Parigi, torna a splendere uno dei simboli della città dell’amore

A distanza di poche settimane, il famoso cabaret parigino è tornato allo splendore originale con delle nuove pale, perse durante un forte temporale

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Non è Parigi se non c’è il Moulin Rouge. Lo scorso aprile, il noto simbolo della città dell’amore, della vita notturna e della trasgressione parigina aveva perso le pale a causa del maltempo. A distanza di poche settimane, il famoso cabaret parigino è tornato allo splendore originale con delle nuove pale, che non gireranno più come prima, ma che gli danno l’aspetto che ha sempre avuto. Un grande evento celebrerà la rinascita del Moulin Rouge in pompa magna, con fuochi d’artificio e uno spettacolo gratuito di can-can, il prossimo 5 luglio.

Il Moulin Rouge rimette le “ali”

Il 24 giugno, al Moulin Rouge sono state rimesse le “ali” che aveva perduto durante un forte temporale lo scorso aprile. Le nuove pale, realizzate in acciaio e alluminio, pesano 110 chilogrammi ciascuna e sono identiche a quelle originali, tranne per il fatto che non girano. Infatti, le ali sarebbero solo temporanee e sono state realizzate alla velocità della luce in previsione del grande evento che sta per svolgersi a Parigi: le Olimpiadi 2024, che prenderanno il via il prossimo 26 luglio.

Moulin Rouge, simbolo dello stile di vita parigino

Il celebre locale notturno che si trova nel quartiere parigino di Pigalle, non uno dei più chic, ma sicuramente tra i più turistici (un tempo era il quartiere a luci rosse), proprio grazie al Moulin Rouge, è uno dei simboli della Capitale francese dopo la Tour Eiffel, il Louvre e Notre Dame. Fondato dagli impresari teatrali Joseph Oller e Charles Zidler, aprì i battenti nel 1889. Il suo famoso mulino a vento rosso sulla facciata divenne rapidamente un simbolo della vita notturna parigina. Progettato per attirare una clientela borghese in cerca di divertimento, il Moulin Rouge propose fin da subito spettacoli trasgressivi e originali, con ballerine in costumi succinti, acrobati e musica dal vivo. È grazie al Moulin Rouge, da sempre il locale notturno più famoso di Parigi, che il can-can francese divenne popolare in tutto il mondo. In tutti questi anni, il locale non è mai cambiato. Ancora oggi il suo interno è decorato con uno stile tipicamente fin de siècle francese. Basta dare uno sguardo ad alcuni dei dipinti che lo hanno ritratto in passato, come “Ballo al Moulin Rouge” di Henri de Toulouse-Lautrec del 1889-90 (e molti altri, visto che l’artista lavorava per conto del locale dipingendone diversi poster pubblicitari), per rendersene conto.

L’idea del mulino si ispirava a un altro locale già esistente e di grande successo a Parigi, il Moulin de la Galette, sempre nel quartiere di Pigalle a due passi da Montmartre, un ristorante danzante ricavato, nel 1870, dentro un vecchio mulino a vento e frequentato da molti artisti e bohemien. Fu ritratto da diversi pittori, primo fra tutti Pierre-Auguste Renoir, nel celebre dipinto “Bal au moulin de la Galette” che oggi si può ammirare al Musée d’Orsay.

Alcune delle ballerine del Moulin Rouge divennero delle vere e proprie star negli anni della Belle Époque. Tutto il bel mondo lo frequentava, persino il principe di Galles nonché futuro re Edoardo VII d’Inghilterra volle andarci in occasione di un viaggio personale a Parigi (nell’81 venne anche la regina Elisabetta II). Nel corso degli anni questo locale, tra alti e bassi, ne ha viste di tutti i colori, cambiando repertorio, da solo can-can a operette e concerti (vi si esibirono anche Édith Piaf, Yves Montand, Joséphine Baker, Charles Aznavour e, più di recente, anche Liza Minelli, Dean Martin e Frank Sinatra. Ancora oggi, il Moulin Rouge propone spettacoli serali di danza ed è una grande attrazione turistica.