In Italia è avvenuta una scoperta incredibile: il ritrovamento è meraviglioso

Grazie ad un minuzioso lavoro degli archeologi, ora torna alla luce qualcosa di eccezionale che, per lunghi secoli, è rimasta celata agli occhi sotto la terra

L’Italia è uno scrigno di bellezze tutte da scoprire, crocevia di tantissime culture che si sono susseguite su un territorio dal fascino incredibile, lasciando ciascuna le proprie testimonianze. Molte di esse sono ancora nascoste sotto terra, in attesa di essere rinvenute: e questo è proprio ciò che è accaduto di recente in uno dei siti archeologici più suggestivi al mondo, dove è riemerso qualcosa di meraviglioso.

Selinunte, scoperta l’agorà più grande al mondo

Siamo in Sicilia, terra dalle mille bellezze che non smette mai di stupirci. Non solo spiagge incantevoli e piccoli borghi deliziosi dove rimanere affascinati da un paesaggio ricco di suggestioni: questa è la patria di capolavori archeologici che ci permettono di fare un tuffo indietro nei secoli, sulle orme di antiche civiltà che hanno lasciato un segno profondo sul territorio. E Selinunte ne è forse la testimonianza più sorprendente, con la sua storia millenaria e il fascino incredibile di un panorama affacciato sul mar Mediterraneo.

Il Parco Archeologico di Selinunte è il più grande d’Europa (nonché il più green d’Italia), e oggi vanta un altro primato: qui è infatti avvenuta una scoperta unica, grazie all’imponente e certosino lavoro degli esperti dell’Istituto Germanico di Roma. Quella che è emersa dalla terra è l’agorà più grande al mondo, una vasta conca di ben 33mila metri quadrati circondata dalle rovine di edifici pubblici e privati che costituivano il centro dell’antica città. Ma gli scavi hanno portato alla luce ben di più: gli archeologi hanno infatti rinvenuto diversi manufatti preziosissimi, che ora finiranno presso l’Antiquarium del parco, dove i visitatori potranno ammirarli.

“Siamo nel cuore di Selinunte e grazie alle attività di pulizia, predisposte dal direttore del parco, è possibile avere una visione d’insieme, seppure parziale, di questa immensa agorà” – spiega Alberto Samonà, l’assessore regionale ai Beni Culturali e Identità Siciliana – “Dà l’idea della magnificenza di questa città e della sua straordinaria essenza, che si comprende anche dai ritrovamenti eccezionali delle missioni archeologiche, pezzi unici che saranno esposti al pubblico all’Antiquarium”. Ma quali sono questi reperti incredibili finalmente riemersi dalla terra?

I manufatti ritrovati nell’agorà di Selinunte

All’interno del recinto sacro dell’agorà, dove spiccano muri di argilla mista a cenere, gli esperti hanno rinvenuto diversi manufatti molto preziosi. Tra gli altri, si parla di alcune piastre di cottura d’argilla di tipo greco e un’enorme quantità di frammenti di ceramica di Mégara Hyblaea, l’antica colonia greca di cui si sono ritrovate tracce nei pressi di Augusta. La novità più importante è però la scoperta di una porzione di uno stampo, che va a ricostruire quello che fino ad oggi è stato un vero mistero. La prima porzione era stata trovata 10 anni fa, e ora che lo stampo torna ad essere completo gli archeologi pensano che potesse servire per creare uno scettro.

Secondo gli esperti sarebbe un oggetto unico e di incredibile valore, motivo per cui lo stampo, una volta utilizzato, potrebbe essere stato diviso in due parti e sepolto in luoghi diversi all’interno dell’area sacra, affinché nessuno più potesse servirsene. Infine, il Parco di Selinunte ci ha regalato anche due bellissimi gioielli. Il primo è un ciondolo in avorio a forma di sirena, risalente probabilmente alla metà del VI secolo a.C., finalmente ricostruito dai suoi frammenti. Il secondo è invece un amuleto a forma di falcone realizzato in pasta di vetro blu: “È uno dei più importanti oggetti di produzione egizia scoperti in Sicilia” – spiega l’archeologo Clemente Marconi.