Due parchi italiani tra le 10 aree protette del mondo

L'Unione internazionale per la conservazione della natura ha inserito due aree italiane nella "green list"

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

L’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), il massimo organismo mondiale per i parchi e le riserve naturali, ha ammesso dieci nuove aree nella “green list” delle aree protette e conservate.

Tra queste anche due aree italiane: il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e il Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.

Arcipelago di sette isole del Mediterraneo, con un’elevata diversità floreale endemica, tra cui l’Isola d’Elba, la più grande delle isole, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano fa parte della Riserva della Biosfera dell’Unesco isole di Toscana. Sette paradisi terrestri dove la vegetazione incontaminata e l’acqua cristallina si fondono fino a creare capolavori naturali unici.

Le “sette perle di Venere”, come narra un’antica leggenda, sono nate grazie alla dea dell’amore che uscì dal mare per cercare di riallacciare una collana di perle che le regalò Paride. Sette di questi preziosi gioielli caddero in mare e si trasformarono in quelle che oggi sono le bellissime isole dell’arcipelago, Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Montecristo, Giglio e Giannutri. Un mito antico e romantico che giustifica, in parte, lo splendore di queste meravigliose isole.

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, sull’Appennino tosco-romagnolo, conserva una delle più grandi e antiche faggete d’Italia, è anch’esso Patrimonio dell’Umanità Unesco ed è riconosciuto anche dal Diploma Europeo delle Aree Protette.

L’80% di questo territorio è coperto da boschi. Grazie all’opera di tutela ambientale svolta suo suo territorio il parco racchiude una grande ricchezza faunistica il cui sviluppo è stato favorito dall’ottimo stato di conservazione di ambienti diversificati tra loro Qui vivono  anche diverse specie come il cervo, il daino, il cinghiale, il capriolo e il muflone. Ma la specie più importante presente sull territorio è quella del lupo dell’Appennino settentrionale di cui si conta qualche decina di esemplari.

Nella “green list”, il programma di certificazione per quelle che effettivamente risultano le migliori aree in termini di conservazione naturalistica e gestione sostenibile, c’era già il Gran Paradiso, il primo Parco Nazionale del Paese a essere stato ammesso, titolo che è stato rinnovato anche quest’anno.

Attualmente la “green list” della Iucn conta 59 aree protette in 16 Paesi del mondo e sono solamente tre i parchi italiani ad aver conseguito questo riconoscimento. I siti della “green list” sono stati valutati in base a uno standard che comprende 17 criteri strutturati in quattro componenti: buon governo, buona progettazione e pianificazione, gestione efficace e risultati positivi delle azioni di conservazione.

Si tratta di un riconoscimento di grande valore internazionale che dimostra gli impegni quotidiani da parte delle istituzioni, ma anche la partecipazione attiva delle comunità e del territorio in materia di sostenibilità.

Se ne è felicitato anche il ministro della Transizione economica, Roberto Cingolani, che ha commentato: “È motivo di grande soddisfazione che tre parchi nazionali italiani, Arcipelago Toscano, Foreste Casentinesi e Gran Paradiso, abbiano centrato questo obiettivo. Un risultato su cui il ministero ha investito e che dimostra il valore non solo in termini di tutela della biodiversità ma anche di gestione complessiva del nostro prezioso capitale naturale”.

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Fonte: 123rf
L’Isola di Pianosa, nell’Arcipelago Toscano