La città di Parma ha conquistato il Times, lo storico quotidiano britannico rimasto ammaliato non solo dall’ottimo cibo (come si fa a non amare il famoso parmigiano o il prosciutto?), ma anche per la sua atmosfera colta e rilassata, per l’elegante centro storico e per l’interessante passato che ne ha plasmato storia e identità. La città, infatti, fu fondata dai Romani e prima dell’unificazione d’Italia fu prima di proprietà dei francesi, poi degli spagnoli e degli austriaci e nel XIX secolo fu governata da Maria Luigia, la seconda moglie di Napoleone.
Ma soprattutto, quello che la giornalista Julia Brookes ha apprezzato di più della città di Parma è il suo essere compatta, facilmente visitabile a piedi o in bicicletta, ma soprattutto non è invasa dal classico turismo di massa che invece interessa sempre più le città vicine, in primis Bologna. Ai suoi lettori, l’articolo consiglia un itinerario di 48 ore da trascorrere in città durante il periodo autunnale, con tanti suggerimenti su cose da vedere e, soprattutto, su cosa e dove mangiare.
L’itinerario per una perfetta fuga autunnale
L’articolo consiglia di affidarsi a una guida locale per scoprire i segreti storici della città di Parma. Dal Duomo romanico riccamente decorato (la cupola è affrescata con il capolavoro dell’Assunzione della Vergine di Correggio) e il vicino battistero, realizzato in marmo rosa di Verona e ricoperto di dorati affreschi bizantini, al Palazzo della Pilotta, un magnifico complesso costruito per i duchi Farnese nel XVI e XVII secolo e che oggi ospita diversi musei.
Tra questi, imperdibile è il vasto Teatro Farnese, il primo teatro moderno dell’Occidente. Quasi del tutto distrutto dalle bombe del 1944, venne ricostruito in epoca moderna restituendoci una delle più straordinarie architetture teatrali del Seicento. Le altre tappe consigliate sono Palazzo Ducale e il Teatro Regio, quest’ultimo costruito nel 1829 in stile neoclassico e considerato uno dei teatri più importanti d’Italia.
I souvenir gastronomici
Non stupisce che una giornalista straniera si innamori del cibo italiano, soprattutto quello delizioso prodotto a Parma. Ecco perché ai suoi lettori suggerisce di acquistare un souvenir diverso, dal profumo inebriante e dal gusto indimenticabile. Ovviamente si tratta del parmigiano, da comprare rigorosamente nei negozi di gastronomia locali, e del prosciutto.
Per restare in tema di cibo, oltre a consigliare diversi indirizzi dove mangiare i piatti tipici locali e della zona, consiglia anche di partecipare a un’esperienza: quella che racconta il processo di produzione del Parmigiano Reggiano. All’interno dell’articolo vengono citati dei caseifici situati fuori città, dove fare un tour delle diverse fasi di preparazione, compreso di degustazione.
D’altronde, l’Emilia Romagna è la Food Valley d’Italia per eccellenza, un territorio ricco di prelibatezze gastronomiche amate in tutto il mondo. Parma e le sue colline, dove si produce il famoso Prosciutto di Parma DOP, è una tappa irrinunciabile in questa regione per chiunque ami il buon cibo. Noi di SiViaggia, in aggiunta ai consigli della rivista britannica, vi consigliamo di allungare la vostra visita e di scoprire anche i dintorni, come l’antico borgo di Felino o alcuni percorsi di trekking come il Percorso del Gallo e il Percorso La Costa.