Riapre al Cairo il più grande museo egizio al mondo

Il Grand Egyptian Museum del Cairo apre le prime sale al pubblico per un’anteprima straordinaria in attesa dell’inaugurazione ufficiale

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Maria Grazia Casella

Giornalista specializzata in Travel

Giornalista esperta di viaggi e turismo, ha fatto della passione per il viaggio una professione, che l’ha portata a visitare oltre 80 paesi in tutti i continenti.

Pubblicato: 18 Ottobre 2024 16:31

Il Grand Egyptian Museum (GEM) ha aperto 12 sale dedicate all’antico Egitto nelle sue gallerie principali, visitabili da un massimo di 4.000 visitatori al giorno già a partire da questa settimana. Secondo quanto riferito dalle autorità egiziane alla CNN, si tratta di un’apertura di prova che precede l’inaugurazione ufficiale, la cui data non è stata ancora annunciata.

Situato nei pressi delle famose Piramidi di Giza, il museo è in costruzione da oltre un decennio e ha già superato il miliardo di dollari di costi, ma per diversi motivi, tra cui la pandemia di Covid-19, l’apertura completa è stata più volte posticipata, anche se alcune sezioni sono già accessibili dal 2022 per tour parziali.

Una volta completato, il GEM sarà il più grande museo archeologico del mondo dedicato a una singola civiltà e ospiterà oltre 100.000 reperti dell’antico Egitto. Fiore all’occhiello della collezione sarà il tesoro completo di Tutankhamon, composto da oltre 5.000 manufatti, che sarà esposto per la prima volta integralmente dal 1922, anno della scoperta della tomba del faraone.

Grand Egyptian Museum (GEM)
Fonte: GettyImages
Statue di faraoni al Grand Egyptian Museum (GEM), Il Cairo, Egitto

Una collezione egizia unica

Secondo quanto riportato dal sito CNN, questa apertura è un test per preparare il museo all’inaugurazione definitiva, con lo scopo di identificare eventuali criticità operative, come il sovraffollamento in alcune aree. Nelle 12 sale espositive, organizzate per dinastia e ordine storico, sono esposti migliaia di manufatti che presentano aspetti diversi della società, della religione e della dottrina nell’antico Egitto. Le epoche rappresentate includono il Terzo Periodo Intermedio (1070-664 a.C.), il Periodo Tardo (664-332 a.C.), il Periodo Greco-Romano (332 a.C.-395 d.C.), il Nuovo Regno (1550-1070 a.C.), il Medio Regno (2030-1650 a.C.) e l’Antico Regno (2649-2130 a.C.).

Una delle sale più spettacolari è dedicata alle statue dell’Élite del Re, membri della famiglia reale e funzionari di alto rango che prestavano servizio nell’esercito, nel sacerdozio e nel governo. Inoltre, il museo accoglie la statua di Ramses II, trasferita nella sua nuova sede nella hall del GEM. Un’altra attrazione imperdibile è la sala speciale dedicata ai 30 sarcofagi di “Al-Assasif”, scoperti nel 2019 presso la necropoli omonima a Luxor, appartenenti a uomini, donne e bambini, tutti in condizioni eccezionali, con colori vividi e motivi decorativi intatti.

Grand Egyptian Museum (GEM)
Fonte: GettyImages
I tesori del Grand Egyptian Museum (GEM), Il Cairo, Egitto

Grand Egyptian Museum: un dono per tutto il mondo

Dal 2022, alcune aree del GEM, come la maestosa scala di sei piani con vista sulle Piramidi di Giza e l’area commerciale, sono aperte al pubblico, offrendo la possibilità di ammirare monumenti e manufatti, tra cui sarcofagi e statue. Tuttavia, altre sezioni, inclusa la collezione di Tutankhamon, apriranno in momenti successivi.

Le sale sono dotate delle più avanzate tecnologie, con presentazioni multimediali che illustrano la vita dei faraoni e il modo di vivere nell’antico Egitto. Una delle sale utilizzerà la realtà virtuale per spiegare l’evoluzione delle pratiche funerarie egizie. “Il museo non è solo un luogo per esporre reperti, ma vuole anche attrarre i più giovani per farli appassionare alla storia dell’antico EgittoÈ un dono per tutto il mondo,” ha dichiarato Eissa Zidan, direttore generale per il restauro e il trasferimento delle antichità del museo, all’agenzia AP.

Il complesso del museo copre un’area di 100.000 metri quadrati, di cui 45.000 destinati all’esposizione, mentre il resto ospita una biblioteca specializzata in egittologia, un centro conferenze, laboratori di restauro, un cinema tridimensionale, ristoranti, negozi e parcheggi. La facciata è ispirata alla forma dei triangoli, richiamando simbolicamente le piramidi, in accordo con una teoria matematica di uno scienziato polacco che tratta della divisione infinita del triangolo.