Aeroporti, è crisi: tra overbooking e voli cancellati, sarà un’estate caldissima

Viaggiare in aereo sarà una vera impresa: questa estate rovente avrà come protagonisti spiacevoli disguidi tra cancellazioni improvvise e ritardi incredibili

Abbiamo atteso a lungo questo momento, ma non è tutto oro ciò che luccica: se la ripresa del turismo ha letteralmente permesso agli operatori del settore di tirare un sospiro di sollievo (e a noi viaggiatori di tornare a scoprire il mondo), non si può ignorare il rovescio della medaglia. In queste settimane, gli aeroporti in tutto il mondo stanno affrontando una durissima crisi. Tra voli cancellati e ritardi enormi, scoppia il caos: ecco cosa sta succedendo.

Aeroporti in crisi: che succede

Le misure anti-Covid sono finalmente state allentate e pian piano quasi tutti i Paesi stanno riaprendo le loro frontiere ai viaggiatori. Si tratta di una vera e propria rinascita, dopo più di due anni trascorsi ad affrontare una difficile emergenza sanitaria che ha inevitabilmente colpito duro proprio il settore turistico. Ma forse non eravamo pronti ad una ripartenza così rapida e massiccia: le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti coloro che, in queste settimane, stanno tentando di partire per una vacanza in aereo.

Voli cancellati anche pochi istanti prima del decollo, overbooking e – per chi ha la fortuna di partire – ritardi impossibili. In moltissimi aeroporti in tutto il mondo la situazione è critica, e c’entra ancora una volta la pandemia. Nelle scorse stagioni, a causa del crollo pressoché totale del turismo, le compagnie aeree e gli scali hanno dovuto ridurre notevolmente il personale di bordo e di terra. E adesso che si riparte, gli operatori ancora al lavoro non sono sufficienti. D’altro canto, molti di coloro che sono stati lasciati a casa hanno deciso di dedicarsi ad altri settori che meno hanno risentito della crisi. Quindi, non è facile trovare manodopera per la stagione estiva che è ormai decollata.

La situazione a Heathrow

Uno degli aeroporti più importanti al mondo è quello di Heathrow: lo scalo londinese ha un flusso di viaggiatori davvero imponente, e in questi giorni sta vivendo una situazione particolarmente complicata. Come emerso di recente dai dati di traffico relativi al mese di maggio, l’aeroporto è tornato quasi alle cifre pre-pandemia. Ritardi, cancellazioni e overbooking sono già all’ordine del giorno, e non siamo ancora arrivati al periodo clou della stagione. Inutile dire che tutto ciò ha dato il via alla polemica, con accuse che volano dal Ministro dei Trasporti britannico Gran Shapps alle principali compagnie aeree che operano sullo scalo di Londra. Quel che è certo è che la situazione non è destinata a migliorare a stretto giro.

Il caso Amsterdam

Presso l’aeroporto di Schiphol, la situazione non sembra migliore: sono già diverse settimane che lo scalo è nel caos, con disservizi che avrebbero spinto diverse compagnie a cancellare un gran numero di voli. Sarà un’estate decisamente impegnativa per chi ha prenotato un viaggio da o per Amsterdam, sebbene sia stato annunciato un piano straordinario di assunzioni per far fronte con rapidità all’emergenza che si è venuta a creare. Probabilmente, ci vorrà tempo per poter tornare a volare con serenità.

Malpensa, tra scioperi e ritardi

È in arrivo una giornata nera a Malpensa: sabato 25 giugno, come annunciato, ci sarà uno sciopero di 24 ore che coinvolgerà piloti e assistenti di volo delle compagnie aeree Ryanair, Malta Air e della società CrewLink, alle quali si aggiungono anche easyJet e Volotea. Le organizzazioni sindacali hanno ampiamente portato alla luce il problema: “Visto il perdurare dell’impossibilità di avviare un confronto dedicato alle problematiche che da mesi affliggono il personale navigante, i lavoratori scioperano per chiedere contratti di lavoro in linea con i minimi salariali previsti dal CCNL”. E gli operatori sono pronti ad incrociare le braccia anche nel mese di luglio, qualora non ottenessero alcuno spiraglio.