Isole Vergini Britanniche: una barriera corallina fatta di aerei affondati

Il team Beyond The Reef realizza una barriera corallina artificiale grazie a tre aerei in disuso e al Willy-T, distrutto dall'uragano Irma

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Un fatto curioso sta accadendo in questo agosto 2019 nelle Isole Vergini Britanniche: tre aeroplani in disuso.

Abilmente realizzati per assomigliare a degli squali, verranno affondati per creare un sistema di barriera corallina artificiale con lo scopo di potenziare la vita marina e fornire nuovi siti di immersione nell’arcipelago che comprende 60 isole.

Il progetto è a opera di Beyond the Reef, un team composto da un oceanografo, uno scultore del metallo, un ingegnere subacqueo e un cineasta ambientale.

Il team, unito dalla passione per l’oceano e dal desiderio di fare qualcosa per il suo futuro incerto, con il sostegno della comunità del luogo, mira a creare un sistema di barriera corallina artificiale che possa fare la differenza sia per la vita marina sia per gli abitanti dell’arcipelago.

relitto-aereo-bvi

Insieme ai tre velivoli, verrà affondato anche il Willy-T, leggendario bar galleggiante distrutto dall’uragano Irma, che ora troverà nuova vita come nave pirata subacquea in un parco giochi sottomarino.

Invece di scartare queste strutture devastate dall’uragano, Beyond the Reef ha scelto di usarle in modo creativo e riproporle come attrazioni turistiche. Gli aerei sono stati trasformati in simpatici squali, mentre le navi sono state spogliate di tutti i materiali pericolosi e dotate di aperture sulla superficie per consentire l’accesso ai subacquei.

Gli aeroplani saranno posizionati nei preessi delle isole di Great Dog e delle Dog Islands, mentre Willy-T a Key Bay, al largo dell’isola resort di Peter Island, nota anche per essere l’isola dell’amore (nella foto).

In questo mese, durante la “settimana dell’affondamento”, le navi saranno posizionate sul fondo del mare e lì avvitate saldamente per mantenere la posizione. Anche gli arei sono stati privati di tutti i materiali pericolosi e dotati di “buchi cavernosi” sulle superfici per creare un comodo accesso per i sub.

Beyond the Reef prevede che queste particolari installazioni artistiche avranno un impatto molto positivo sia per i visitatori sia per i locali, andando a generare un incremento del turismo per le BVI (British Virgin Islands) e, di conseguenza, creando nuove entrate economiche per gli abitanti.

Afferma infatti Rhodni A. Skelton, vicedirettore del turismo: Riteniamo che queste barriere artificiali, create da relitti abbandonati grazie a un gruppo di persone stimolante e appassionato, diventeranno una preziosa risorsa turistica per il territorio e conferiranno un nuovo look alla nostra offerta subacquea“.

aereo-inabissato

A riprova di questo, i tour operator che offriranno pacchetti di immersioni si sono impegnati a chiedere a ogni sub che esplorerà questo nuovo sito circa 4 euro che andranno alla comunità per l’insegnamento del nuoto ai bambini locali.

Un’iniziativa che vuole divulgare il rispetto per l’oceano e farsi promotrice della salvezza dalle minacce che ne offuscano il futuro.

beyond the reef