Come visitare l’ultimo paradiso selvaggio italiano

Sono solo 23 le date a disposizione per questo 2023 per visitare l'Isola di Montecristo. Ecco come prenotare e perché visitare questo paradiso selvaggio

Meravigliosa è l’Italia, con la sua storia, l’arte e l’architettura, con il suo immenso patrimonio culturale e naturalistico che ogni giorno attira migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Le cose da fare e da vedere nel BelPaese sono tantissime e tutte sono destinate a sorprendere e a incantare.

Al di là dei sentieri più battuti dal turismo di massa, quelli che conducono gli avventurieri alla scoperta dei capolavori nostrani e dei monumenti più iconici che sono diventati simboli delle città, esistono però dei luoghi straordinari ancora da scoprire o da riscoprire.

E questo è il caso dell’Isola di Montecristo, una delle terre più importanti e fragili del nostro Paese che ospita una biodiversità incredibile e che per questo merita di essere salvata e tutelata. Uno degli ultimi paradisi selvaggi italiani che può essere visitato solo su prenotazione. Scopriamo come.

Benvenuti sull’isola selvaggia italiana

Immersa nel Mar Tirreno, e appartenente amministrativamente al comune di Portoferraio, l’Isola di Montecristo fa parte dell’Arcipelago toscano e rientra tra le aree protette e gestite dalle autorità che si occupano della tutela della biodiversità e dei parchi.

Conosciuta con il nome di Oglasa in epoca classica, Montecristo è l’isola resa immortale dal celebre romanzo di Alexandre Dumas. Si estende per circa dieci chilometri quadrati e ospita una natura aspra e selvaggia all’interno della quale vivono e convivono esemplari autoctoni di flora e di fauna. Proprio qui, infatti, risiede in pianta stabile una popolazione di capre selvatiche, l’unica in Italia. A fargli compagnia, dal mare, ci sono anche i delfini che fanno capolino dalle acque incontaminate.

Montecristo è un vero e proprio santuario naturale, diventato habitat per numerose specie floristiche e faunistiche che oggi lo popolano. Proprio per questo, dal 1971, l’isola è stata riconosciuta prima come Riserva Naturale Statale e poi come Riserva Naturale Biogenetica. Per proteggere questo microsistema di immenso valore dal turismo di massa, l’accesso all’isola è contingentato e regolamentato dal Comando del Corpo Forestale dello Stato.

Questo rende Montecristo non solo un’isola protetta ed esclusiva, ma anche uno dei pochissimi lembi di terra di tutto il Mediterraneo a essere completamente disabitato. L’ultimo paradiso terrestre italiano, selvaggio e naturale, che merita di essere visitato almeno una volta nella vita.

Come visitare l’Isola di Montecristo

L’accesso all’Isola di Montecristo, dicevamo, è possibile solo su prenotazione da effettuare direttamente sul sito ufficiale del Parco Nazionale Arcipelago Toscano. Per questo 2023 sono state messe a disposizione solo 23 date per visitare l’isola-riserva, prenotabili dal 28 gennaio.

Le visite sono organizzate dall’Ente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano e gestite dalle autorità del Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica. Le partenze sono previste da Piombino Marittima con scalo all’Isola d’Elba.

I motivi per prenotare una di queste date, e visitare questo paradiso terrestre, sono tantissimi. L’isola di Montecristo è un luogo straordinario ricco di evocazioni e suggestioni. Non solo quelle legate al celebre romanzo di Dumas, Il Conte di Montecristo, ma anche quelle che parlano di una storia antichissima che sopravvive grazie alle tracce della presenza dell’uomo sul territorio sin dal neolitico, e quelle che raccontano le vicende della comunità di San Mamiliano che qui si ritirò nel V secolo.

Montecristo è l’Isola della letteratura, della storia e delle ispirazioni, ma anche l’isola della natura che cresce e prospera, e che ha creato un vero e proprio microcosmo delle meraviglie, dove vivono e sopravvivono numerosi esemplari endemici di flora e di fauna.