È l’Italia la meta preferita per il turismo green

Il nostro Paese è la meta preferita dai viaggiatori in cerca del turismo green e un'indagine ci spiega perché tutti scelgono proprio l'Italia

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Sapete qual è il Paese preferito dai viaggiatori per il turismo green? È proprio il nostro e, ad essere del tutto onesti, c’era da aspettarselo: merito dei nostri paesaggi, delle attività stagionali che rendono l’esperienza ancora più pura e autentica, e delle tante strutture ricettive che sono perfette per un turismo più sostenibile.

L’indagine effettuata

Ad affermare che è proprio l’Italia il Paese leader nel turismo green è la Coldiretti sulla base delle previsioni di Terranostra sugli effetti del caldo anomalo, in occasione del TTG Travel Experience che si è tenuto a Rimini. Con quasi 14 milioni di presenze stimate nel 2023 tra ospiti italiani e stranieri, l’Italia ha guadagnato il primo posto in questo importante settore.

Coldiretti ha anche sottolineato che la stagione attuale, e quindi l’autunno, è quella ideale per chi vuole praticare questo tipo di viaggio: c’è l’opportunità di assistere alle tradizionali attività del periodo, come il rito della raccolta dell’uva o delle olive, e magari assaggiare anche l’olio novello nei tanti frantoi sparsi per tutto il territorio.

Questa è anche la fase dell’anno più indicata per passeggiare nei boschi alla ricerca dei porcini e dei funghi in generale, per poi andare ad assaporare le specialità locali di stagione, come il tartufo, in sagre e feste varie. In sostanza, la cucina a chilometro zero è sicuramente una delle qualità più apprezzate dai turisti nel nostro Paese, ma non sono di certo meno graditi i servizi innovativi per sportivi, e ambientalisti, le attività culturali, come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, che mettono a disposizione i ben 25.000 agriturismi sparsi in tutto il nostro territorio.

Le tante attività che si possono fare negli agriturismi

Oltre a quelle che vi abbiamo citato sopra, in molti agriturismi italiani è possibile partecipare ad altre attività green particolarmente interessanti. Ne sono degli esempi l’equitazione, il tiro con l’arco e il trekking.

Molto amati dai viaggiatori sono anche le attività culturali e i corsi di cucina o di orticoltura. Secondo l’indagine, a risultare molto importante è anche la flessibilità nei confronti dei camperisti, poiché le strutture si sono spesso attrezzate con l’offerta di alloggio e di pasti completi, ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione di spazi per picnic e camper.

Da non sottovalutare è anche il fatto che gli agriturismi sono una base ideale per andare alla scoperta dei tantissimi borghi che impreziosiscono il nostro Paese. E, come tutti sappiamo, questi piccoli gioielli italiani sono in grado di regalare un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico unico al mondo.

E poi c’è l’enogastronomia, con il 92% delle produzioni tipiche nazionali che secondo l’indagine Coldiretti nasce proprio nei piccoli borghi italiani, e in particolare in quelli con meno di cinquemila abitanti.

Il cibo è il valore aggiunto delle vacanze in Italia

Ed è proprio sull’alimentazione che si concentra un’ampia parte dell’indagine perché per i viaggiatori è il vero valore aggiunto della vacanza in Italia – che, va ricordato, è anche leader mondiale del turismo enogastronomico poiché qui si effettua l’agricoltura più green d’Europa-.

Il nostro Paese, infatti, può vantare 320 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, circa 86mila aziende agricole biologiche, la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati (ogm), 10mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e numerose iniziative di valorizzazione, come le tante sagre che ogni giorno vivacizzano tutte le nostre regioni.

Sempre stando a quanto riporta l’indagine, infatti, i viaggiatori in vacanza in Italia spendono oltre un terzo della spesa destinata alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per gustare cibo di strada o acquistare souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di paese.

Un impatto economico che, come ha spiegato Coldiretti, è stato valutato superiore ai 30 miliardi di euro nel 2023.