Un muro per coprire il Monte Fuji: così si combatte l’overtourism

Una città giapponese ha deciso di adottare una misura decisamente particolare per evitare che i turisti si affollino in un unico punto

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Giulia Sbaffi

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Web content writer, da sempre appassionata di storie e di viaggi.

Il Giappone è una delle mete più frequentate dai turisti, soprattutto nel periodo post-Covid: nei primi mesi del 2024, addirittura, si è registrato il record di arrivi. Tra i simboli del Paese vi è certamente il Monte Fuji, che è diventato lo sfondo ideale per un selfie ricordo. Così, in moltissimi si mettono alla ricerca dell’angolo perfetto dove scattare una foto. Purtroppo, ciò può arrivare a causare problemi notevoli ai cittadini: per questo a Fujikawaguchiko è stato adottato un provvedimento “drastico”.

Il problema dell’overtourism

Questo fenomeno ha un nome, che è ormai sulla bocca di tutti: si tratta di overtourism, una massiccia affluenza di visitatori in determinate località turistiche, tanto da provocare disagi ai residenti – quando non veri e propri problemi ambientali. Bellissime città d’arte e luoghi naturali sono presi di mira dai turisti, che spesso non rispettano l’ambiente sfruttando in maniera eccessiva le risorse, inquinando e producendo un gran numero di rifiuti. Inoltre, per gli abitanti diventa un gran disturbo per via del traffico e del rumore provocati da coloro che sono in visita.

Sono moltissime le località in tutto il mondo che devono affrontare questo problema, spesso cercando soluzioni curiose per ridurre il numero dei turisti – o quantomeno il loro impatto negativo. In Italia abbiamo un ottimo esempio: la città di Venezia ha da poco adottato un ticket d’ingresso per i visitatori che non hanno intenzione di soggiornare. È notizia recente, invece, che a Maiorca i cittadini spronino i turisti a non taggare sui social i loro posti più belli e meno conosciuti, per evitare che vengano presi d’assalto dalla folla. E ad Amsterdam, invece, è giunto il blocco alla realizzazione di nuovi hotel per non incentivare maggiormente il turismo.

Il muro per coprire la vista del Monte Fuji

In Giappone, il problema è ancora ben lontano dall’essere risolto. Alcune iniziative sono già state adottate con successo: ad esempio, è stato introdotto un sistema di accessi limitati e un biglietto d’ingresso per gli escursionisti che vogliono sperimentare il percorso avventuroso della scalata del Monte Fuji. Quest’ultimo, diventato il simbolo del Paese del Sol Levante, è lo sfondo ideale per una foto ricordo. Tanto che i turisti sono sempre a caccia della location ideale per immortalarlo. E, nella città di Fujikawaguchiko (nella prefettura di Yamanashi), si è arrivati all’esasperazione.

Molti visitatori erano soliti prendere d’assalto il piccolo parcheggio di un supermercato che ha la “fortuna” di godere di una vista splendida sul Monte Fuji. E così, orde di persone – spesso maleducate e irrispettose – si accalcavano in questo spazio pubblico per i loro comodi, sottraendo parcheggi ai residenti o a chi voleva semplicemente fermarsi a fare spesa. Addirittura, qualcuno è arrivato a scalare il tetto della vicina clinica odontoiatrica per avere un panorama ancora più spettacolare. Era ormai diventato impossibile continuare così.

L’amministrazione ha quindi eretto una barriera alta 2,5 metri e lunga ben 20 metri, in modo che la vista del Monte Fuji fosse coperta. La decisione, presa per combattere l’overtourism, ha sicuramente indignato i turisti, che ora devono trovare un altro posto dove scattare le loro foto (e non mancano di certo, dal momento che la città vanta molti angoli panoramici). Pare che anche qualche residente non abbia accolto bene l’iniziativa, ma la situazione è senza dubbio migliorata. “È deplorevole doverlo fare, a causa di alcuni turisti che non riescono a rispettare le regole” – ha detto un funzionario di Fujikawaguchiko.