Sono sempre più i borghi italiani che aderiscono all’iniziativa “Case a 1 euro”, interessante progetto volto a riportare in vita vecchi immobili e a ridestare curiosità attorno ad alcuni dei piccoli comuni ormai quasi abbandonati, valorizzandone il patrimonio paesaggistico e culturale. Ora anche la Valle D’Aosta prende parte al programma, con il suo piccolo paesino di Oyace.
Affacciato sullo splendido paesaggio della Valpelline, a due passi dal torrente Buthier, il borgo è un vero gioiellino quasi dimenticato: conta poco più di 200 abitanti e da tempo desta poca curiosità anche a livello turistico, nonostante sia un luogo ideale per dedicarsi alle attività all’aria aperta. Se d’inverno è possibile sciare e fare lunghe ciaspolate, nella stagione più calda ci sono molti itinerari da scoprire per tutti gli amanti del trekking e delle escursioni più avventurose.
Tuttavia, Oyace non è solamente meta per sportivi: il paesino di montagna possiede un patrimonio architettonico che non ha nulla da invidiare a molti altri borghi ben più famosi. Nel suo centro storico spicca la Chiesa Parrocchiale di San Michele, incantevole edificio di culto risalente alla fine del ‘700 che custodisce al suo interno un bellissimo altare barocco e numerosi affreschi pregiati.
A poca distanza sorge invece il Ponte della Betenda, splendida opera in pietra realizzata sul finire del ‘600, dove è possibile ammirare un suggestivo capolavoro della natura: stiamo parlando dell’Orrido di Betenda, una profonda forra scavata dalle acque impetuose del torrente Buthier, alimentate dallo scioglimento del ghiacciaio delle Grandes Murailles. Altrettanto affascinante è il panorama che possiamo godere dalla Tornalla, antica torre medievale a pianta ottagonale edificata probabilmente attorno all’anno 1000.
Come molti altri piccoli borghi (ne è un esempio l’incantevole Troina, perla siciliana), anche Oyace ha aderito all’iniziativa “Case a 1 euro”, un trend che sta acquistando interesse persino all’estero. L’iniziativa prevede la vendita di vecchi immobili abbandonati e spesso pericolanti alla cifra simbolica di 1 euro, con l’obbligo per gli acquirenti di dare il via ad un progetto di restauro entro un anno dalla compravendita. L’obiettivo è quello di attirare nuovi abitanti presso comuni che, nel corso del tempo, hanno subito un processo di spopolamento. E, naturalmente, li si vuole riportare all’attenzione dei turisti.
Il comune di Oyace ha ricevuto decine di richieste in pochi giorni, da quando cioè è stata diffusa la notizia dell’adesione al progetto “Case a 1 euro”. Attualmente non sono ancora state selezionate le abitazioni che verranno messe in vendita, ma l’amministrazione sta già vagliando gli immobili abbandonati e bisognosi di restauro.