Auroville, la città sperimentale dell’India nata negli Anni ’60

Nel sud dell'India, un progetto unico al mondo ha dato vita a una comunità ideale basata sull'unità e la sostenibilità, riconosciuta anche dall'Unesco.

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Maria Grazia Casella

Giornalista specializzata in Travel

Giornalista esperta di viaggi e turismo, ha fatto della passione per il viaggio una professione, che l’ha portata a visitare oltre 80 paesi in tutti i continenti.

Pubblicato: 1 Novembre 2024 13:30

Nata come esperimento universale di unità, trasformazione della coscienza e sostenibilità nel sud dell’India, a pochi chilometri da Pondicherry, la città di Auroville è un progetto unico al mondo. Immaginata fin dagli anni ’30 del secolo scorso dalla “Madre” Mirra Alfassa, discepola di Sri Aurobindo, è stata fondata ufficialmente il 28 febbraio 1968 come un’iniziativa per promuovere la pace e l’armonia oltre confini, culture e religioni.

Circa 5.000 persone, rappresentanti 124 nazioni, hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione presso il grande albero di banyan al centro di quella che sarebbe divenuta Auroville. In quell’occasione, la Madre ha presentato la Carta di Auroville, che stabilisce i principi guida della città, che prevedono tra l’altro l’assenza di proprietà privata e la dedizione al miglioramento personale e collettivo. Anche l’Unesco ha riconosciuto l’importanza del progetto per il futuro dell’umanità, approvandolo come un esperimento che potrebbe rappresentare un modello per nuove comunità globali basate sull’unità e la sostenibilità.

Il Matrimandir, cuore spirituale di Auroville

Il Matrimandir, o “Tempio della Madre”, è il cuore spirituale e geografico di Auroville. Questa struttura sferica, dorata all’esterno e austera all’interno, ospita una grande sala meditativa di marmo bianco con un cristallo al centro, dove i visitatori sono invitati a trovare la propria coscienza. Costruito per essere un luogo di introspezione e di calma, il Matrimandir è alimentato da energia solare, simbolo dell’impegno di Auroville verso la sostenibilità. Le visite sono consentite solo con un permesso speciale e spesso richiedono alcuni giorni di attesa.

L’organizzazione della comunità

Auroville è divisa in quattro “zone” principali che si irradiano dal Matrimandir: la Zona Residenziale, dove risiedono gli abitanti; la Zona Industriale, dedicata a progetti sostenibili e piccole industrie; la Zona Culturale, dove si svolgono attività educative e artistiche; e la Zona Internazionale, che ospita progetti dedicati alla diversità culturale e al dialogo globale. L’area urbana è circondata da una “Cintura Verde”, una zona di ricerca ambientale e di risorse che comprende foreste, giardini botanici, fattorie biologiche, e raccolte di piante medicinali.

Auroville promuove anche attività agricole ed ecologiche, con oltre 14 fattorie biologiche che producono prodotti locali. Molte di queste fattorie accolgono volontari che possono sperimentare la vita della comunità, lavorando nei campi o prendendo parte a progetti di rigenerazione ambientale. Un esempio è la Kottakarai Organic Food Processing Unit, che produce biscotti e pasta da ingredienti locali e biologici, mentre Ganesh Bakery rappresenta un popolare punto di ritrovo per visitatori e residenti.

Oggi Auroville ospita circa 2.500 residenti da oltre 49 nazioni, con una popolazione in costante crescita, sebbene sia ancora ben lontano l’obiettivo di 50mila abitanti che si erano posti i fondatori. Circa un terzo dei residenti è indiano, mentre il resto proviene principalmente da Francia, Germania e Italia, appartenenti a ogni fascia d’età e background.

Ma sono migliaia i visitatori che ogni anno giungono ad Auroville, molti dei quali rimangono coinvolti nelle attività della comunità. Durante la stagione turistica, da dicembre a marzo, il calendario delle attività è particolarmente ricco, con corsi di yoga, tai-chi, guarigione alternativa e altre discipline olistiche. Auroville è diventata anche un polo per progetti sociali, economici, ambientali e culturali, spesso aperti alla partecipazione dei visitatori.

Un modello per il futuro

Oltre all’obiettivo della trasformazione interiore, Auroville ha abbracciato una missione di sostenibilità ambientale e autosufficienza. Ogni progetto è pensato per ridurre l’impatto ambientale e promuovere uno stile di vita equilibrato, sia attraverso l’agricoltura biologica che mediante l’uso di energia rinnovabile. Il modello di Auroville, in cui uomini e donne di tutto il mondo vivono in armonia, può ispirare altre comunità a ripensare il proprio approccio alla vita collettiva e alla protezione dell’ambiente.

Per chi desidera saperne di più su Auroville, è disponibile una guida ufficiale, l’Auroville Handbook, che contiene informazioni dettagliate sui principali luoghi di interesse, come il Centro Tibetano, la Sala del Municipio, la spiaggia privata di Auroville.