Procida, l’isola candidata a “Capitale italiana della cultura 2022”

L'isola di Procida, splendida perla del Tirreno, è in corsa per diventare Capitale italiana della cultura per il prossimo anno

La sua è la tipica bellezza di un borgo marinaro, con decine di casette colorate dal sapore mediterraneo che si riflettono sulle acque turchesi, dove i pescherecci sono ormeggiati al sole: l’isola di Procida è un luogo magico, e ora ambisce al prezioso titolo di Capitale italiana della cultura 2022.

Piccola perla del Golfo di Napoli, immersa in paesaggio da favola, Procida è l’unica isola tra le finaliste pronte ad accogliere il prestigioso riconoscimento. E lo fa con uno slogan davvero particolare: “La cultura non isola”, il filo conduttore di un articolato programma di eventi che ha trovato il pieno appoggio e il coinvolgimento attivo della popolazione. “È la prima volta che un’isola si candida a Capitale italiana della cultura e Procida è orgogliosa di concorrere, rappresentando le piccole isole e l’intera area flegrea” – ha evidenziato il sindaco Dino Ambrosino.

I numeri riflettono la grande volontà di questo splendido gioiello del Tirreno: ben 44 progetti culturali che hanno coinvolto 240 artisti e l’esposizione di 40 opere originali, in un lungo ciclo di iniziative dalla durata di 330 giorni. Alcuni dei programmi più interessanti hanno ben presto attirato l’attenzione a livello nazionale, come ad esempio “Il canto delle sirene” – un concerto a cielo aperto che, nel Golfo di Napoli, ha visto decine di navi e aliscafi suonare contemporaneamente le sirene di bordo. Ma anche “Legami del mare”, una mostra collettiva che esprime la profonda unione tra uomo e mare sin dall’antichità.

Procida potrebbe così diventare Capitale italiana della cultura 2022, grazie anche al suo ampio bagaglio di arte e architettura del quale va profondamente fiera. Sono molte le bellezze che possiamo ammirare sull’isola, come il suggestivo Palazzo D’Avalos: antica fortezza cinquecentesca, venne adibita a carcere e utilizzata con tale funzione sino al 1988, quando se ne decretò la sua chiusura. Oggi è una delle più affascinanti testimonianze dell’architettura rinascimentale nel Golfo di Napoli, come emerge anche dalle strutture adiacenti che vennero aggiunte nel corso dei secoli.

Proprio tra le mura del palazzo venne girato il film Detenuto in attesa di giudizio, con il grande Alberto Sordi. In fatto di cinematografia, d’altronde, Procida vanta un ampio curriculum: sull’isola vennero ambientati capolavori come Il postino, con Massimo Troisi, e Il talento di Mr. Ripley, con Matt Damon. Mentre la piccola oasi di Vivara, fazzoletto di terra collegato a Procida grazie ad un lungo ponte, ha ispirato l’opera letteraria L’isola di Arturo, di Elsa Morante.