Palma di Maiorca: i turisti non potranno più affittare case

La celebre isola delle Baleari pone un freno al turismo di massa, proibendo l'affitto di appartamenti e ville senza licenza

Avete in programma un viaggio a Palma di Maiorca? Attenzione: da luglio 2018, i turisti non potranno più affittare ville o appartamenti privati per brevi periodi. 

Prima località in Spagna ad adottare un provvedimento di questo tipo, Palma di Maiorca intende così combattere la piaga degli affitti in nero, che ha negli anni visto aumentare i costi in modo vertiginoso (dal 2015 al 2017, le case affittate in nero sono aumentate del 50%). A partire dalla prossima estate, dunque, chi possiede un appartamento o una villa (ad eccezione degli immobili posti nelle zone industriali, oppure in aree potrette) non potrà più affittarlo per brevi periodi, senza licenza, ai turisti.

Ecco dunque che, trovare un posto per dormire a Palma di Maiorca che non sia il tradizionale hotel, potrà ora diventare più difficile. Del resto, l’isola delle Baleari dal 2013 ad oggi ha visto crescrere i prezzi per le locazioni a breve termine di ben il 40%. E, come testimonia il quotidiano El Paìs, delle 11.000 case vacanze disponibili sull’isola solamente 645 hanno regolare licenza per affittare ai turisti. Una situazione che rischiava di sfuggire di mano, e di danneggiare la qualità della vita degli abitanti di Palma di Maiorca.

Presa d’assalto dal turismo di massa – come per altro molte altre località spagnole -, Palma di Maiorca stava diventando invivibile per i suoi abitanti: gli affitti, anche per loro, avevano costi ormai insostenibili. E non è neppure la prima volta, che una destinazione spagnola si ribella al turismo: già nel 2015, a Barcellona, sui balconi delle case comparvero striscioni che invitavano i turisti ad andarsene, a causa di un flusso davvero troppo elevato.

Dal Nord al Sud del mondo, ci sono luoghi che – il turismo – sta irrimedialmente danneggiando. Basti pensare alle spiagge delle Thailandia e delle Filippine, costrette a chiudere (seppure per un periodo limitato) per concedere una pausa ai suoi delicati ecosistemi. E, se inizialmente era più una decisione dettata da questioni ambientali, oggi le città iniziano a ribellarsi: un turismo non controllato può causare seri danni, non solo alla natura ma anche agli abitanti del luogo e alle loro attività. I quartieri popolari di Palma di Maiorca, ad esempio, negli ultimi anni sono stati letteralmente presi d’assalto da villeggianti accusati di mettere a rischio il quieto vivere.

La soluzione? Un turismo regolamentato, responsabile. Che tenga conto non solo delle leggi, ma che rispetti in primo luogo chi quei luoghi li vive tutto l’anno.