Vacanze sulla neve, trend e novità dell’inverno 2024

Un report svela le tendenze della stagione invernale alle porte, all'insegna di autenticità, sostenibilità e nuove esperienze tutte da vivere.

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Maria Grazia Casella

Giornalista specializzata in Travel

Giornalista esperta di viaggi e turismo, ha fatto della passione per il viaggio una professione, che l’ha portata a visitare oltre 80 paesi in tutti i continenti.

Pubblicato: 13 Novembre 2024 17:53

Con l’arrivo dell’inverno, gli appassionati di montagna si preparano a vivere una stagione di grandi novità, guidata dalle nuove tendenze rilevate dall’Osservatorio Italiano del Turismo Montano di JFC, che delineano uno scenario quanto mai ricco e vario, tra sostenibilità, benessere e una crescente voglia di autenticità.

La montagna come comunità da vivere

Uno dei trend più marcati è la riscoperta della montagna non solo come destinazione, ma in quanto comunità. I turisti non cercano più esclusivamente luoghi dove praticare sport invernali, ma vogliono vivere esperienze autentiche a contatto con la cultura e le persone del luogo. Il turismo diventa quindi un’opportunità per creare legami e vivere emozioni che vanno oltre il puro relax, come testimonia la crescente richiesta di attività che uniscono sport e momenti di piacere, anche per brevi soggiorni.

Questa evoluzione porta a un aumento delle prenotazioni per soggiorni di qualità e dal significato profondo, spesso brevi ma carichi di esperienze intense. Le famiglie sono sempre più protagoniste delle settimane bianche, con un crescente numero di nonni e nipoti che vivono la montagna insieme, accompagnati anche da sci club e gruppi scolastici.

Sostenibilità, autenticità e benessere

La fedeltà a una singola destinazione è ormai un’abitudine del passato: sempre più viaggiatori desiderano esplorare località diverse, con un turismo che si fa più dinamico e orientato alla scoperta. Per intercettare questi flussi emergenti, l’Osservatorio Italiano del Turismo Montano individua tre sfide principali per le destinazioni invernali: sostenibilità, autenticità e benessere olistico.

Sostenibilità: i turisti sono sempre più attenti alle pratiche ambientali. Vogliono vedere un impegno concreto, con politiche che vadano oltre la facciata “green” e che includano la riduzione della plastica, la mobilità ecologica e l’ampliamento delle aree car-free. Le destinazioni che non si adatteranno a queste richieste rischiano di perdere competitività.

Autenticità e tradizioni locali: l’identità culturale delle località montane è un elemento cruciale per attrarre i viaggiatori, sempre più desiderosi di vivere esperienze autentiche. Oltre a partecipare agli eventi tipici, i visitatori vogliono entrare in contatto diretto con la comunità, scoprendo tradizioni locali e facendo esperienze che rendano il soggiorno significativo.

Benessere olistico: il relax e la cura di sé sono diventati fondamentali per il turismo invernale. Le destinazioni più ricercate sono quelle che offrono centri spa, percorsi benessere personalizzati e ristorazione salutare, per un’esperienza che unisce natura e comfort in un connubio rigenerante.

Arrivano gli snowmads digitali

Una novità della stagione invernale 2024/2025 è rappresentata dagli “snowmads digitali”, professionisti che scelgono la montagna come base per il lavoro da remoto. Questa nuova tribù di lavoratori, composta principalmente da donne laureate, trova nella montagna l’equilibrio perfetto tra produttività e benessere, alternando giornate di lavoro a ore di sci e attività all’aria aperta. La possibilità di soggiornare a lungo rende la montagna una meta ancora più allettante per chi cerca una pausa rigenerante, senza per questo dover rinunciare alla propria carriera.

In crescita lo scialpinismo e le attività extra-sci

Con 4,24 milioni di praticanti stimati per la stagione 2024/2025, lo sci rimane uno sport popolare, anche se cambia la modalità di fruizione. Lo scialpinismo, in particolare, registra un aumento del 68,7%, segnando una tendenza verso attività che offrono un’immersione totale nella natura. Anche per questo motivo si rileva una riduzione progressiva del tempo che gli italiani dedicano alle piste, a favore di altre attività extra-sci in montagna.

In quest’ambito spicca lo ski touring, ovvero lo sci itinerante, che consiste nel trascorrere le giornate sulla neve transitando da una località all’altra, da rifugio a rifugio e da comprensorio a comprensorio. In forte crescita anche le esperienze outdoor senza sci, che aggiungono a un’escursione sulla neve un traguardo piacevole, come per esempio una cena gourmet in un rifugio o la partecipazione ad un evento in alta quota.

Le destinazioni più gettonate e le piste top

Sul fronte delle destinazioni, la regina incontrasta è Cortina d’Ampezzo, seguita da Madonna di Campiglio e Livigno, quest’ultima particolarmente apprezzata per il suo approccio “green”.

In cima alla classifica dei comprensori sciabili più apprezzati nell’inverno 2024/2025 troviamo la SkiArea Campiglio – Dolomiti del Brenta, seguita nell’ordine da Alta Badia, Val Gardena, Val di Fassa e Livigno.

Tra le piste più amate spiccano la Longia in Val Gardena, rinomata per i panorami mozzafiato, e la Spinale Direttissima di Madonna di Campiglio, famosa per le emozioni forti che sa regalare. La pista Dantercepies, sempre in Val Gardena, è invece tra le preferite per la sua capacità di unire tecnicità e divertimento.

Prezzi in aumento per la stagione 2024-2025

Una nota dolente riguarda l’aumento dei costi: soggiornare in montagna quest’inverno costerà il 5,9% in più rispetto allo scorso anno, con rincari che variano in base ai servizi. Gli skipass e le scuole di sci registrano un aumento medio rispettivamente del 6,2% e 6,9%, mentre per una settimana bianca una famiglia può arrivare a spendere oltre 3.700 euro. Nonostante questi aumenti, la montagna rimane una meta ambita, capace di offrire emozioni uniche, anche a fronte di costi crescenti.