione del web grazie a spettacolari video diventati virali.

Ma cosa causa questo straordinario effetto visivo in questo splendido angolo di natura? Scopriamolo insieme.

Cosa sono le cascate rosso sangue dell’Isola di Hormuz

Le cascate rosso sangue dell’Isola di Hormuz non sono veri e propri corsi d’acqua permanenti, bensì flussi temporanei di acqua piovana (proprio per questo, dunque, non sempre osservabili) che assumono una peculiare colorazione rossastra. Questo fenomeno si verifica quando le precipitazioni scorrono sulla terra che in quel luogo è oltremodo ricca di ossidi di ferro, dilavando il terreno e tingendo l’acqua di un intenso rosso rubino. Il risultato è un effetto visivo sorprendente, che richiama l’immagine di un fiume di sangue che scorre lungo la superficie dell’isola in Iran.

L’isola di Hormuz è infatti definita come un diapiro di sale, una formazione geologica che si distingue per la presenza di antichi depositi di roccia sedimentaria e di un nucleo di salgemma. Oltre agli ossidi di ferro, responsabili come già detto della colorazione rossa del suolo e delle acque, il territorio presenta anche una varietà di minerali che contribuiscono alla sua particolare conformazione.

Dove si trovano le cascate rosso sangue

L’Isola di Hormuz si trova nel sud dell’Iran, all’ingresso dello Stretto di Hormuz, una delle rotte marittime più strategiche al mondo. Con una superficie di circa 42 km², l’isola appartiene alla provincia di Hormozgan ed è celebre per i suoi paesaggi spettacolari, tra cui le celebri Spiagge Rosse, che condividono la stessa origine geologica delle cascate rosso sangue.

Dall’alto, l’isola appare come una macchia colorata immersa nel blu del Golfo Persico, con sfumature che vanno dal rosso intenso al bianco del sale e al giallo dorato delle sue rocce. Il contrasto tra la terra e il mare crea uno scenario mozzafiato che attira ogni anno viaggiatori e fotografi da tutto il mondo.

Il fenomeno delle cascate rosso sangue

Come già accennato, dunque, il processo alla base delle cascate rosso sangue è del tutto naturale e trova la sua spiegazione nella composizione del suolo di Hormuz. Gli ossidi di ferro presenti nelle rocce e nella sabbia si dissolvono nell’acqua piovana, conferendo alla corrente il tipico colore rosso vivo. Questo fenomeno non è esclusivo dell’Iran: un caso simile si verifica anche in Antartide, dove le celebri Blood Falls presentano un effetto visivo molto simile, generato dall’acqua ricca di ferro che sgorga dai ghiacciai.

Oltre ad avere un impatto visivo straordinario, il terreno ricco di ossidi di ferro dell’Isola di Hormuz ha trovato applicazione in diversi ambiti. L’ocra rossa locale, chiamata golak, viene utilizzata per scopi industriali, cosmetici e persino alimentari. Tuttavia, alcuni studi hanno evidenziato la presenza di metalli pesanti nel suolo, sottolineando la necessità di monitorarne l’uso per garantire la sicurezza alimentare.