Nuova Delhi è una città tutta da scoprire, e quale occasione migliore se non la Giornata Internazionale del Turismo, che nel 2019 la vede diventare sede delle celebrazioni ufficiali?
La capitale dell’India è una delle città più antiche e più popolose del mondo: un coacervo di culture che si sovrappongono, si incontrano e si intersecano l’una con l’altra l’hanno resa un luogo così affascinante e ricco di misteri da essere considerato oggigiorno una delle mete turistiche più gettonate per una vacanza all’insegna della scoperta. Il distretto urbano di Delhi è davvero ampio (oltre 700 km2) e comprende sia la città vecchia, di origini antichissime, che l’agglomerato più recente, nato per assolvere alle funzioni di capitale con nuovo slancio. È proprio quest’ultima parte che ha preso il nome di Nuova Delhi, e, sebbene sia meno ricca di storia e di cultura rispetto alla parte più antica, è ugualmente un luogo in cui si respira un’atmosfera incredibile.
La città è nata all’inizio del XX secolo, come area amministrativa centrale dell’India. L’idea era quella di costruire un centro urbano che destasse meraviglia in chiunque vi si fosse imbattuto e che rappresentasse appieno la potenza di un Paese che stava vivendo il suo momento d’oro. E il risultato finale è qualcosa che non si riesce ad esprimere compiutamente a parole. Nuova Delhi si trova nella zona centro-orientale dell’agglomerato urbano che ancora mantiene il nome di Delhi, e si allunga sulle rive del fiume Yamuna, un affluente del Gange.
Il cuore della capitale si snoda attorno a due viali centrali, chiamati Raipath e Janpath. E da qui possiamo partire per esplorare una zona ricca di elementi architettonici che raccontano la storia coloniale del Paese. Uno dei più splendidi esempi è il Rashtrapati Bhawan, la vecchia residenza imperiale dei Viceré britannici, sita in posizione preminente sulla città. Il palazzo racchiude nelle sue mura diversi stili che rappresentano, da un lato, l’antico dominio inglese e, dall’altro, la ritrovata indipendenza dell’India. Nella parte posteriore della dimora si trovano i Giardini Moghul, sintesi dello stile indiano e inglese, rimasti pressoché inalterati nel corso degli anni. Oggi il palazzo è la residenza presidenziale ufficiale: giusto per fare un esempio in merito alle sue dimensioni, è ben 17 volte più grande rispetto alla Casa Bianca di Washington.
Da questo imponente edificio parte il viale alberato conosciuto con il nome di Rajpath, che confluisce verso l’India Gate, un maestoso arco commemorativo eretto per rendere omaggio ai soldati indiani caduti in guerra. Lungo il Rajpath sorgono numerosi palazzi del governo indiano, ed è questo il cuore originario di Nuova Delhi, da dove tutto ha avuto inizio. Vi troviamo il palazzo del Ministero della Difesa, il Parlamento, il Ministero della Salute e l’abitazione del vicepresidente, solo per fare qualche esempio.
Poco distante, possiamo ammirare il Gandhi Smriti: è un imponente complesso museale dedicato alla figura di Gandhi. È qui che venne ucciso, il 30 gennaio 1948, ad opera di un integralista indù. Nel punto esatto della sua morte oggi sorge un padiglione circondato da orme in cemento, che rappresentano gli ultimi passi di Gandhi. E, nei pressi, troviamo anche la sua casa, dove trascorse i suoi ultimi 144 giorni di vita.
Nuova Delhi, in generale, è un importante polo artistico e culturale internazionale e sono molti i musei e le gallerie d’arte che qui sono stati allestiti. Alcuni esempi sono la National Gallery of Modern Art e l’India International Center.
Infine, passeggiare per la città significa imbattersi anche in antichi edifici in cui regna una forte atmosfera di spiritualità. Come l’Hazrat Nizam-ud-din Dargah, un santuario di marmo che da anni rappresenta una delle principali mete di pellegrinaggio per i musulmani. O ancora, la Tomba di Humayun, costruita nel XVI secolo secondo i dettami dello stile persiano, in cui si affacciano però elementi dal gusto moghul. Si dice che sia questo l’edificio che ha ispirato la costruzione del Taj Mahal.