Perché viaggiare in Islanda sta diventando ancora più incredibile

L'Islanda ha approfittato della pandemia per rendersi ancora più incredibile: le novità che vi attendono

L’Islanda è diventata, soprattutto negli ultimi anni, una delle mete più gettonate dal turismo europeo (e non solo). L’isola del ghiaccio e del fuoco, infatti, è in grado di regalare emozioni e paesaggi unici e che stanno per diventare ancora più incredibili.

Anche questo Paese, ovviamente, sta soffrendo la pandemia dal punto di vista turistico. Basti pensare che nel 2020 il numero dei visitatori è precipitato in maniera drammatica toccando il fondo ad aprile 2020, quando il tasso di occupazione degli hotel è crollato a solo il 3%. Nel complesso, c’è stata una diminuzione del 75,8% dei visitatori stranieri dal 2019 al 2020 e le grandi catene hanno licenziato il personale e molte pensioni gestite localmente non hanno avuto altra scelta che chiudere.

Tuttavia, c’è sempre un lato positivo in tutto. Infatti, le restrizioni sui viaggi internazionali hanno dato agli islandesi l’opportunità di riscoprire il proprio Paese. Prima della pandemia i turisti domestici rappresentavano circa il 13% del totale, poiché la popolazione preferiva volare verso mete più calde rispetto alla loro isola.

Quest’inverno, invece, le località sciistiche dell’Islanda settentrionale hanno avuto una stagione eccezionale, poiché le diffuse restrizioni sul Coronavirus hanno costretto gli abitanti a ripensare ai piani per le vacanze all’estero.

Proprio per questo il nuovo obiettivo è quello di ridurre la stagionalità per aiutare, soprattutto, la sostenibilità. E la recessione, quindi, in Islanda viene vista come un’opportunità per riportare il turismo in equilibrio.

Una delle maggiori sfide che, a questo punto, deve affrontare il turismo islandese è il dominio dell’area di Reykjavik e della costa meridionale. La stragrande maggioranza degli arrivi internazionali, infatti, passa per l’aeroporto di Keflavik. Molti seguono il Circolo d’Oro, un percorso turistico ben consolidato dove i visitatori possono ammirare il Parco Nazionale di Þingvellir, la cascata di Gullfoss e il campo di geyser più attivo del Paese. Quelli che si avventurano più lontano seguono lo stesso sentiero ben battuto per Jökulsárlón e cascate come Skógafoss e Seljalandsfoss.

Proprio per questo stanno nascendo diverse iniziative volte a distribuire più equamente i turisti sul territorio nazionale. Per esempio, la capitale islandese dell’osservazione delle balene, Húsavík, è il punto di partenza del Diamond Circle, inaugurato ufficialmente nel settembre 2020. Un circuito di circa 260 chilometri che vanta due magnifiche cascate, Goðafoss e Dettifoss, il canyon Ásbyrgi a forma di mezzaluna e il tranquillo lago Mývatn.

Inoltre, si spera che i due bagni geotermici della zona possano essere un’interessante alternativa alla congestionata Blue Lagoon, sebbene la comoda posizione di quest’ultima vicino all’aeroporto di Keflavik garantirà che rimanga la prima o l’ultima tappa di molti itinerari.

Un’altra novità riguarda la Ring Road 2, lunga circa 950 chilometri e che è stata lanciata nell’ottobre 2020. Questo percorso circonda i fiordi occidentali, una delle regioni meno accessibili dell’Islanda. Un nuovo tunnel, Dýrafjarðargöng, collega Arnarfjörður e Dýrafjörður e sono in corso i lavori per asfaltare le strade principali.

Inoltre, è stato migliorato anche l’accesso alla cascata Dynjandi e ridotti i tempi di percorrenza per Ísafjörður, il cuore culturale dei fiordi occidentali.

Altro luogo che ha visto una sorta di rinascita in questo periodo di pandemia è il Stuðlagil Canyon, poiché in zona sono stati costruiti una serie di robusti gradini e piattaforme panoramiche. Attrezzature non ancora sufficienti per garantire un vero e proprio interesse turistico, anche a causa della strada dissestata, ma è sicuramente un passo nella giusta direzione.

Insomma, l’Islanda ha cercato di sfruttare al meglio questo periodo di pandemia facendosi trovare ancora più bella e ricca per i turisti che andranno a visitarla da tutto il mondo. Una rinascita durante la pandemia e che permetterà di rendere il viaggio verso questa magica terra lontana ancora più incredibile.